FESTA

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Ansia, era questa la parola perfetta per descrivere lo stato d'animo di [Nome] su quello che stava per fare quella sera

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Ansia, era questa la parola perfetta per descrivere lo stato d'animo di [Nome] su quello che stava per fare quella sera. La festa fra demoni, organizzata da Shigaraki Tomura. Quel folle che aveva ormai preso un'ossessione nei confronti della ragazza, portandola ad avere tantissime brutte sensazioni riguardo alla festa che stava per svolgersi. Aveva tanta paura, che quel pomeriggio non voleva vestirsi. Tremava come una foglia e non aveva le forze, si rifiutava di fare qualsiasi cosa. Quel lato di lei, così terrorizzato, fece spazio alla parte tenera di Dabi, che provò in ogni maniera ad aiutarla. Ma lei non le voleva sentire ragioni, vedere quel vestito, le faceva venire una paura ancora più maggiore a quella di prima.

-Vieni qui- chiese il demone, vedendola rannicchiata in un angolo buio del letto a baldacchino. Si era rifugiata in se stessa facendo un nodo di gambe e braccia dove nascondersi da tutti. Il corvino sospirò gattonando verso di lei. La [colore capelli] alzò il capo, vedendolo per la prima volta con un bel sorriso, che voleva sicuramente rassicurarla. 
-Ti aiuto io a vestirti- disse arrivandoci tanto vicino, da far mischiare i fiati. La ragazza arrossì, guardando con le iridi in basso.
-Se qualcuno proverà a toccarti, allora lo brucerò vivo- disse facendo incarnire sulla mano destra, del fuoco argenteo intrecciato a blu elettro delle fiamme calde. Lei annuì, aggrappandosi a lui con le braccia attorno al collo. Tremava ancora, nonostante le assicurazioni che il demone le aveva recato.
Lurido Shigaraki pensò il ragazzo demone, stringendola a se.

Prese il vestito in tessuto nero, facendole indossare il capo con minuziosità. Quando finalmente finì per supplizio di terrore, lei si era calmata decidendo che fosse la cosa migliore andarsi a "divertire". Dabi, aveva indossato degli abiti tradizionali tra demoni. Un'enorme casacca pesante in pelle e pelliccia, assieme a dei jeans neri e cintura, niente maglia. Poteva ben vedere il petto bruciato per proprio demone, che la stringeva a se verso i propri muscoli marmorei. In quel periodo dell'anno, per inaugurare la primavera, le bestie sataniche del Giappone, si divertivano ad andare nel purgatorio per un fine settimana a farsi riverire. Il purgatorio li ospitava, obbligando ai dannati ad essere schivi. Per inaugurare, il venerdì sera si faceva un maestoso gala.

Lo porte davanti a loro, erano proporzionate al quadruplo rispetto a loro. Ornate con legno dipinto in oro e stoffe rosse molto di classe. Il corvino le circondò le gracili spalle con un muscoloso braccio, falciando verso la porta. Si aprì all'istante, senza alcun sortilegio nato da lui. Davanti a loro, un enorme bancone pieno di bestie, si apprestava a divorare tutto ciò che si teneva davanti, creando un trambustò totale. A vedere l'entrata del demone più temuto dall'universo, tranne che da lei, tutti rimasero in silenzio a guardare lui maestoso e potente, che portava con le il suo piccolo pulcino dolce. Da capo tavola, si alzò Shigaraki con un grande ghigno in volto. Stava pianificando qualcosa.
-Ed ecco a voi- iniziò a dire dirigendosi pacato verso i due ospiti, mettendo suspence.
-I miei ospiti d'onore- disse facendo un piccolo inchino verso di loro, seguito da un enorme rombo di applausi esterrefatti da tale scena.

-Mio bellissimo fior di loto- disse chinandosi in avanti, prendendo la mano femminile. L'eccitazione del demone alfa, si sentiva nell'aria. Era talmente palese da uccidere. Ne baciò il torso, arrivando a leccarla in provocazione per il geloso Dabi. Si era costruita una tensione nell'aria, che sopprimeva tutti.
-Sarai così mia, da dimenticarti di lui- le sussurrò all'orecchio, guardando negli occhi gelidi del rivale, che quasi non ci vide più.
-Peccato per te, che lei è fedele- disse in un ringhio, portandola ai loro due posti liberi.
Allora le dicerie erano vere pensò il demone vedendo di aduggiato Overhaul, che stava pacificamente seduto vicino al capo tavola. Tutti ricominciarono a mangiare, appetendo si di quella scena di scandalo. Era come il gossip umano, che tutte le ragazza vanno a caccia.
-Allora questa pupa è obbediente?- chiese un demone dai capelli biondi, guardandola curiosa mentre caduta mangiava la piccola fetta di carne con le posate, rispetto agli atti buzzurri.
-Eccome- disse golosamente il corvino, fra un morso e l'altro del manzo. Shigaraki lo guardò disgustato, chiedendosi come potesse una creatura così rozza, avere accanto a se una bellissima bambolina di porcellana.

-Quindi se le dici di succhiartelo, qui sotto il tavolo, lo farebbe?- provoco il demone, con un piccolo ghigno di sfida. Sfida con il demone sbagliato purtroppo. Le avrebbe fatto fare tutto quello che desiderasse e lei, avrebbe obbedito.
-Hai sentito piccola umana? Diamogli soddisfazione- le ghigno contro, alzando la tovaglia, che penzolava giù dal tavolo. Mentre la [Colore capelli] si accasciava si zio sa giù, il corvino guardava il rivale in amore con odio. La sentì sbottonare i pantaloni lentamente. Non l'imbarazzava molto, datosi che la tovaglia copriva lo spettacolo è quello scoperto era lui. Dabi sentì la lingua picchiettargli la punta della postata, stuzzicando la leva con la mano destra. Non ci volle poco, prima che il demone perdesse il controllo delle sue voglie, aggrappando le ciocche dei capelli femminili. Mentre le lingua lo stuzzicava, dando passate persistenti sulle vene del pulsanti. Il demone serrò le labbra, cercando di non urlare. Sull'ultimo, sospirò svuotato dei suoi umori nella bocca femminile.

❝ 𝐃𝐄𝐌𝐎𝐍 ❞ dabi , lemon Where stories live. Discover now