Capitolo 9: "Incontrollabile"

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Louis sospirò leggermente stanco, piegandosi per ficcare molto poco delicatamente le lenzuola bianche che aveva sporcato la notte scorsa, in lavatrice. Harry infatti non aveva fatto troppe domande e semplicemente gli aveva porto un paio di coperte pulite, imitando il sorriso innocente che il più basso per primo gli aveva rivolto, augurandogli un buon lavoro.
Poi era sparito in cucina a ridere con Niall mentre quello cercava di schizzarlo con l'acqua del lavandino. Certo, non si aspettava che Harry gliele cambiasse, ma almeno un aiutino non avrebbe guastato.

<<Beh, almeno non ha visto il perché erano sporche>> si disse dopo aver posato il detersivo nel mobiletto accanto all'elettrodomestico. Con la scusa di trovarsi già in bagno, decise di farsi una veloce doccia. Si sentiva ancora un po' sporco dalla notte, quindi cercò di riacquistare un po' di tono sotto l'acqua fredda. Con un asciugamano in vita, si assicurò che il piano fosse vuoto prima di sgattaiolare nella stanza di Harry e prendersi un cambio. Aveva ancora tutti i vestiti nuovi nei sacchetti, quindi dovette svuotarne un paio prima di afferrare una felpa morbida marrone e un jeans nero più largo e comodo. Scese in salone con ancora i capelli umidi e si diresse verso il frigo per prendere un po' d'acqua.

<<Hey Louis, sto uscendo per...ehm, vedere una amico. Hai bisogno di qualcosa?>> Niall era già pronto e vestito e per uscire. Il profumo di colonia raggiungeva il naso di Louis anche a metri di distanza.

<<No, no grazie. Ehm divertiti con il tuo amico>> gli sorrise, prendendo un sorso dal suo bicchiere.

Il biondo ammiccò <<Solo se lo farai anche tu.>>

Louis stava per aggiungere qualcosa quando <<Ho già avvisato Harry, ci vediamo>> e senza dar tempo ad occhi azzurri di ribattere si chiuse la porta alle spalle. Proprio in quel momento Harry entrò in cucina

<<Mi sono perso qualcosa?>>

Louis scosse la testa <<No, Niall è uscito. Ha detto di star andando da un amico>> il riccio sorrise mostrando le fossette posando la bottiglia d'acqua che Louis aveva lasciato fuori dal frigo, un gesto automatico e naturale.

<< Si, certo..."un amico">> ridacchiò come se avesse appena fatto una battuta divertente per poi girarsi verso il ragazzo che lo guardava, poggiando le spalle al muro. Un maglioncino rosso che fasciava perfettamente il suo petto faceva spiccare il chiarore della sua pelle ninvea e delle sue labbra colorate quasi quanto l'indumento.

<<Senti, riguardo la lista, credo che dovremmo andare avanti.>> abbassò lo sguardo e cominciò a dondolare un piede avanti e indietro, come un bambino.

<<Okay, che ne dici se andiamo a dargli un'occhiata?>> Louis posò il bicchiere nel lavandino e accennò alle scale. Dopo un segno affermativo entrambi salirono per raggiungere la stanza del riccio.

<<Opss>> mordendosi un labbro subito Louis si affrettò a raccogliere i vestiti che aveva lasciato sul letto, ripiegandoli a caso e buttandoli nei sacchetti. Harry nascose un sorriso divertito. L'ordine non è il suo forte.

<<Okay ecco, perfetto.>> Louis si sedette al centro del letto mostrando un sorriso che partiva dagli occhi. Sembrava ancora più piccolo in quei pantaloni leggermente larghi e la felpa scura. Occhi verdi cercò di non fissarlo troppo intensamente, al contrario si sporse sulla sua scrivania per prendere la lista stilata un paio di giorni prima.

<<Allora>> iniziò sedendosi ed incrociando le gambe come aveva fatto Louis <<direi che è ancora passato poco tempo per vedere dei miglioramenti evidenti e->>

<<Ma ho ricordato mia madre>> protestò occhi azzurri. Lo sguardo serio e ferito, come se fosse lui il colpevole della sua mancanza di memoria.

𝐓𝐡𝐞 𝐏𝐚𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐧𝐝  𝐓𝐡𝐞 𝐏𝐚𝐢𝐧𝐭𝐢𝐧𝐠// LARRY STYLINSON Where stories live. Discover now