Capitolo 19: "La Fine"

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● Hold On Me - Ella Henderson
● Surrender - Natalie Taylor

"Così fu quell'amore
dal mancano finale,
cosi splendido e vero
da potervi ingannare"
-De Andrè


Accade quel giorno. Harry non sapeva come spiegarlo. Non lo capì nemmeno. Era successo tutto così in fretta che semplicemente non aveva idea di come trovare il filo conduttore che lo aveva portato alla fine. Sempre se un filo conduttore esisteva.
Ricordava bene le valigie però. Pronte e ordinate diligentemente da Louis. Aveva così tanta fretta che furono pronte in meno di 8 ore. Chissà se era perché sentiva qualcosa, se il suo sesto senso gli stava suggerendo che il capolinea era vicino, che il countdown di quella maledetta bomba che era il karma stava per finire. Avevano dormito insieme la sera precedente, abbracciati e sereni. Consapevoli che il giorno dopo ancora sarebbero partiti. E l'indomani mattina Louis aveva già sistemato tutto. A colazione aveva riferito con un sorriso sornione a Niall quello che sarebbe successo. O perlomeno quello che credeva sarebbe successo. Il biondo aveva preso Harry per un braccio quando Louis era uscito per andare a salutare Giulia e lo aveva trascinato sul divano.

<<Quindi?>> una domanda che richiedeva più di una risposta.

<<È stata una decisione improvvisa, ma si. Io e Louis andremo a trovare i miei.>>

<<Ci hai pensato bene? Insomma, sei sicuro che sia una buona idea?>> gli occhi blu pieni di preoccupazione lo avevano messo con le spalle al muro. Eppure non esitò quando senza nemmeno pensare disse

<<È Louis, Niall. Sono sempre sicuro  quando si tratta di lui.>> e il tutto si era concluso con due birre fresche davanti alla tv e un pacco di patatine al limone. Niall non aveva insistito vedendo il suo amico così convinto ed Harry non sentiva il bisogno di dare altre spiegazioni. L'amore che vi era fra i due ragazzi era vivo e palpabile, nemmeno un cieco non l'avrebbe percepito.
Nel loro tono di voce quando si parlavano poi si racchiudeva tutta la dolcezza e l'attenzione che i gesti non potevano esprimere. Ma il mondo era crollato addosso al riccio quando, una volta svegliatosi il giorno della partenza, trovò il letto vuoto. Si stiracchiò pigramente, immaginando che il suo ragazzo fosse sotto la doccia oppure già in un cucina a preparare la colazione. Scostò le coperte dal suo corpo caldo di sonno e si godette la freschezza che del pavimento sulla pianta del suo piede. Il sole era più caldo del solito e meravigliosamente luminoso. Sembrava una di quelle giornate perfette in cui Louis si precipitava su di lui per il bacio del buongiorno e subito dopo gli chiedeva di uscire a passeggiare mano nella mano. Louis solitamente adorava le giornate calde. Sorrise al pensiero di sorprenderlo e magari portarlo al mare quando sarebbero stati in Italia, ma quando andò in  bagno lo trovò vuoto.
Harry aggrottò le sopracciglia sbuffando, contrariato dal non averlo trovato subito. Si lavò i denti e fece una doccia veloce, con calma. Dopo essersi vestito ed asciugato, scese in cucina. Niall era seduto davanti al tavolo a guardare la tv accesa del salone, le guance piene di cibo e la mano che stringeva il cucchiaio immerso nella sua tazza con i cereali.

<<Buongiorno>> borbottò con voce roca il più alto. Il biondo si voltò verso di lui e dopo aver ingoiato gli sorrise

<<Giorno. Louis dorme ancora?>> domandò l'altro, portandosi poi un altro cucchiaio pieno di cibo in bocca. Lo guardava con aspettativa in attesa di una risposta. Il cuore di Harry perse un battito.

<<No, mi sono svegliato da solo.>> non si spiegava dove potesse essere e dallo sguardo interdetto di Niall, nemmeno lui.

<<Forse si è svegliato prima ed è andato da Giulia>> tentò il coinquilino.

𝐓𝐡𝐞 𝐏𝐚𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐧𝐝  𝐓𝐡𝐞 𝐏𝐚𝐢𝐧𝐭𝐢𝐧𝐠// LARRY STYLINSON Where stories live. Discover now