5|Provocazioni

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Il bar dove ci dobbiamo trovare, non è proprio difronte alla casa editrice ma è più vicino. Bisogna fare un pezzo a piedi per arrivarci, ma ora sono qui davanti e non posso più scappare anche perchè lui è già dentro. E mi ha visto.

Prendo un respiro profondo, prima di entrare e raggiungere il tavolo.
«Buongiorno, Jungkook.» Dice, intimandomi a sedermi nella sedia difronte a lui.
«Buongiorno, signor Kim.» Mi accomodo, togliendomi la giacca e mettendola sullo schienale.
«Cosa vuole?» Mi domanda.
«Penso che prenderò un cappuccino ed un croissant alla marmellata.» Rispondo e lui annuisce alzandosi.

«Aspetti, le do i soldi.»
Lui ridacchia. «Jungkook, parla proprio con me di soldi?»
Scuote la testa e si avvicina al bancone per prendere la nostra colazione.

Sospiro, guardando le mie mani sotto al tavolo che sono congiunte.
Mi giro incontrando il suo sguardo. I suoi occhi mi stanno davvero, osservando e quasi...studiando.
Lo sento percorrere tutto il mio corpo, fino a fermarsi sulla mia bocca e leccarsi le labbra.

E da quando ci siamo incontrati la prima volta che ci sono questi giochi di sguardi.
Accavallo le gambe, inclinando la testa di lato mentre mi mordo il labbro guardandolo negli occhi.
Posso vedere il suo petto gonfiarsi, vorrebbe venire qui.

Faccio un sorrisetto. La sfacciataggine è utile.
Una barista lo distrae, consegnandogli l'ordine dopo che lui ha pagato.
Torna da me, appoggiando il vassoio.

«Grazie.» Dico, prendendo la mia tazza e il mio croissant.
Prendo una bustina di zucchero di canna, strappo la carta e la metto nel cappuccino che poi mescolo.
«È fidanzato?» Domando senza pensarci.
«Io? L'amore non è per me, Jungkook.»

L'amore non è per lui.
Stringo le labbra e cerco di mangiare, senza far vedere il mio disagio.
In realtà, non so come definirlo.
Lui continua ad intimorirmi, ma anche a farmi sentire caldo ovunque.

Se Lisa avesse ragione? Se fosse un sadico come quello del film?
Persone così esistono, quindi perché non potrebbe essere proprio quest'uomo davanti a me.
Magari non avrà una stanza piena ma...
Dannato Jungkook, ma a cosa vai a pensare?

Stringo il tovagliolo, pensando solo a quanto voglio quest'uomo.
Ho un disperato bisogno che mi baci, solo una maledetta volta...solo una volta.
Ma non lo farà.

«È pensieroso.» Osserva lui, prima di bere il suo caffè. Lo guardo, perdendomi nelle pozze oscure che ha al posto degli occhi.
«Sarà per gli esami.» Spiego, facendo spallucce prima di leccarmi le labbra dove c'erano alcune briciole di brioche.
Lui deglutisce ed io faccio un sorrisetto, nascondendomi alla sua vista.

Il potente signor Kim, si lascia sedurre da un ragazzino?
Notevole.
Con il dito, mi tocco il collo desiderando sentire quanto sarebbe bravo a lasciarmi i suoi marchi.
«Signore, riguardo al programma?»
Sto cercando di essere il più innocente possibile.
«Finisca di mangiare, se ci sarà tempo ne parleremo.» Indica la mia brioche ed il mio cappuccino, che sono entrambi a metà.

Il programma...certo, se tutto va bene mi dirà alcuni orari.
L'effetto che gli faccio è sconvolgente, ma infondo è lo stesso che lui provoca a me.
Sto cercando di giocare, il meglio possibile. Odio perdere.

TAEHYUNG

Cazzo.
Questo dannato ragazzino mi sta provocando.
Pensi che non me accorga, piccolo?
Nascondo un ghigno, notando come si stia continuando a leccare le labbra o come accavalli le gambe.

"Ti prendo nei bagni, se non la finisci"
Mi trattengo da dirgli queste parole, prendendo un ampio respiro.
Il suo corpo e fottutamente perfetto, il suo viso è qualcosa di così puro ma nasconde qualcosa.

MR.KIM 1 - About US Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora