12|Prima lezione

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Manca poco più di una settimana alla fine dello stage e l'inizio degli esami. Ho quasi finito di scrivere la tesi e penso che sia venuta abbastanza bene.

«Ehy.» Lo blocco dalla giacca appena passa, davanti a me. Domani abbiamo quella famosa cena, ma per adesso il nostro rapporto sta andando a gonfie vele.
«Ti serve qualcosa?» Domanda.

Annuisco. «Ho quasi finito di scrivere la tesi e volevo chiederti, se potevi darci un'occhiata per vedere se ti piace o...»
Lui sorride. «Dammi una copia appena hai finito e la leggerò ma sono sicuro che sia fantastica.»

Ridacchio, grattandomi il collo in imbarazzo.
Lo sento sospirare, prima di prendermi per i fianchi e far scontrare i nostro corpi.

«Se continui ad arrossire per tutto, mi viene voglia di prenderti seduta stante.»
Deglutisco, guardandolo ed appoggio le mani sulle sue spalle.
«Le persone che non ti conoscono bene, penserebbero che tu sia un piccolo ragazzino innocente ma - avvicina la bocca al mio orecchio - di innocente non hai niente.»

Faccio un sorrisetto annuendo.
«Almeno lo sai.» Sussuro, facendomi sospirare.
«Non perdi tempo a provocarmi.»
Mi lecco le labbra, circondando il suo collo con le braccia.

«Ci divertiremo un sacco insieme.» Prende il mio mento con il pollice e l'indice, guardandomi meglio.

I suoi occhi sono così scuri, non dico che mi facciano paura ma mi inquietano in un qualche modo. Sembrano nascondere qualcosa.

«Andiamo nel mio ufficio.» Prende la mia mano.
Chiude la porta a chiave e si siede sulla sedia della scrivania, congiungendo le mani.

«Avvicinati.» Accompagna le sue parole, con il movimento dell'indice.
Eseguo le sue parole ed appena sono davanti a lui, mi prende per i fianchi facendomi mettere a cavalcioni su di lui.

Ridacchio e fa unire le nostre labbra, mentre stringe le mie natiche.
Senza pensarci spingo il mio bacino contro al suo, facendolo ringhiare sulla mia bocca.
«Puttana.» Sussura, facendomi fare un piccolo ghigno. «Ah si? Non ti piace?»

Strofino il mio fondoschiena contro la sua intimità, sentendola farsi sempre più dura.
«Fermo.» Ordina seriamente, bloccando i miei movimenti contro di lui.

«Domani ti pentirai di averci provato.»

Blocca i miei polsi, facendomi fare un sorrisetto. Mi mordo le labbra sotto i suoi occhi.
«Smettila.» Colpisce il mio fondoschiena con una mano, facendomi fremere.
Ritorno a muovere i fianchi contro di lui.

«E va bene, vediamo se così capisci.»

Mi fa alzare e si leva la cravatta.
«Dammi i polsi.»
«Hai detto che non vuoi fare sesso fino a domani.» Dico confuso.
«Non è quello che pensi, piccolo.»

Lega i miei polsi dietro alla schiena e mi fa piegare sulla scrivania.
«Ora sta fermo, okay?»
Annuisco. «Si cosa?»
«Starò fermo...master

Lo sento abbassarmi i jeans con i boxer.
«Vediamo se impari la lezione con le cattive.» Mi sussura, prima che una sua mano possa accarezzare la mia natica per poi colpirla.
Ansimo, tossendo per mandare giù la saliva.

Mi mordo le labbra, girando leggermente la testa per guardarlo.
Lo sento colpire ancora ed io mi lascio uscire altri ansimi.
Stringo i pugni dietro alla schiena e muovo la testa, per spostare i capelli da davanti al viso.

Queste sono le cattive...?

Faccio un sorrisetto e lui da un'altra pacca. Il mio respiro si fa più pesante mentre inizio a sentire un senso di calore nel bassoventre.
«Ti piace.» Dice divertito, con una risatina continuando a colpire la mia natica che sarà rossa.
«Si..master.» Sussuro, mordendomi il labbro inferiore.

MR.KIM 1 - About US Where stories live. Discover now