8|Il suo tocco

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Entriamo nel suo attico, enorme. Mi guardo intorno, quasi come se fossi in paradiso.
Questa casa è grandissima.
È su due piani.

«Puoi appoggiare la tua giacca lì.» Indica il divano ed io annuisco, facendo come mi è stato detto.
«Vieni.» Mi tende una mano che afferro, e lo seguo su per le scale.

Il corridoio porta delle stanze, lui entra in una insieme a me.
È una camera da letto, grande quanto la mia sala e la mia cucina messe insieme.

«È...grandissima.» Dico.
C'è un letto matrimoniale, con delle coperte nere.
La stanza è occupata da delle librerie, poi c'è una scrivania ed un'enorme vetrata con una terrazza.
Sembra una suite d'hotel.

Sento una mani prendermi per i fianchi da dietro, facendomi sussultare.
Neanche il tempo di arrivare che mi ha già portato nella sua camera.
«Fermo.» Sussura al mio orecchio, prima di appoggiare le labbra sul mio collo.

Chiudo gli occhi ed inclino la testa, dandogli più spazio.
Appoggio le mie mani sulle sue e dischiudo le labbra, lasciandomi uscire piccoli ansimi.

Lo sento ghignare dietro di me.
«Il tuo corpo è così sensibile al mio tocco.»
Scuoto la testa.
«N-no, non è v-vero.»
Lui ride e gira il mio corpo, facendomi appoggiare le mani sul suo petto per la sorpresa.

Sento la sua mano, farsi spazio nei miei boxer all'improvviso ed appena sento le sue dita iniziare a stimolare la mia entrata, stringo gli occhi ed i denti appoggiando la faccia contro al suo petto.
Tengo tra le mani il tessuto della sua maglia.

«Non sfidarmi, piccolo. Questa è una regola che devi sapere.» Sussura, mentre io cerco di trattenere alcuni gemiti.
«T-taehyung.» Dico a bassa voce.
Infila un dito dentro di me, facendomi gemere.

Appoggio una mano sulla mia bocca, non voglio dargli questa soddisfazione anche se...è fantastico.
«Riusciresti a venire solo così.» Dice divertito, stringendo la mia schiena con un braccio.
Sento la mia intimità farsi più presente nei boxer.

Toglie le dita e la mano, facendomi rimanere confuso.
Mi allontano, guardandolo. Prende il mio mento con una mano e mi stampa un bacio.
«Andiamo a mangiare.» Sussura.
«Vuoi solo scoparmi? Ti prego sii sincero.»

Deglutisco, sentendo già una sensazione allo stomaco che non mi piace.
Mi guarda negli occhi, stringendomi di più.
«Mettiamo in chiaro una cosa, io non ho intenzione di lasciarti andare. Anche dopo che avremmo fatto sesso, io non ti lascerò scappare da me. Mi sono spiegato?»

Rimango sorpreso a quelle parole ed annuisco, abbassando lo sguardo.
«Ehy, cosa c'è?» Alza il mio mento con due dita.
«I-io...tutte i ragazzi che ho avuto mi volevano solo per il mio corpo. Non ho una buona familiarità con i sentimenti.» Scuoto la testa.

«Quei ragazzi erano dei coglioni.» Sbotta.
«Ammetto che il tuo corpo sia stupendo e tu sia il ragazzo più bello che abbia mai visto, ma tu sei tante cose. Non sei solo un bel corpo, sei un ragazzino che arrossisce per tutto, sei sfacciato da far schifo, riesci ad importi su di me...non mi era mai capitato.»

Sbatto le palpebre un paio di volte.
«Davvero lo pensi?» Domando, con gli occhi sgranati.
«Certo.»
Sorrido, prima di baciarlo appoggiando le mie mani sulle sue guance.

Stringe i miei fianchi, ricambiando subito il bacio.
Mi tira su, facendomi mettere le gambe attorno alla sua vita ed esce dalla stanza.
Circondo il collo con le braccia, mentre lui prende il controllo del bacio.

Scende le scale, continuando con il nostro bacio.
«Signor Kim.» Mi allontano subito, notando una signora dietro al bancone della cucina.
Improvvisamente mi sento pervadere dall'ansia e dall'imbarazzo.

MR.KIM 1 - About US Where stories live. Discover now