18|Suo

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Apro piano gli occhi, rigirandomi nel letto.
Sento il braccio del mio fidanzato stringermi di più, mentre appoggio la testa sul suo petto nudo.
Alzo lo sguardo su di lui, che mi accarezza una guancia con il pollice facendomi sorridere.

«Buongiorno.» Sussura, con voce roca e profonda.
«Giorno.» Rispondo, lasciandogli un bacio sulle labbra.

Rimango stretto a lui, disegnando cerchi immaginari sulla sua pelle.
Lo vedo totalmente rilassato sotto il mio tocco.
«Che ore sono?» Domando.
Lui si allunga al comodino, prendendo il cellulare.
«Le nove.» Dice, per poi mettersi seduto.

«Cazzo.» Sbotta, sospirando.
«Che succede?»
Lo guardo mentre si alza, così mi metto seduto confuso.
«Mi hanno chiamato dall'ufficio, devo andare a risolvere una questione.» Spiega, infilandosi i pantaloni.

Si mette la camicia, abbottonandola e si avvicina a me.
«Non posso fare colazione con te oggi.» Spiega, accarezzandomi le labbra con il pollice.
Lo guardo negli occhi, con la bocca dischiusa.
«Non importa, è il tuo lavoro.» Sorrido.

Mette le mani sulle mie guance e fa unire le nostre labbra, che si incastrano subito.
«Mi farò perdonare, te lo prometto.»
«Fa come se fossi a casa tua, la signora Cha è di sotto.»
Annuisco e lui mi stampa ancora un bacio.
«Ci vediamo oggi pomeriggio a casa tua per gli scatoloni di Eunji.»

«Okay, buon lavoro.»
Sorride ed esce dalla stanza.
Mi massaggio la fronte con una mano e mi alzo, prendendo i miei vestiti dalla sedia ed iniziando a metterli.

Infilo le dita tra i capelli, cercando di sistemare il casino che ho e dopodiché, lascio la camera e scendo le scale.
Raggiungo la cucina, trovando, come mi è stato detto, la signora Cha.

«Buongiorno signorino Jeon.» Dice, con un sorriso stampato sul volto.
«Buongiorno signora Cha.»
«Il signor Kim mi ha incaricato di prepararle la colazione.» Spiega mentre mi mette davanti un piatto ed una tazza di caffè.

«Taehyung ha detto questo?» Domando sorpreso, guardando il cibo e poi lei.
«Si.» Risponde.

Sorrido incosapevolmente ed inizio a mangiare.
«Da quanto tempo conosce Taehyung?» Le chiedo, facendomi curiosa.
«Quasi otto anni.»
Otto anni?!

«Deve sapere molte cose su di lui.» Dico e noto il suo sguardo più comprensivo, quasi materno. Non ho mai visto qualcosa del genere.
«Lui non è un libro aperto, per nessuno. Tende a nascondere i suoi sentimenti, sempre. È freddo un pò con tutti. Però con lei no.»

La guardo confuso.
«Con lei, mostra i suoi sentimenti e non è freddo anzi. È qualcuno che non ha mai avuto, ha bisogno di lei.»
«Di me?» Chiedo sorpreso.
«Si, signorino Jeon.»

Sorrido.
«Se le dicessi di chiamarmi semplicemente Jungkook come la prenderebbe?»
«Molto bene, direi.»
«Allora mi chiami Jungkook.»

Annuisce ed io finisco di mangiare.
________

Torno a casa, trovando Eunji seduta sul divano.
Mio padre dev'essere a lavoro.

«Ciao.» Le dico, con un sorriso, togliendomi la giacca.
«Ehy, bentornato.»
«Posso sedermi?» Domando, vedendola intenta a leggere un libro.
«Questa è casa tua, Jungkook, puoi fare quello che vuoi.» Mi sorride sinceramente e per un attimo sento una sensazione strana.

La stessa sensazione che ho avuto con la signora Cha, ma molto più forte.
Mi siedo vicino a lei.
«È anche casa tua, ora.» Spiego.

«Sono davvero felice, che papà abbia deciso di stare con te. Tu sei una persona fantastica e non se ne incontrano tutti i giorni, quindi sono contento per voi due. Volevo solo dirti che io non ho nulla contro, nel caso lo pensassi.»

MR.KIM 1 - About US Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt