19|Lontani

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«Sta attento.» Gli dico, sospirando.
«Rilassati, ti prometto che andrà tutto bene. Vado un weekend al mare con i miei amici, tutto qui.» Spiega, stampandomi un bacio sulla guancia, mentre sta preparando lo zaino.

«Andrete in macchina?»
Annuisce. «Si, guiderà Lisa.» Dice, mettendosi le scarpe.
«Cerca di non preoccuparti troppo.»

Sospiro ed incrocio le braccia al petto.
«Non farti toccare da nessuno.» Mi raccomando.
«Potrebbe essere un pò difficile.» Spiega, mordendosi il labbro inferiore.

Cammino verso di lui, lentamente e lo prendo per i fianchi facendo scontrare i nostri corpi.
«Vuoi che dimostri agli altri che sei mio?»
Lo faccio sedere sulla scrivania e divarico le sue gambe per starci in mezzo.

Appoggio le labbra sul suo collo, facendolo repirare pesantemente.
Ghigno, prima di mordere la sua pelle e succhiarla per marchiarlo.
Stringo le sue natiche e lui infila le dita tra i miei capelli, mentre ansima.

Il mio piccolo provocatore.

Mi allontano e lui mi guarda, con le guance rosse.
«Ti basta, questo?» Domando.
«Mi basta.» Risponde, leccandosi le labbra.

Sorrido e faccio unire le nostre labbra per qualche istante.
«Ora vado.» Dico, avvicinandomi alla porta della sua stanza.
«Taehyung.» Mi chiama così mi giro a guardarlo. «È stupido ma...mi mancherai.»
Stringe il bordo della sua giacca.

«Perchè è stupido?» Domando, tornando verso di lui. «Perchè sono solo due giorni.» Spiega, guardandomi.
Appoggio una mano sulla sua guancia.
«Allora sarò stupido anche io a dirti, che anche tu mi mancherai.» Gli dico, accarezzando la sua pelle.

Stringe le labbra nascondendo un sorriso.
«Lunedì sera, usciamo insieme.» Propongo.
«Si, sarebbe fantastico.» Sussura, prima di stringere la mia giacca.
«Okay, ora vado davvero. Tu divertiti con i tuoi amici.»
Annuisce ed io gli stampo un bacio sulle labbra.
__________

«Cazzo.» Sbotto, sospirando ed alzandomi di scatto dalla sedia.
Ma c'è qualcuno in questa fottuta casa editrice che mi ascolta?

«Chaeyeon.» Chiamo la ragazza, seduta dietro alla scrivania.
Alza gli occhi su di me, confusa.
«Signor Kim, c'è qualche problema?» Chiede, mettendosi in piedi.
«Dov'è la bozza?» Domando, seriamente.

«L'autore non l'ha ancora finita.» Dice, piano, chiaramente preoccupata per la sua sorte. E fa bene.
«Ancora?! Doveva finirlo entro ieri l'altro.»
Sobbalza e chiude gli occhi con un sospiro.
«N-non è colpa mia, signor Kim.» Spiega.

«Ah no? Non sei tu la sua editrice? In quanto tale devi assicurarti che il tuo autore rispetti le scadenze, altrimenti puoi benissimo portare il tuo culo fuori da qua.» Stringo i denti, sentendo la vena del collo pulsare.
Non è la prima volta che capita.

«Mi dispiace, chiamerò il signor Choi.»
«Meglio.»

Forse sono troppo duro, ma sono il capo e loro devono fare quello che dico io altimenti andiamo nei casini io e la casa editrice.

JUNGKOOK

Guardo fuori dal finestrino osservando il mare azzurro e le piccole onde che sbattono sulla riva.

«È fantastico.» Dico ai due davanti che annuiscono e sorridono.
«Siamo quasi arrivati.» Spiega la ragazza, entrando in una via piena di villette.

Si ferma davanti ad una di queste e scendiamo.
Apre la porta ed io rimango stupefatto.
Quasta casa sarà costata tantissimo.

MR.KIM 1 - About US Where stories live. Discover now