INTRODUZIONE

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"Amy cazzo mi passi l'accendino?" William se ne stava stravaccato sul divano di pelle verde di casa sua mentre sua sorella lo fissava preoccupata, chiedendosi se mai un giorno avrebbero trovato un punto di contatto.

"Amy porca troia!" Amy allungò il braccio e prese quel fottuto accendino, glielo lanciò addosso colpendolo sul petto coperto da una leggera canottiera bianca.

"Che cazzo fai?!"

"Will smettila di lamentarti e alzati da quel maledettissimo divano, ormai ha preso la forma del tuo culo. Tocca a me guardare un po' di tv".

Così dicendo si lanciò al fianco del fratello rubandogli il telecomando dalle mani.

"Sempre a rompermi i coglioni" borbottò il ragazzo accendendo la sigaretta.

"Lo sai che papà non vuole che fumi in casa"

"Si attacca al cazzo, tu lo vedi? No. Quando tornerà l'odore sarà sparito" Amy roteò gli occhi al cielo incrociando le braccia al petto. Era consapevole che non sarebbe riuscita a fagli cambiare idea, ma in fondo era dalla sua parte.

"Will"

"Mmmh"

"Ci pensi mai a scappare da questo posto?"

"Mmmh"

"Sono seria dai" gli diede una spinta, usò molta forza ma lui si spostò appena.

"Si, e lo farò. Credi che rimarrò qua ancora per molto? Ti sbagli! Un giorno vi sveglierete ed io sarò sparito per sempre" Amy sentì un vuoto allagarsi all'altezza dello stomaco, sapeva già di quella sua idea ma sperava capisse che anche lei voleva andarsene, le sarebbe piaciuto che William la portasse con sé.

Ma in quella famiglia ognuno si doveva arrangiare, ognuno si doveva creare la propria fortuna e questo Amy l'aveva intuito già da tanto tempo.

Pochi minuti dopo qualcuno suonò il campanello, era un'amico di William.
"Io esco" Will si alzò e andò all'ingresso, dopo aver sbattuto la porta sentì il suono delle risate del fratello maggiore e del suo coetaneo Izzy Stradlin.

Amy pensò che avrebbe tanto voluto andare con loro, poi si morse la lingua e capì di odiarli, li odiava davvero! Li odiava senza nessun apparente motivo mentre un senso di solitudine ed abbandono le torceva le viscere.

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