Capitolo ventitreesimo

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"BENVENUTA NEL SUNSET AND GARDNER HOTEL AND VILLAS" Axl aprì la porta mostrandomi un magazzino di circa quattro metri per sei, i loro strumenti occupavano la maggior parte dello spazio, il bagno non c'era, era poco lontano lungo un corridoio in comune per tutto il palazzo.

"Chi ha dato questo nome a questa topaia?" entrai un po' confusa, tutto sommato non era poi così male, o forse si.

"Noi, e non chiamarla topaia, sarà anche casa tua per un po' " Slash si avvicinò per salutarmi, gli altri ancora non c'erano.

"Allora, quando mi presentate questo grande batterista?" mancava solo lui all'appello, gli altri già li conoscevo più o meno bene.

"Arrivano tutti tra poco, dobbiamo provare, ora trovati un buco e non so, sistemati" risi, si certo come no.

Lanciai lo zaino nell'unico spaziato libero.

"Li è dove dormiamo" mi fece vedere Axl indicando un soppalco

"Ma chi vive qui?"

"Io, Slash e te" annuii guardandomi ancora intorno.

"Capisco"

"Buoooongiorno" Duff entrò saltellando

"Ciao" lo saluti imbarazzata ma lui sorrise

"Oh ciao Amy, sei tornata"

"Ciao, wee chi è questa bella ragazza?"

"Steven giù le mani, è mia sorella" era strano quel ragazzo, aveva dei capelli veramente buffi e dei peli marroni gli sbucavano dalla canottiera larga e un po' da tutte le parti. Aveva un viso tremendamente simpatico, e più tardi scoprii esserlo davvero, trovava sempre il modo di farmi ridere.

"Ciao, molto piacere"

"Il piacere è mio" mi fece l'occhiolino, scoprii anche essere il più donnaiolo del gruppo.

Li ascoltai provare, finalmente sentii qualche loro canzone dal vivo e devo dire che mi piacquero un sacco, era evidente il loro talento e il desiderio di urlarlo al mondo intero.

Ebbi anche l'onore di assistere alla nascita di Nightrain, la quale esaltava in particolar modo Slash che ogni volta che la suonava non riusciva a stare fermo con il risultato di distruggere praticamente ogni cosa.


DAL PUNTO DI VISTA DI AXL

"Oh merda" Slash alzò gli occhiali da sole -totalmente inutili lì dentro- per guardare meglio quella scenetta imbarazzante.

Izzy era inseguito da un ragazzo bello grosso che probabilmente ci stava provando con lui.

"Andiamo ad aiutarlo o lo lasciamo lì?" chiese Amy godendosi la scenetta, mi stupì la sua aria vendicativa.

"Direi che se non lo aiutiamo quello finisce per stuprarlo" detto fatto, Duff e Steven gli andarono incontro e lo portarono via fingendo di essere due amichette, non che ci fossero dubbi su cosa nascondevano sotto i pantaloni (o le gonne), erano chiari a tutti i gusti dell'uomo.

"Amy" mi voltai contemporaneamente a lei come se avesse chiamato anche me, mi ritrovai davanti il batterista della sua band.

"Ciao Bill" era incredibilmente imbarazzato, qualcosa mi disse che ci aveva riconosciuti, o forse mia sorella gli aveva già rivelato la nostra parentela.

"Ragazzi, posso presentarvi Billy? Billy, loro sono Duff, Izzy, Steven, Slash, Axl e quella strega li è Erin" fortunatamente Erin non la sentì, il ragazzo era rosso come un peperone e tenne la mano per almeno dieci secondi ad ognuno di noi, scuotendola energicamente.

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