Capitolo quarto

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Jeff stava camminando lungo il corridoio di scuola diretto in aula, quando incontrò Amy e decise di fermarsi a parlare un po' con lei.

"Ciao come stai?" le passò un braccio intorno alle spalle sorridendo

"Tutto a posto grazie"

"Sai dov'è finito tuo fratello? Sono giorni che non si fa vedere a scuola e dobbiamo provare con il gruppo"

"Gli dirò di chiamarti" continuava a camminare spedita senza degnarlo di uno sguardo, nonostante lui le stesse appiccicato.

"Sei di poche parole oggi" notò leggermente preoccupato, percepiva dal suo tono che qualcosa non andava.

"Sono solo un po' stanca" non le credette ma non gli sembrava il caso di insistere.

"L'hai comprata la chitarra alla fine?"

"No, Will non mi vuole accompagnare a prenderla, è un rompi palle, lo sai" ridacchiò a quelle parole.

"Non posso più insegnarti se usi quella chitarra distrutta che c'è qua a scuola, ti va se oggi passo da voi e ti accompagno io? Chiedi pure anche a quel coglione se ha voglia di venire a fare un giro, ho un po' di erba buona" la ragazza sorrise, perché suo fratello non era così disponibile e simpatico? Non potevano scambiarsi di ruolo?

"Certo, allora a più tardi!" Jeff le scompigliò i capelli

"A più tardi" e cambiò direzione.

"Williaaaaaaaaaaaam" Amy entrò in casa correndo, fece i gradini delle scale a due a due precipitandosi in camera per prendere i soldi che aveva tenuto da parte per mesi, forse anni.

"Wiiiiiiiil" urlò emozionata

"Che cazzo vuoi insomma?" finalmente il fratello le rispose dall'altra stanza ma l'entusiasmo della ragazza sparì alla svelta, il sorriso che aveva si trasformò in una smorfia terrorizzata.

Le gambe le cedettero e cadde sulle ginocchia, aveva uno sguardo vuoto e gli occhi si appannarono mentre teneva tra le mani una busta vuota, i sui soldi erano spariti.

Si alzò e andò a cercare il fratello mentre la rabbia stava crescendo a dismisura dentro di lei.

"NON VOLEVI ACCOMPAGNARMI PER QUESTO VERO?" lo trovò in camera sua e gli lanciò la busta di carta vuota in faccia

"Woh woh che cazzo stai facendo?" prese la busta e la girò tra le mani senza capire, lesse la scritta risparmi.

"SEI UNO STRONZO, UNO STRONZO EGOISTA! VAFFANCULO WILL, VAFFACULO" inziò a piangere delusissima del comportamento disonesto del ragazzo di fronte a lei.

"Ma sei impazzita? Porca puttana che cazzo è successo, me lo vuoi spiegare?"

"Non far finta di niente lo so che sei stato tu!" William si alzò e finalmente fece due più due

"Eii.." disse avvicinandosi e stringendola forte

"Lasciami, lasciami stare!" cercò di spingerlo via divincolandosi ma lui la tenne ferma e la trascinò sul suo letto alzandola di peso

"Ei ei piantala, non sono stato io te lo giuro" le prese i polsi allontanandoli del suo viso.

"Amy cazzo lo sai che non lo farei mai" ma lei sembrava non credergli

"Smettila di fare la bambina cazzo, non sono stato io proca puttana te lo giuro, credimi" lei si calmò, si asciugò la faccia passando il dorso delle mani sulla pelle bagnata e leggermente arrossata.

"Jeff oggi voleva accompagnarmi a comprare la chitarra, mi ha chiesto di chiederti se volevi venire anche tu ma ora, ora non.." respirò profondamente per non ricominciare a piangere

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