"𝐴𝑢𝑡𝑜𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙𝑙𝑜."

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Un altro giorno era passato,questa notte non avevo fatto nessun tipo di incubo anzi avevo dormito piuttosto bene perché mi ero addormentata con quella lettera fra le mani,quella che non avrei mai dato a Bucky.
Il telefono cominciò a squillare ancora però non vedevo chi mi stava chiamando,era un numero che non ho mai registrato.
"Pronto?"
Nessuna risposta.
"Pronto? Chi sei?"
Ancora niente,cominciavo a insospettirmi.
"Bucky sei tu?."
Un sospiro dall'altra parte del telefono,era lui.
"Sicuramente Nat ti avrà dato il mio numero,dovevo aspettarmi questa chiamata.."
"Come stai Megan?"
Adesso ero io quella che non riusciva a parlare,il suono della sua voce mi era mancato davvero.
"Sto e tu?"
"No,diciamo che da quando sei andata via ho ricominciato a comportarmi come prima.."
"Io non so cosa dire.."
"Non dire niente,l'unica cosa che voglio dirti è che Megan non è più lo stesso senza di te.."
Appoggiai la testa di nuovo sul cuscino trattenendo le lacrime,quanto avrei voluto essere lì con lui.
"Sai come la penso,è stata la scelta più giusta che potessi fare per tutti e due."
"Non ti ho chiamato per dirti solo questo,volevo sentire il suono della tua voce.."
Era tutto quello che cercavo da una vita ma io lo ero fatta scappare,avevo perso la mia felicità come un semplice schiocco di dita.
"Bucky.."
"Ti amo Megan,e ti amerò fino al mio ultimo respiro e non m'importa se non provi lo stesso per me perché io non smetterò mai di farlo."
Riattaccò la chiamata subito dopo non dandomi il tempo di rispondere o replicare,meglio così perché ero rimasta senza parole.
"Ti amo anche io.."

Uscendo di casa avevo deciso di andare a correre,dovevo respirare e sopratutto ricominciare la mia vita di prima.
Non c'era quasi nessuno,il tempo era adatto per potersi allenare un po' però c'era qualcosa che non riuscivo a capire..
Qualcuno mi stava seguendo,potevo sentirlo e sopratutto perché mi sentivo osservata da tutti i lati,però quando mi giravo non c'era nessuno e avevo paura che potessero rapirmi ma questa volta ero da sola.
Cammino sempre più lentamente così che qualsiasi mossa alla mia spalle sia subita colta in flagrante.
"Ma ciao Megan."
Jason era qui,però era da solo quindi non era un avversario così temibile.
"Che ci fai tu qui? Mi stai seguendo?"
"No,non posso vedere la mia piccola?"
"Non sono mai stata la tua piccola,mai."
Jason mi guardava in modo malizioso,non potevo sopportarlo ancora perché mi erano già bastati tutti gli anni della mia adolescenza.
"Vorresti tornare a casa con me? Adesso sei più grande molte cose le capiresti,fidati."
Mi fece l'occhiolino squadrando prima me e poi  il mio corpo,ero disgustata da quest'uomo così tanto che mi faceva schifo persino parlarci.
"Tu sei completamente fuori di testa! Non ci tornerei mai con te in quell'inferno,te ne sei approfittato di me quando ero solo un'adolescente e non succederà più."

Flashback.

Jason mi aveva adottato con sua moglie molti anni fa,era tutto bellissimi i primi mesi ma poi qualcosa cambiò del tutto.
Sua moglie si separò da lui lasciandomi da sola con il mio fratellastro Andrew,ogni notte tornava ubriaco tutte le sere e la maggior parte delle volte sfogava su di noi i suoi problemi,ogni mattina mio fratello si svegliava con dei lividi sulla faccia ma nessuno a scuola aveva il coraggio di fare qualcosa.
Una mattina Andrew era rimasto a scuola per via del football,io avevo solo 15 anni ed ero appena tornata da scuola perché ero fin troppo stanca e volevo riposarmi.
Jason era completamente furioso con me perché avevo cominciato a mettere delle canottiere per andare a scuola e..cominciò a picchiarmi,non riuscivo più a respirare ma il peggio doveva ancora arrivare.
Tutte le notti entrava in camera per abusare di me solo che non potevo dirlo a nessuno altrimenti sarei finita in mezzo allo strada,questo però fino si 20 anni quando scappai di casa senza lasciare nessuna traccia.

Fine Flashback.

"Perché non vuoi tornare? Ricordi come ci divertivamo io e te insieme?"
Jason si era avvicinato a me più del solito,io lo spinsi allontanandolo da me però aveva più forza e quindi mi buttò a terra senza che ne rendessi conto.
"Abbi più rispetto ragazzina,ricordati che ti ho cresciuto."
Mi usciva sangue dal naso a causa della botta e quindi la mia rabbia ricominciava a farsi sentire,mi alzai ancora dolorante e presi per il colletto Jason.
"Tu prova solamente un'altra volta a toccarmi e giuro che-"
"Cosa? Mandi il Soldato d'inverno ad uccidermi?"
A quelle parole gli diedi un pugno proprio sul naso senza pensarci,non doveva nominare Bucky per nessuna ragione.
"Sei ancora convinta che puoi cambiare le cose? Non dimenticare-"
Un altro pugno,non volevo sentire altro da questo lurido uomo e del mio passato che non potrò mai cancellare a causa sua.
Lui mi ha tolto la cosa più bella che avevo,la mia innocenza e nessuno me la può ridare indietro quindi non merita nessun atto di pietà da me.
"Cosa potrebbe pensare Bucky di te? Gli hai mentito per la millesima volta,non si fiderà più di te!"
Non ci vedevo più,i miei occhi adesso vedevano sfocato ed il volto di Jason sembrava sempre più lontano.
"Che diavolo ti succede?"
"Se non vuoi morire vattene adesso."
Ecco che avevo perso il controllo,la mia parte peggiore era uscita fuori ed io ero intrappolata dentro senza via d'uscita.
"Non ho paura di te ragazzina,mai l'avrò."
Mi scontrai con Jason prendendolo a pugni e calci,era forte ma non sentivo niente era come se fossi diventata immune al dolore e lui invece stava perdendo parecchio sangue.
"Sei diventa forte Megan,ma è solo un effetto collaterale del tuo esperimento e non sarai mai forte quanto il tuo Bucky."
"Oh in realtà sono molto più forte."
Non volevo dire quelle parole,era come se fossi un'altra  persona mi sentivo più sicura di me stessa e potevo sentire tutta quella forza che mi scorreva nelle vene.
Presi per il collo Jason alzandolo in aria,lo stringevo sempre più forte lasciandolo senza fiato e ripensai a quanti pianti,quante notti speravo che non aprisse quella porta,quante volte speravo che se ne andasse di casa per lasciarmi in pace del tutto.
"Ti odio!"
Lo buttai dall'altro lato del parco e poi scappai via perché sennò davvero lo avrei ucciso,mi sedetti vicino ad un tronco per rilassarmi ed il mio cuore batteva all'impazzata,ero riuscita a controllarmi quindi questa era una cosa buona.

𝐓𝐨𝐱𝐢𝐜 || 𝐁𝐮𝐜𝐤𝐲 𝐁𝐚𝐫𝐧𝐞𝐬 IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora