"𝐺𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎𝑚𝑖."

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"Questo nome non mi è nuovo signore."
"Si te ne ho parlato tempo fa ma sei sempre nelle nuvole quindi lo avrai dimenticato."
Probabile che questo James Barnes fosse un nemico del mio capo però m'incuriosiva sinceramente la sua storia.
"Sei pronta per il tuo addestramento?"
"Si signore,anche se credo di saper fare già qualcosa oltre calci e pugni."
Mentre mi alleno con Nathan ho dei flashback con un altra persona che non riesco a capire chi è,so già che mosse fare e così lo metto al tappeto.
"Come hai imparato tutte queste cose?"
"Non saprei,mi viene naturale davvero."
Nathan mi colpisce alla schiena e cado a terra,poi mi rialzo e corro verso di lui spingendolo verso il muro.
"Che intenzioni hai di uccidermi?"
"Considerando che mi torturi ogni giorno con le tue stronzate direi di sì."
Nathan mi attira verso di lui facendo combaciare i nostri corpi,sono in trappola adesso?
"Lo sai che sei proprio bella Megan?"
"Perché mi dici questo?"
"Perché è da tanto tempo che voglio fare questo.."
Nathan si avvicina a poco a poco dal mio viso e poi mi stringe di nuovo a se,non riesco a muovermi completamente perché sono rapita dal suo sguardo.
Poi sorride e mi sfiora leggermente le labbra,io non posso fare altro che attendere la sua prossima mossa.
"Mi sei sempre piaciuta Megan,è ora che sei tornata in te voglio che tu sia mia completamente."
Non posso crederci che mi sta dicendo una cosa una cosa del genere,Nathan Cortez vuole che diventi la sua ragazza? Non se ne parla.
"Nathan io non-"
Mi bacia all'improvviso e non mi lascia il tempo di replicare,non riesco a staccarmi da questo bacio poi davanti ai miei occhi vedo il volto di qualcuno ma non riesco a capire di chi e poi sento una voce che mi chiama,non quella di Nathan.
Mi stacco subito da lui per prendere fiato e poi noto che quel volto è scomparso,non riesco a capire più niente e poi corro via dalla palestra.
Mentre corro nei corridoi mille immagino si fanno spazio nella mia mente e fanno scoppiare la mia testa dal dolore,chi era quell'uomo che avevo visto al posto di Nathan?
"Megan che succede?"
Mi giro e vedo che Vittorio mi guarda sospettoso,evidentemente non può immaginare che suo figlio mi è praticamente saltato addosso qualche minuto fa.
"Perché ho delle visioni da quando sto qui? Sembra che io avessi un'altra vita prima di questa,che mi succede?!"
Mi accascio a terra con la testa fra le mani per il dolore e Vittorio si inginocchia di fronte a me e mi passa una mano sul viso,questo suo gesto mi sorprende a dir poco perché di solito non è così affettuoso.
"Ti riprenderai,tutti gli esperimenti hanno degli effetti collaterali sai Megan?
Adesso alzati."
Mi porge la sua mano per rialzarmi,la testa mi gira ancora un po' però riesco a riprendermi velocemente per fortuna e lo ringrazio per l'aiuto.
"Oggi dobbiamo vedere il dottore ancora una volta."
"Per questo mal di testa?"
"Anche,ma come ben sai questo siero del dottore ti rende anche più forte e dobbiamo perfezionarlo bene no?"
Accenno un si con la testa e poi saluto Vittorio,vado verso la mia camera e chiudo la porta a chiave così che nessuno possa disturbarmi.
"È stata una giornata piuttosto pesante,è meglio per me che vado a riposare."
Mi butto a capofitto sul letto e poi appoggio la testa sul cuscino,il dolore si è calmato ma non del tutto ancora quindi provo a dormire per far sì che tutto mi passi.
Ho ancora quel flashback nella mia mente,un uomo con la maschera che prova ad uccidermi ma invano perché le mie abilità col tempo sono migliorate e quindi riesco sempre ad evitare che lo faccia,poi però tutto cambia e riesco a vedere il suo volto ma sempre in modo sfocato però ho come la sensazione di conoscerlo e sono più che sicura che anche lui sa chi sono.
"Megan? Sono Nathan possiamo parlare?"
Avrei preferito qualsiasi altro essere umano sulla faccia della terra ma non lui,quel bacio non doveva esserci affatto invece mi sono lasciata andare al suo gioco come una perfetta idiota però non posso non ammettere che mi piace un po' la sua compagnia,quindi non voglio evitarlo tutto sommato.
"Che cosa vuoi?"
"Voglio solo parlarti di prima,sono stato uno stupido quindi mi dispiace."
Mi alzo dal letto e apro la porta,Nathan mi guarda come un cane bastonato ed io non posso fare a meno di intenerirmi.
"Credi che facendo questo broncio io ti perdoni?"
"Forse,è il mio punto forte con le belle ragazze ma tu sei tutta un altra storia Megan e lo sai bene."
"Mi spieghi perché ho queste strane visioni da quando mi sono risvegliata? Vedo sempre una persona e non so chi è quindi la mia mente si sforza per ricordare."
"Non so di cosa tu stia parlando,lo hai detto a mio padre?"
"Si dice che è un effetto collaterale,non devo preoccuparmi giusto?"
"Si certo,scusami adesso vado da lui e a proposito dopo raggiungici nella stanza del dottore così che possiamo perfezionare alcune cose."
Mi da un bacio sulla guancia e poi mi sorride facendo l'occhiolino,tipico di Nathan Cortez.
Richiudo la porta velocemente e poi sospiro,non provo chissà cosa per lui perché infondo era il figlio del mio capo e non provo le classiche farfalle nello stomaco che si dovrebbero provare quando ti piace qualcuno anzi in realtà mi sento sempre svuotata ogni giorno dipiù.
Ora devo fare quella visita col dottore e la cosa mi spaventa,perché il dottor Zola sembra il classico scienziato folle che fa esperimenti sulle persone ma in questo caso la cavia da laboratorio è Megan Smith.
Esco dalla mia stanza e cammino lentamente persino una lumaca mi avrebbe superato in quel momento,non avevo ne la voglia e ne la forza per sopportare un'altra seduta del dottore.
Prima di bussare sento Vittorio e Zola parlare in modo strano,una lingua a me sconosciuta o che non avevo forse mai sentito in tutta la mia vita.
"Hail Hydra."
Che cosa significava quella parola?
Non l'avevo mai sentita prima,sembrava come se fosse un segno o qualcosa del genere perché lo sussurravano entrambi all'orecchio dell'altro.
"Oh Megan sei qui."
Cortez mi fece sobbalzare,perché mi deve far prendere questi infarti? Per fortuna non disse nulla visto che stavo letteralmente spiando quello che facevano.
"Sei pronta?"
"Si signore."
Mi siedo in quella sedia che io chiamo la "torturatrice" perché ogni volta che sono qui sento tutto il dolore possibile del mondo.
"Prima scarica,vediamo se opporrà resistenza e poi procederemo come sempre."
La prima è sopportabile,anche se i muscoli del mio corpo si contraggono per il dolore cerco di non battere ciglio.
Poi la seconda,la terza comincia ad essere pesante perché ho di nuovo quelle visioni che fanno scoppiare la mia testa.
"Megan sono qui."
Sento di nuovo quella voce e quel volto mi sta sorridendo anche se non riesco a vederlo bene perché sono piena di dolori e i miei occhi stanno aperti a malapena.
"Megan guardami,non lasciarmi andare."
Butto la testa all'indietro e urlo per il dolore,appena riapro gli occhi sento come la sensazione che qualcuno mi stia tenendo la mano ma non so se è solo una mia impressione.
"Megan!"
Urlo di nuovo e poi quando le scariche aumentano perdo il controllo del mio corpo e mi abbandono sulla torturatrice senza forze.
"Finiamola qui."
Le scariche finiscono e dopo qualche secondo riprendo i sensi,appena riapro gli occhi mi viene da dire solo un nome in modo spontaneo.
"Bucky?"

xx

𝐓𝐨𝐱𝐢𝐜 || 𝐁𝐮𝐜𝐤𝐲 𝐁𝐚𝐫𝐧𝐞𝐬 IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora