"𝐴𝑑𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑙𝑒 𝑣𝑜𝑐𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑐𝑎𝑠𝑎."

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Sono qui davanti a lui,i fili attaccati al suo corpo lo rendono più vulnerabile di quanto in realtà non è.
Respira lentamente,sembra che stia dormendo ma non è così purtroppo sennò lo sveglierei subito per andarcene via lontano da tutto e tutti.
"Mi manchi così tanto.."
Stringo la sua mano e la bacio delicatamente,ed è vero che ormai le giornate sono così monotone e prive di senso da quando lui è in questo dannato ospedale attaccato ad una macchina per sopravvivere.
Non merita tutto questo dolore visto che nella sua vita ne ha provato così tanto,lui dovrebbe essere sveglio e dovremmo persino sposarci ma ormai tutto questo sembra così lontano.
"Vorrei che ci fosse una seconda occasione per noi Bucky,vorrei solo che ci fosse un po' di felicità.."
Appoggio la testa al suo petto e comincio a piangere,perché non me né capacito ancora che forse non rivedrò più i suoi occhi azzurri e nemmeno il suo sorriso la mattina al mio risveglio,non sentirò più il calore dei suoi abbracci o dei suoi baci.
Non posso sopportare tutto questo ancora per molto,forse devo solo prendere la decisione giusta per entrambi.
"Signorina può venire fuori?"
Seguo il dottore che sembra abbastanza giù di morale e poi ascolto quello che ha da dire.
"Il signor Barnes non sta così bene come speravamo,deve decidere solo lei se continuare a sperare che si svegli oppure staccare la macchina del tutto."
"Mi sta chiedendo di uccidere il mio ragazzo? E' una cosa assolutamente folla e non lo farò mai sa perché? Perché la speranza è l'unica cosa che mi fa andare avanti."
Rientro di nuovo nella stanza e appoggio il mio corpo al muro perché non riesco a reggermi in piedi,davvero Bucky non si risveglierà più?
Stento a crederci a quelle parole,non posso staccare la spina proprio adesso.
"Io non metterò fine alla tua vita amore mio,non succederà mai perché sarò sempre qui ad aspettare che tu apra gli occhi."
Mi siedo nuovamente vicino a lui e tengo la sua mano,respira a fatica quando sento di nuovo qualcosa dentro la mia testa che mi sta dando fastidio così mi alzo un attimo per capire cosa succede.
"Te lo avevamo detto,che lo avresti ucciso tu stessa alla fine Megan."
"Lasciatemi in pace,non voglio più ascoltarvi!"
"Lo perderai,hai sempre perso tutto nella tua vita."
Urlo così forte che gli infermieri rientrano nella stanza pensando che fosse successo qualcosa,io sono a terra che non riesco a muovermi così cercano di farmi alzare ma invano perché non riesco a muovere nemmeno un muscolo.
"Signorina che le succede? Si alzi la prego."
"La testa..Mi brucia.."
Poi comincio a vedere tutto sfocato,e sento la voce di Bucky che prova a farmi svegliare ma la sento troppo lontana da me e quindi abbandono le forze.

Mi risveglio in un lettino di ospedale con la flebo attaccata al braccio,al mio fianco c'è Steve che mi guarda piuttosto arrabbiato.
"Che succede Megan? Pensavo che ormai sapessi come controllarlo."
"Steve non è così semplice come sembra,e' difficile va bene?"
Mi alzo un po' e sento che la flebo mi tira leggermente così deciso di toglierla.
"Sei impazzita?"
"Non sto male,sai cosa ho davvero e non sarà di certo una flebo a far passare tutto questo dolore."
Steve si avvicina a me con le mani conserte davanti al petto e poi si siede nel lettino.
"So come stai,ci sono passato anche io sai molti anni fa.."
"Perché?"
"Bucky è caduto da un treno quando eravamo insieme in una missione per appunto sconfiggere l'Hydra e incastrare il dottor Zola,però è finita male ed ero convinto di averlo perso per sempre.."
Immagino tutto il dolore che ha provato Steve,pensando che il suo migliore amico fosse morto per davvero..
"Come hai fatto a superarlo?"
"Non l'ho mai fatto,in tutti quegli anni non facevo altro che pensare a cos'avrei potuto fare per salvarlo ma invece era andata in quel modo,non potevo cambiare le cose e nemmeno tu puoi Megan.."
"Io non voglio perderlo Steve,perderei me stessa del tutto sai? Lui è la mia forza,se perdo anche quella non so cosa potrebbe succedere.."
Abbraccio Steve e lui per fortuna riesce a consolarmi,entrambi perderemmo qualcosa se Bucky dovesse morire perché appunto io e lui siamo molto legati.
"Adesso riposa un po' va bene? Torno alla base per dare una mano,Natasha mi darà il cambio a momenti quindi puoi stare tranquilla per stavolta."
Esce dalla stanza e mi lascia da sola in questo ospedale che mi ricorda il laboratorio di Zola dove ho passato pochissimi momenti ma che ricordo molto bene.
Voglio andare da Bucky,non voglio lasciarlo da solo in quella stanza..
"Signorina perché ha tolto la flebo e' per caso impazzita?"
"Sto bene voglio solo andare dal mio ragazzo nell'altra stanza."
"Non se ne parla lei deve riposare,al suo ragazzo penseremo noi non si preoccupi."
Non replico più e appoggio la testa al cuscino,perché dovevano sempre darmi ordini?
"Spero per loro che sia davvero sicuro questo posto o altrimenti non risponderei più delle mie azioni."
Per fortuna riesco a dormire per qualche ora e quando mi sveglio trovo Natasha che legge una rivista,parliamo del più e del meno così chiedo almeno a lei se può accompagnarmi da Bucky.
Riesco ancora a reggermi in piedi ma quando arrivo nella sua stanza lui non c'è più,vado nel panico e chiamo qualsiasi dottore ma sembra che tutti si siano dimenticati di lui.
"Come diavolo è possibile che dimenticate il nome di un paziente? Che diavolo vi prende?"
Poi un rumore assordante mi fa girare la testa,tutti sembrano come ipnotizzati.
"Ti piace questa nuova tecnologia Megan? L'ho creata apposta per te,così posso metterti fuori gioco per qualche ora."
"Che cosa hai fatto a Bucky?"
"Ho mandato il tuo soldato d'inverno all'inferno ragazzina,ho staccato quella macchina che lo teneva in vita."
Il mio cuore smette di battere,lo hanno ucciso.
Hanno ucciso Bucky,non posso fare più niente perché è tutto perduto ormai.
"Non è possibile,non è vero!"
Urlo rompendo tutti i vetri dell'ospedale,le persone mi guardano spaventati ma a me non importa perché sento la rabbia scorrermi nelle vene come se fosse sangue e quindi non mi fermo,comincio a rompere tutto e poi vado verso Zola prendendolo dalla gola e comincio a strozzarlo per farlo soffocare.
"Non potrai riportarlo indie-tro."
"Posso spedire te all'inferno adesso."
Lo faccio soffocare e poi lo butto in qualche angolo della stanza,mi alzo e finalmente vedo la mia vera natura farsi spazio dentro di me.
Adesso le voci sono la mia casa.

xx

𝐓𝐨𝐱𝐢𝐜 || 𝐁𝐮𝐜𝐤𝐲 𝐁𝐚𝐫𝐧𝐞𝐬 IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora