Chapter 6

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Il mattino, Jeongukk riuscì a svegliarsi in tempo per preparasi impeccabilmente per il secondo giorno di scuola che, per lui, sarebbe stato il primo. Aveva passato delle ore pensando a cosa avrebbe potuto inventare per non destar sospetto tra nessuno e, specialmente, per non beccarsi una rigida punizione dai professori, come di consueto succedeva.

Si guardò allo specchio. Aveva il viso spento e delle occhiaie molto evidenti, quasi si faceva spavento da solo. Così, con un po' di ingegno, riuscì a coprire le occhiaie con un po' di correttore. Si riguardò bene allo specchio e si esercitò per qualche istante a sorridere nel modo più naturale possibile.

Sorridere: quella semplice mossa che qualunque persona compie svariate volte nell'arco della giornata. Quel semplice movimento di muscoli, così naturale e così spontaneo. Quel movimento spontaneo che per Jeongukk era diventato completamente sconosciuto.

E così, dopo essersi arreso, scrollò le spalle e uscì dal bagno, per dirigersi diretto alla porta d'ingresso, stando completamente alla larga dalla cucina. Si infilò le scarpe, prese la cartella ed uscì dall'appartamento. Direzione: scuola.

E, anche quella mattina decise di non usare nessun mezzo di trasporto. Andò a piedi, passo veloce, ritmico. Il cuore che batteva all'impazzata al solo pensiero delle calorie che se ne andavano via lentamente e nel modo più straziante possibile. Quelle calorie che non dovevano andarsene, nemmeno in quel modo lento e straziante.

Non aveva toccato cibo, di nuovo. Non voleva mangiare, anche se ci aveva provato. Si stava sforzando, quella piccola parte ancora cosciente, stava lottando con tutte le sue forse per provare a rimandarlo nella retta via, senza far succedere il peggio. Ma la parte chiusa, buia e oppressa dalla paura era talmente grande, forte e insormontabile, che ogni volta si ripresentava lo stesso problema.

*

Una volta arrivato a scuola, corse al suo armadietto per depositare le cose in eccesso, per poi recarsi nella segreteria , nel corridoio accanto.

"Buongiorno" si inchinò rispettosamente, davanti alla donna dietro la scrivania, che lo guardava con uno sguardo stanco. "Cosa ti serve? Le lezioni stanno per iniziare" esordì, prima di ricevere risposta dal ragazzino dinanzi a sé stessa. "Avrei bisogno del programma dei corsi, ieri n-non sono venuto a scuola signora." La donna alzò un sopracciglio e lo squadrò non proprio nei modi migliori. "Non ti chiederò il perché, non è di mia competenza, se te lo stai chiedendo. Classe?" Jeongukk boccheggiò per qualche istante e poi tornò alla realtà. "5B, signora." Continuò a parlare nel modo più garbato possibile, aspettando che la donna di mezz'età gli passasse la stampa del calendario dei corsi che avrebbe dovuto seguire quell'anno. E, quando glielo porse, la ringraziò un paio di volte e corse verso l'aula dove si sarebbe svolta la prima classe: Biologia e scienze della nutrizione.

Prese posto e, fortunatamente, prima che arrivasse il professore. La porta venne sbattuta e l'uomo si posizionò dietro la cattedra. Sistemò la sua cartella e alzò lo sguardo verso i suoi alunni, fermandosi proprio sulla figura del corvino.

Please, eat. | Taekook希望Where stories live. Discover now