𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝓾𝓷𝓭𝓲𝓬𝓲

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'Ci saranno sempre

pietre sulla strada

davanti a noi. Saranno

ostacoli  o trampolini

di lancio; tutto dipende

da come le usiamo'

(Friedrich Nietzsche)

Cole's pov

Una volta tornato in camera mi domandai come dei genitori potessero fare una cosa simile alla propria figlia.

La soffocavano in tutto e per tutto: non era giusto nei suoi confronti..

Chiaramente non mi ero bevuto la storia che mi aveva raccontato la signora Reinhart, dato che, Camila, era venuta a portarmi una busta così da poter inviare una lettera a mia madre e Katie proprio quando Lili avrebbe dovuto essere con lei.

L'avevo iniziata a cercare per casa ma con scarsi risultati, finché, non sentii qualcuno sbattere rumorosamente dall'interno del ripostiglio.

Per mia sfortuna, ero troppo distante e il signor Reinhart mi aveva preceduto.

Soffriva di claustrofobia e l'avevano rinchiusa in uno stanzino!

Come si faceva ad essere talmente diabolici?! Scommetto che non le avevano neanche dato da mangiare. 

Ma di cosa mi sorprendevo, infondo.

Non sapevo come comportarmi, così, le scrissi un messaggio ed attesi.

Verso le quattro del mattino, uscii dalla camera e mi avvicinai alla porta, avevo fatto scivolare il mio messaggio essa e me ne ero andato: se i suoi genitori mi avessero trovato lì, probabilmente l'avrei messa in ulteriori casini, e non era mia intenzione.

Continuai a pensare a lei fino al crepuscolo: il sole pian piano iniziò a illuminare la piccola città di New Land donandomi uno spettacolo magnifico.

Ad un tratto sentii bussare alla porta e andai ad aprire

ML:"Buongiorno caro, come hai passato la notte?"

C:"Pensando"risposi freddo

ML:"Lili è tornata quindi, se non ti dispiace, dopo, potresti passare a chiamarla?"mi chiese in modo indifferente

C:"Certo"risposi superandola e dirigendomi verso il bagno.

Una volta entrato notai le mie occhiaie profonde dovute alla notte insonne appena trascorsa

L:"Posso entrare?"domando la sua voce alle mie spalle

C:"Certo"dissi.

A quel punto lei varcò la soglia a occhi bassi: il viso era ancora arrossato e le guance erano ancora bagnate.

Feci quello che mi diceva l'istinto e, così, l'abbracciai.

Sapevo che aveva bisogno di conforto in questo momento e, infatti, riprese a piangere bagnando la mia camicia.

Cercai di tranquillizzarla accarezzandole la schiena con la mano libera,

Qualche minuto dopo si staccò dal nostro contatto provocandomi mille brividi sulla spina dorsale

L:"Oddio scusa, ti ho bagnato tutto"si scusò tirando su con il naso

C:"Fa niente, si asciugherà"la rassicurai 

L:"Grazie per quello che hai fatto: fino ad ora, solo Camila riusciva a calmarmi in questi momenti"ammise e sentii una nuova emozione accendersi dentro di me

C:"Vogliamo andare"scherzai porgendole il braccio che lei afferrò sorridendo.

Quando mi piaceva quel sorriso..non sapevo cosa mi stesse succedendo..stavo diventando..dolce per caso?

L'aspettai davanti alla porta della camera e poi scendemmo insieme

L:"Buongiorno"disse la bionda cautamente senza ricevere alcuna risposta da parte dei due

ML:"Lili, tesoro, posso parlarti un momento in cucina?"le domandò dolcemente.

Non prometteva bene..

Lei annuii semplicemente lasciandomi imbambolato in mezzo alla stanza

PL:"Allora Cole.."provò ad iniziare

C:"Scusi signor Reinhart ma devo correre in bagno: questa notte mi sono sentito poco bene"mentii facendo finta di dover vomitare

PL:"Certamente figliolo, vai"disse guardandomi con sguardo compassionevole.

Corsi nella stanzetta e chiusi la porta a chiave: durante questo mese avevo potuto notare che qui, c'era una grata collegata alla cucina e a salotto che permetteva di ascoltare le conversazioni altrui

ML:"Ora io e te dobbiamo fare un bel discorsetto".

Ecco lo sapevo..

ML:"Dato che, ti sei rifiutata, apertamente, di incontrare i Wallas la scorsa mattina, oggi andrai a pranzo da loro. Da sola. Oppure sai cosa succede.."

Oddio no..

L:"D'accordo"la sentii rispondere.

Se pensava di andare da sola nella tana del lupo si sbagliava di grosso. L'avrei accompagnata volente o nolente.

Una volta passati alcuni minuti e, dopo essermi assicurato che la bionda si trovasse sola, uscii dal bagno e salii le scale verso la sua camera 

C:"Lili"la chiamai vedendola girata di spalle.

Di conseguenza lei sospirò

L:"Hai sentito tutto vero?"chiese con voce spenta.

Io non risposi

L:"Beh allora saprai che è una cosa che devo risolvere da sola.."

C:"No Lili, non ti lascio andare da..quella sottospecie di maniaco"affermai io deciso

L:"Tanto ormai! La mia vita è uno schifo! I miei genitori sono dei bastardi che cercano in ogni modo di rendermi la vita impossibile solo perché sono nata donna!
Un ragazzo violento vuole farmi del male e mi sta distruggendo psicologicamente prezzo per pezzo mentre loro mi spigolo tra le sue braccia!
Hart potrebbe essere morto a causa di questa dannata guerra e io SONO-SOLA!"urlò crollando al suolo.

Dallo spavento corsi immediatamente verso di lei 

L:"Perché anche tu non mi volti le spalle?"domandò in un sussurro.

Non risposi nemmeno a quella domanda da quanto fosse priva di senso: io non l'avrei abbandonata.

La feci sdraiare sul letto e mi posizionai affianco a lei circondandole il ventre con il mio braccio e lasciandole una bacio sulla nuca per poi posare il mio mento sulla sua testa

C:"Te lo prometto: non sarai più sola"sussurrai mentre il mio cuore batteva a mille.

Dopo qualche minuto sentii il suo respiro regolarizzarsi e un'ultima lacrima cadere dal suo volto perfetto.

Promisi a me stesso che niente l'avrebbe fatta nuovamente soffrire.

O così speravo..

-spazio autrice-

Io non ho nulla da aggiungere haha

Baci

-EliNoRisoff



Breath of Spring||SprousehartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora