Parte 17: Auguri Paula!

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ALVARO'S POV: 

Erano passati mesi da quel giorno in cui eravamo diventati una famiglia, i mesi più felici della mia vita. Io e Itzi a casa ci suddividevamo i compiti: io portavo e andavo a prendere Manu tutti i giorni mentre lei si occupava delle visite di Paula e della spesa. La vita era incasinata, quasi programmata al minuto ma nonostante ciò nei weekend riuscivamo ad andare in gita insieme e di sera io e Itzi trovavamo dei momenti per noi, per amarci, per volerci. Mi piaceva quella vita ma non sapevo che in due giorni tutto sarebbe cambiato. Iniziò tutto il giorno del compleanno di Paula. La casa era piena di felicità: finalmente nostra figlia faceva un anno, un anno in cui il nostro amore si era moltiplicato al quadrato, un anno da quando ho iniziato a cercare Itzi per poi trovarla solo dopo mesi. Quel giorno a casa nostra erano invitati la mamma di Itzi, Pedro, Najwa e Alba. Una festa solo per gli amici più stretti, per festeggiare una vita che secondo i medici difficilmente sarebbe venuta al mondo. Ci sedemmo tutti intorno al tavolo, dove c'erano stuzzichini e pizze e mangiammo.

ITZIAR'S POV: 

Erano passati mesi dalla festa della mamma, mesi di pura felicità, armonia e caos. Io e Alvaro vivevamo insieme e i compiti domestici e non venivano suddivisi equamente, trovavamo anche tempo per le gite nel weekend e per fare l'amore di sera. Quell'amore che anni prima i medici avevano detto non avrebbero creato figli. Invece noi quel giorno stavamo festeggiando il compleanno di Paula, frutto di un amore che si è voluto, poi respinto e ritrovato, un amore inspiegabile a parole. Casa nostra era addobbata a festa e verso mezzogiorno arrivarono Najwa e Alba seguite da mia madre e Pedro. Tutti insieme mangiammo e parlammo fino all'arrivo della torta. Una torta a due piani con su la foto di Paula appena nata e con la scritta 'auguri Paula +1', davvero squisita. Dopo aver mangiato il dolce Alvaro decise di stappare lo champagne, una scelta opportuna ma che mi aveva messo in allarme. Non potevo bere, ma non sapevo come rifiutare senza destare sospetti e l'unica cosa che mi venne in mente fu: 'Io no grazie, sai sto ancora allattando.' Per fortuna se la bevve. Quindi dopo la bevuta di gruppo sentii qualcuno che mi bendava gli occhi, sul momento non capì ma mi tranquillizzai perché mi trovavo con i miei parenti e i miei amici, qualunque cosa sarebbe stata divertente. Mai e poi mai, però, mi sarei immaginata, una volta tolta la benda, di vedere l'uomo della mia vita inginocchiato davanti a me, con un anello in mano pronunciando la formula: 'Itzi, mi vuoi sposare?'. Nelle lacrime riuscì a dire un sì convinto, lui quindi mi prese in braccio e mi sbaciucchiò tutta. Alla fine della festa andammo a letto esausti.

ALVARO'S POV: 

Dopo aver mangiato arrivò la torta di due piani con la foto di nostra figlia, davvero buona. A quel punto sono entrato in scena: ho fatto segno a Najwa di fare ciò che le avevo chiesto prima, si spostò e le bendò gli occhi. Itzi all'inizio era agitata ma poi si tranquillizzò. Najwa la sbendò e io ero lì a fare la proposta che progettavo da mesi. E lei, lei così emozionata, disse le parole magiche: 'Sì Alvaro'. Ero l'uomo più felice del mondo.

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Io e lei || ALVITZ ||Where stories live. Discover now