Parte 19: Piccolo fin troppo

135 9 4
                                    

ALVARO'S POV:

Dopo essere stata dimessa le condizioni di Itzi miglioravano di giorno in giorno, e con il ritorno della salute è tornata anche l'allegria e la felicità. Itzi ha ripreso a lavorare dopo una sosta di due settimane e tutto sembrava andare bene. In casa c'era un clima di gioia e attesa per il piccolo esserino che dopo poco tempo avrebbe completato la nostra famiglia, questo era palpabile soprattutto in Manu che desidererebbe moltissimo un fratello come del resto io e Itzi vorremmo una variante maschile di noi due. Paula cresceva a vista d'occhio e diventava sempre più bella come sua madre, Manu aveva dei nuovi amici e frequentava varie volte a settimana un corso di danza.

ITZIAR'S POV: 

L'incidente è stato davvero spaventoso, ma quando mi sono svegliata con accanto la mia famiglia non ho potuto fare altro che sorridere. Alvaro si era spaventato molto, aveva avuto paura di perdermi e aveva scoperto del bambino, il che non mi dispiaceva però avrei preferito diglielo io, fargli una sorpresa. Mi dispiaceva soprattutto dover rimandare il matrimonio a causa di questo bambino perché sia chiaro io non mi sposerò col pancione.

3 mesi dopo

ALVARO'S POV: 

Stavo accompagnando Itzi alla prima ecografia per vedere se il piccolo, o la piccola, stesse bene. Lei era un po' preoccupata poiché aveva paura che l'incidente e poi il coma avessero compromesso la sua crescita. Entrammo, fecero accomodare me sulla sedia e Itzi sul lettino. Lei si spostò la maglietta in modo da scoprire il basso ventre quello che io contemplavo tutte le sere mentre ridevamo, parlavamo, ci baciavamo e ci coccolavamo. La donna prese lo strumento e iniziò a farlo passare sulla sua pancia ed ecco comparire sullo schermo un tondino con all'interno una massa che assomigliava molto lontanamente ad un bambino, strano avrei detto che si potesse vedere meglio. Ma comunque ero molto emozionato. Itzi aveva già gli occhi lucidi, quindi le presi la mano nella mia poiché era un momento speciale, nostro che come tale doveva essere vissuto insieme. Dopo poco la ginecologa ci disse che era piccolo, davvero troppo piccolo per essere al terzo mese, e che probabilmente era dipeso dal coma. Ci tranquillizzò dicendo che non voleva dire che il piccolo non fosse compatibile con la vita, lo era ma probabilmente avrebbe avuto bisogno dell'incubatrice anche se fosse nato al nono mese. Ma di non preoccuparci che non dipendeva da noi e che era già un miracolo averlo lì. Itzi era a pezzi.

ITZIAR'S POV: Andammo insieme alla prima ecografia, di cui avevo molta paura perché era vero che era sopravvissuto all'incidente ma poi io ero entrata in coma per poi svegliarmi dopo una settimana che comunque poteva essere decisiva. Quando comparve il tondino sullo schermo non potevo essere più felice sembrava tutto a posto ma non lo era. Ci dissero che era davvero piccolo ma che non dipendeva da ciò che mangiavo o ciò che facevo ma era dipeso dal coma. Ero a pezzi, ero stata in grado di salvargli la vita ma non di farlo crescere bene. Per fortuna Alvaro mi fece passare il momentaccio con un sacco di parole belle e con tanto amore, come quello che abbiamo fatto quella sera in bagno. Era stato folle, in doccia io con la schiena contro il muro e lui che mi reggeva. Davvero favoloso.

Io e lei || ALVITZ ||Donde viven las historias. Descúbrelo ahora