Capitolo 14 - Sola

222 21 4
                                    

A.N.
molte di voi mi hanno scritto in chat chiedendomi di continuare, quindi..sto riprendendo. So che non ho tutti i lettori di 6 anni fa ma...li riprenderó piano piano, nel frattempo, continuo a scrivere ❣️

_________________________________

Erano giá passate due settimane da quando avevo cacciato di casa Margot. Da quel giorno non si è degnata di chiedermi scusa, anche via messaggio, nulla, zero.
Peró Niall si è presentato a casa mia per quattro giorni di fila, il primo per urlarmi contro e chiedermi che cosa avessi in testa. Dopo avergli sputato l'accaduto del giorno prima è rimasto deluso e scioccato tanto quanto me.
I restanti tre giorni li ha passati pregandomi di perdonare Margot e di farla tornare con me. La mia risposta? No.

"Perché dovrei far tornare a casa mia una persona che mi ha attaccata e che nemmeno ha la faccia di chiedermi scusa?" Fu la mia risposta.
D'altro canto lui mi rispose con un sospiro, sussurrando un "Hai ragione, mi dispiace per com'è finita." e andando via.

Da allora non sento nessuno.
Margot, Niall, Zayn, Liam, Louis...Harry.
Le uniche persone con cui ho una conversazione sono Colin e Barbara (che è finalmente tornata in biblioteca).
Queste due settimane da sola mi sono state comode. Ho sistemato casa, ho rimesso tutto in ordine in base ai miei oggetti e alle mie comodità. Ho cambiato anche la serratura.
Inoltre, per quanto io voglia bene a Barbara e per quanto mi sia affezionata a Colin, ho pensato anche di cambiare lavoro. Ho bisogno di un lavoro che mi ripaghi meglio, ed effettivamente fare la bibliotecaria non ripaga chissá quanto. Avrei cominciato a breve a cercare posti di lavoro, ma non avevo ancora avvisato Barbara, non ne avevo, anzi non ho, il coraggio di darle questa notizia.

Erano le 20 circa e il mio stomaco iniziava a reclamare cibo. Avevo deciso di cenare fuori casa, mangiare ogni giorno da sola sul tavolo di una cucina di una casa vuota non è esattamente...entusiasmante.
Così uscii di casa, la giornata era davvero molto calda. Eravamo all'ultima settimana di Giugno, quasi estate inoltrata e l'odore dell'estate poteva essere respirata a pieni polmoni. Amo questo periodo dell'anno, mi trasmette così tanta felicità e voglia di vivere.
Decisi di indossare un vestito aderente, laminato verde acqua e dei sandali neri con un piccolo tacchettino, giusto per slanciare la mia figura. I capelli biondi sciolti sulla schiena e un po' di trucco.

Ah, altra nota importante: in queste due settimane ho cambiato armadio. Mi sono accorta che i miei indumenti facevano abbastanza schifo e ho deciso di acquistarne altri nuovi, e molto più carini.
Camminando per le strade di Londra ammirai la gente andare freneticamente da una parte all'altra della città, da un negozio all'altro, chi andava a lavoro, chi aveva appena terminato il suo turno, chi passava in infradito e chi, come me, si era messa leggermente in tiro. Londra è così piena di colori, il cielo era incredibilmente limpido e pieno di stelle, in alcuni angoli era possibile vedere i fiori sbocciati e le fontane che spruzzavano acqua a destra e manca.
Mi sedetti su una panchina pensando a dove avrei potuto cenare. Effettivamente non ci avevo pensato. Smanettando un po' su google notai Andy's Greek, non era nemmeno tanto lontano da dove mi trovavo io. Iniziai a camminare ma molto presto mi pentii di non aver preso la mia auto. Avevo pensato che farmi un passeggiatina per Londra non sarebbe stato male.

{...}

Finalmente ero seduta al mio tavolo, con la mia insalata greca davanti e una fame da lupi. Beh si fa per dire "insalata", al suo interno c'era della feta, pollo, molto pollo, insalata, carotine tagliate alla julienne, mais e una salsina che sinceramente non sapevo cosa fosse. Sapevo solo che era molto buona.

Mentre mangiavo, il mio sguardo si incroció con un uomo fuori Andy's, che mi osservava dalla vetrina. Gelai sul posto.
Era un uomo che avevo già notato da quando ero seduta sulla panchina un'ora fa. Stava percorrendo il mio stesso tratto di strada fino ad Andy's ma subito dopo è sparito, pensavo fosse semplicemente una persona che doveva percorrere la mia stessa strada.
Ma ora, quell'uomo, quello stesso uomo mi stava fissando da una vetrina di un ristorante.
Non feci in tempo a prendere il cellulare per chiamare qualcuno, che sparì.
Continuai a mangiare lentamente, facendo passare più tempo possibile. Infatti, per finire un'insalata impiegai 45 minuti.
Dell'uomo non ce n'era ombra. Sospirai, era come se mi si fosse tolto un peso dalle spalle.
Andai in cassa e pagai, e mi consegnarono un portachiavi con su stampata una faccina sorridente e scritto "Andy's Greek". Era davvero un portachiavi carino, così cercai di infilarci le mie chiavi dentro.

Boxing Ring. » Harry Stylesحيث تعيش القصص. اكتشف الآن