Capitolo 17 - Senza cuore

186 14 2
                                    

Respirai l'aria fresca e pulita di Londra, mentre il sole batteva caldo sulla mia pelle.

Sembrava tutto così perfetto, quando all'improvviso vidi passare Zayn con il viso zuppo di sangue.

"Zayn?" Chiesi appena lo vidi sfrecciare davanti ai miei occhi. Sentì la mia voce ma fece finta di nulla, ignorandomi e continuando a camminare a passo svelto.
"Zayn!" Lo chiamai ancora, dandomi una mossa e seguendolo, fino a quando finalmente riuscii a fermarlo da un braccio, mi dava ancora le spalle.
"Mi spieghi cosa diavolo ho visto?".

Si girò nella mia direzione, evitando il mio sguardo. Il sangue ormai secco che partiva dalle sue narici e finiva sulla cucitura del collo della maglietta, il viso, la gola e il petto fradici del suo stesso sangue.
Dopo pochi istanti ritrasse il braccio dalla mia presa, passandosi una mano sotto il naso cercando di togliere gli eccessi di sangue.

"Cosa ti è successo?" Domandai ancora, allarmata, mentre cercavo di avvicinarmi a lui per controllare se il suo naso fosse a posto o se fosse rotto. Non che ne capissi qualcosa, in realtà.
Il ragazzo bruno davanti a me si passò freneticamente una mano fra i capelli, prendendo respiri profondi mentre guardava ovunque tranne che nella mia direzione.

"Zayn?" Tentai un'ultima volta, quando all'improvviso scoppiò.

"Vallo a chiedere ad Harry. Chiedi a lui cosa mi è successo, dato che ora siete così affiatati, Hailey." Sputó letteralmente queste parole come del veleno, guardandomi finalmente negli occhi quando notai che mi stava guardando con così tanti disprezzo ed odio. Non ebbi nemmeno il tempo di ragionare, pensare a cosa dire, che Zayn sparì. Lo vidi andar via, camminando velocemente.

"Dio, Harry." Mormorai, mentre mi massaggiavo la testa con le dita, cercando di pensare a cosa fare.

Ma, ormai, le mie gambe avevano già stabilito la direzione.

Sapevo che se avessi chiamato Harry al cellulare non mi avrebbe mai risposto, così mi infilai in auto e tentai la fortuna.
Mi recai nell'unico luogo dove speravo di trovarlo.
Fortuna volle che nella mia macchina ci fosse ancora il post-it su cui Zayn, un mese prima, aveva segnato la via del luogo in cui Harry si allena.

Arrivai in pochissimo tempo, volevo sapere cosa fosse successo, del perché Zayn fosse in quelle condizioni.
Considerando il caratteraccio di Harry non ci si dovrebbe porre domande, avranno avuto una discussione molto accesa per concludersi così.
Ma, perchè? Fu l'unica cosa che riuscii a chiedermi.
Perchè arrivare a così tanto.

Dopo pochi istanti mi trovai davanti la porta d'entrata.
Quando la spalancai, notai che nulla era cambiato.
I sacchi da boxe erano ancora lì presenti, la solita panchina solitaria posta vicino la finestra, ed Harry.

Harry era lì, che sferrava pugni ad un sacco da boxe, con una canotta e dei pantaloncini neri addosso.
Mi avvicinai silenziosamente, poggiando la mia borsa sulla panca e anche i décolleté che avevo tolto prima di entrare.
Iniziai a respirare affannosamente mentre mi avvicinavo, non si era accorto della mia presenza.
Poggiai solo la mia mano sulla sua spalla decorata da perline di sudore. Fosse stata un'altra persona, probabilmente mi avrebbe fatto anche...schifo. Ma il solo pensiero di avere qualche contatto con la pelle, il corpo, con Harry in generale, mi faceva fremere.
Improvvisamente smise di sferrare pugni, prese qualche respiro, e si giró nella mia direzione.
Sentii il cuore perdere un battito quando vidi che era decisamente messo peggio di Zayn, era molto più sporco, anche se non aveva ferite sul viso o sul corpo.

Boxing Ring. » Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora