Mettiamici alla prova

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La prima cosa che noto quando apro gli occhi la mattina dopo è la pozza di bava sulla mia mano. Mi alzo subito in piedi sbattendo accidentalmente la testa contro il muro dietro di me. Con una visione sfocata mi guardo intorno.

Si, questa non è la mia stanza.

Sono sdraiato nel corridoio fuori dalla stanza di Jo. Bicchieri di plastica rossi ovunque sul pavimento.

All'improvviso vedo Titan scendere le scale con gli occhi quasi chiusi.

"La festa è stata un successo" sorride stancamente. "Ma ho dovuto cacciare tutti perchè le donne delle pulizie sono qui. Ti dispiacerebbe tenerle d'occhio? Ho davvero bisogno di dormire."

Annuisco senza pensarci davvero.

"Oh e c'era un ragazzo che dormiva nel tuo letto. L'ho buttato fuori. Spero non ti dispiaccia" dice.

All'inizio sono confuso ma poi mi ricordo di come ho portato quel ragazzo nella mia stanza per dormire perchè Jo voleva portarlo nella sua stanza per rilassarsi o qualcosa del genere.

"Ho provato ad andare anche io nella stanza di Jo per vedere se c'è qualcuno ma la porta è chiusa. Va tutto bene tra voi due?" Mi chiede Titan.

Mi ci vogliono due minuti per realizzare ciò che ha detto Titan e quando capisco, spalanco gli occhi.

"Cazzo! La porta è ancora chiusa?" Sussurro passandomi le mani tra i capelli.

Titan se ne va e io mi avvicino alla porta di Jo e invece di bussare, premo il mio orecchio contro di essa alla ricerca di un qualche tipo di suono. Nulla.

Pochi secondi dopo sento qualcuno aprire la porta. La porta si apre di scatto e vedo una Josephine molto stanca. I suoi capelli sono in disordine e indossa la sua canotta e pantaloncini del pigiama.

Stanca a causa di una lunga notte di sesso? Deglutisco al solo pensiero. Ha davero fatto sesso?

"Jo..."

Mi lancia un'occhiataccia prima di alzare il dito indice. "Non dire una parola"

La sua voce è ruvida, aspra, come se avesse preso un raffreddore. È come se avesse ansimato tutta la notte...cazzo!

"Cosa hai fatto?" Dico con dolore nella voce.

"Ho detto di non dire una parola" dice di nuovo con fermezza.

Quando guardo dietro le sue spalle vedo un corpo nella sua stanza. Josh. È sdraiato sul suo letto e il suo corpo è coperto da un lenzuolo. È visibile solo la sua schiena nuda. Bastardo!

"Perchè cazzo è ancora qui?" Ringhio. Sto per entrare e dare una lezione a quel figlio di puttana quando Jo mi ferma bloccandomi la strada.

"Non pensarci nemmeno" dice stringendo i denti.

"Ti ha toccato?" Premo le mie labbra insieme.

Mi fa un piccolo sorriso. "Non vuoi sapere la risposta a questa domanda".

Mi supera, ma le afferro il polso girandola di nuovo nella mia direzione. "Che cazzo hai fatto?" Chiedo.

"Non é più il tuo lavoro" dice con fermezza.

"Quanto siete andati lontano? Quanto ti ha toccato? Quanto l'hai toccato? Dimmelo, cazzo!" L'avvicino a me rudamente.

Alza gli occhi al cielo. "Ci siamo solo baciati" risponde.

"Non ci credo"

"Credi quello che vuoi. Ci siamo solo baciati. Nient'altro. Non abbiamo nemmeno dormito sullo stesso letto, idiota!"

La ragazza che aveva un solo vestito (herophine)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora