☆c a p i t o l o 13☽

5.1K 296 563
                                    

Buon anno! Per iniziarlo bene, ecco l'ultimo capitolo della storia, speriamo vi piaccia!

Niente altro risuonava a casa Lupin il lunedì della partenza a parte il disappunto di Hope e i suoi passi infuriati che la portavano da una stanza all'altra. Ed erano a mala pena le sei.

"Perché dobbiamo usare la magia? Abbiamo una macchina ben funzionante, grazie tante."

"Hope", sbuffava Lyall seguendola in giro per casa. La sua voce era stanca, ancora roca dal sonno e annoiata dal dover spiegare a sua moglie che la macchina era troppo piccola per sei persone. "Dovresti rimanere a casa, e tu non vuoi rimanere a casa."
"Ovvio che non voglio rimanere a casa!" disse arrabbiata. "È l'ultimo anno del mio bambino, e devo badare agli altri ragazzi. E non mi fido di te."

"Non ti fidi di me?"

"Non mi fido di te. Saresti capace di portarli a fare colazione al bar della stazione e dimenticarti che hanno un treno da prendere!"

"Non lo farei mai!"

"L'hai fatto al secondo anno di Remus! Per fortuna ho un figlio diligente che ha preso tutto dalla mamma. Da quel giorno Loren ha capito che il primo settembre è il giorno meno adatto per offrirmi una colazione insieme."

Remus aprì svogliato gli occhi. L'unica consolazione di quella mattina presto, per quanto lo riguardava, era il ragazzo accanto a lui, ch'era ancora nel mondo dei sogni. Gli occhi di Sirius erano serrati e la sua bocca socchiusa, e piccoli sbuffi di aria calda si infrangevano contro il collo di Lunastorta. Peccato dovessero veramente alzarsi.

"Sirius", sussurrò piano Lupin, scostando con una mano i capelli del suo fidanzato. "Svegliati, dai."

"Mhh", mugolò Black, decisamente non volenteroso di svegliarsi.

"Dai", sibilò Remus, lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra, che si aprirono istantaneamente in un sorriso.

"Ciao", mormorò Sirius, aprendo piano gli occhi e sbadigliando subito dopo.

"Ciao", sorrise Lupin. 

"Perché tua mamma urla?"

"Non credo stia urlando volontariamente", scherzò Remus. "Si è lasciata prendere la mano. Se scendiamo si calma."

"Scendiamo, allora", disse Sirius, lasciando un altro bacio sulle labbra di Remus e alzandosi dal letto. La maglia bianca che aveva addosso era stropicciata e tirata su da un lato. In ogni caso, Black fu veloce ad infilarsi un paio di pantaloni della tuta di Remus e a passarne un paio neri anche a lui.

Remus, con una mano tra i capelli, si avvicinò alla stanza di James e Peter e bussò piano. Non ricevendo risposta, aprì delicatamente la porta e sobbalzò vedendo tutte le valigie e i bauli ammassati all'entrata. James e Peter dormivano ancora profondamente, ma sembravano avere già i vestiti pronti sulle sedie accanto ai loro letti e, per questo, Remus decise di farli dormire un altro po'.

I due fidanzati entrarono nella cucina con timore.

"Spiegami perché dobbiamo per forza usare la magia!"

Lyall sbuffò, lanciando uno sguardo d'aiuto ai due ragazzi che si erano bloccati sotto l'arco della stanza.

"Voi due, spostatevi da lì, non apparirà un vischio per farvi baciare!" infierì Hope, guardando i due ragazzi e tornando poi a fissare il signor Lupin, con le braccia incrociate al petto. "Facciamo i biglietti del pullman, Lyall."

Remus si scostò immediatamente da Sirius e prese posto sulla sedia, ma decise di non ribattere alla battuta di sua madre perché non l'aveva mai vista così arrabbiata.

Defenceless. | WolfstarWhere stories live. Discover now