☆ p r o l o g o ☽

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"Non ci posso credere."

I corridoi di Hogwarts erano pieni di studenti entusiasti per la fine della scuola che andavano e venivano per il Castello, sghignazzanti e felici d'essere liberi per i prossimi due mesi.

Tutti sembravano alquanto allegri; tutti tranne Sirius Black.

Con passo svelto, camminava innervosito con accanto il suo migliore amico, che era abbastanza annoiato dalla situazione.

"Non ci posso", Black scandì bene ogni singola parola, "credere."

"Il fatto che continui a ripeterlo non cambia il voto in Babbanologia", sbuffò James Potter, capelli sbarazzini e boccino d'oro in mano che si agitava per essere liberato.

"Non ci posso credere", continuò l'altro, camminando con alzato davanti al volto un foglio con i risultati dei suoi esami del sesto anno.

Quella D di Desolante in Babbanologia spiccava tra tutte le O di Oltre Ogni Previsione e qualche A di Accettabile. Una nota alla fine della pergamena indicava un sentito suggerimento della professoressa Maggler a studiare di più le relazioni tra maghi e Babbani, che era stato l'argomento del sesto anno, in modo d'arrivare preparato al meglio per affrontare il trimestre di Letteratura Babbana e il semestre di Politica Babbana.

Sirius aveva superato senza problemi i test di quella materia sia il terzo anno (in cui avevano studiato l'elettricità), sia il quarto (in cui avevano analizzato il sistema scolastico Babbano) che il quinto anno con una bella E di Eccezionale sulla sua comunicazione dei voti dei G.U.F.O. in seguito ad una dettagliata esposizione dei luoghi di svago dei Babbani.

Sirius non riusciva a spiegarsi questo improvviso calo. Effettivamente, scendendo a patti col suo orgoglio, non è che si fosse impegnato più di tanto quell'anno; semplicemente, qualche professore lo ammirava più di altri.

Con un sospiro si rese conto che avrebbe meritato tutte A quell'anno.

"Ei!" li richiamò una voce dietro di loro. James e Sirius voltarono la testa all'unisono, continuando comunque a camminare lentamente.

"Come siete andati?" chiese Remus Lupin, inserendosi tra i due e prendendo a camminare con loro. Un sorriso smagliante aleggiava sul suo volto.

"Tutte O e qualche A ed E qua e là", disse James, il boccino ancora stretto nella sua mano destra: sembrava avesse terminato di ribellarsi al proprietario.

"Felpato?" chiese Remus, girandosi verso l'altro amico e rivolgendo a lui tutta la sua attenzione.

"Come lui", disse quello, facendo cenno con la testa verso James. "A parte una D in Babbanologia."

Il sorriso di Remus diminuì piano piano. Un piccolo "Oh" lasciò le sue labbra.

"Tu, Lunastorta?" chiese Black, cercando di spostare l'attenzione sulla pergamena che Lupin teneva arrotolata in mano.

"Tutti Eccezionale e qualche Oltre ogni Previsione", rispose il ragazzo al centro. "Come hai fatto a prendere D? Il test non era difficile."

"Non era difficile per te", rise Potter, tornando immediatamente serio quando Sirius lo fulminò con lo sguardo.

"So che non erano le domande a cui avevamo pensato, però erano molto simili", continuò Remus, ancorando i piedi davanti al ritratto della Signora Grassa.

"Lucciola Iridescente", mormorò James.

Il ritratto si sbrigò ad aprirsi sul passaggio per la Sala Comune Grifondoro.

"Sono stato più sfortunato del solito", sbuffò Sirius, mettendo un punto a quel discorso.

La sua più grande miniera d'oro era tutto l'impegno che ci metteva Remus a prepararlo ad ogni test di Babbanologia. Passavano almeno una settimana a ipotizzare tutti i possibili quesiti degli esami – e, per tutti quegli anni, aveva funzionato. Improvvisamente la professoressa Maggler aveva deciso di rendere tutto difficile e smettere di seguire le intuizioni di Remus.

Defenceless. | WolfstarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora