☆c a p i t o l o 1☽

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Remus non aveva aspettato altro per mesi. L'arrivo dei suoi tre migliori amici – che avrebbero dovuto trascorrere ben due settimane di vacanze estive a casa sua – era stato un pensiero costante nell'ultimo periodo, e il ragazzo non provava minimamente a celare il suo entusiasmo quando, tutte le sere, si dirigeva allegro verso il calendario appeso in cucina e sbarrava con un pennarello rosso un'altra giornata, una in meno che lo separava dai suoi tre compagni.

D'altronde era la prima volta che Remus trascorreva la pausa estiva insieme ai malandrini ed era deciso a non sprecare nemmeno un momento. Non era poi difficile da capire: a causa del suo "piccolo problema peloso" (così come lo chiamava James) i suoi genitori erano sempre stati restii a permettergli di stringere legami troppo stretti con altri ragazzini, e Lupin si era dovuto abituare alla solitudine. Certo, crescendo gli veniva più semplice nascondere la sua licantropia facendo finta che non esistesse, e la situazione, seppur debolmente, era migliorata. Negli ultimi anni Remus aveva iniziato timidamente a curare di più la sua vita sociale, riuscendo a crearsi più di qualche amico sia ad Hogwarts sia nel suo quartiere.

I malandrini erano un caso a parte, ovviamente. Con loro non aveva segreti (o almeno non così grandi quanto il fatto di essere un lupo mannaro) e la semplice esistenza di quel legame così forte che li univa lo rendeva estremamente riconoscente e felice.

Fu con quella sensazione di allegria e frenesia che Remus trangugiò in tutta fretta il pranzo del penultimo lunedì di Agosto – il giorno in cui sarebbero arrivati i tre grifondoro - e tanta fu la preoccupazione di accertarsi che ogni cosa fosse al suo posto che rifiutò addirittura la solita stecca di cioccolato che amava mangiare tutti i giorni come dessert, in sostituzione delle cioccorane, le sue preferite.

Quando finalmente dopo le ultime e interminabili ore di attesa, il campanello suonò, il ragazzo quasi si spezzò l'osso del collo per scendere le scale veloce come una furia, ma non si fermò nemmeno per un secondo e grazie a Merlino – o ad un miracolo – era ancora tutto intero quando raggiunse la porta d'ingresso e la spalancò, trovandosi davanti ai suoi tre migliori amici.

"È permesso?" chiese James con un sorriso in volto, lasciando cadere la sua valigia per terra senza il minimo accorgimento.

Remus non si disturbò a rispondere e lo abbracciò di slancio, constatando per la prima volta che, nonostante li avesse aspettati per tutto quel tempo, era stato così preso dal pensare a come sarebbe stato passarci le vacanze insieme da non accorgersi quanto effettivamente gli fossero mancati.

Dopo aver scompigliato i capelli di Lunastorta, Sirius Black si unì all'abbraccio, circondando Remus e James con le braccia.

Ci volle qualche secondo prima che Remus sollevasse di poco il volto dalla spalla di Potter e si accorgesse dell'evidente difficoltà di Peter che, qualche passo più indietro, guardava i tre cercando di sorreggere due pesanti valige e di mantenere in equilibrio con il piede sinistro il trolley rosso di James.

Lupin sciolse l'abbraccio e corse in soccorso di Minus, sfilandogli le valigie dalle mani e poggiandole a terra, assicurandosi che in quella posizione non potessero cadere. Fatto questo, gli andò incontro e abbracciò anche lui, che ricambiò dandogli qualche pacca sulla spalla e ringraziandolo per l'aiuto.

Remus gli sorrise e si voltò nuovamente verso gli altri, trovandoli intenti ad osservare l'atrio spazioso e ordinato di casa Lupin.

"Non è molto diversa dalle case dei maghi", constatò James sorpreso, come se si fosse aspettato di trascorrere le successive due settimane in un universo parallelo e fosse meravigliato di essersi sbagliato.

"Suppongo di no", rispose Lupin, chiudendo la porta d'ingresso.

"Casa mia è diversa", intervenne Sirius soprappensiero, "È più..."

Defenceless. | WolfstarWhere stories live. Discover now