☆c a p i t o l o 4☽

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"Ti prego Rem, dimmi che hai visto l'esatto momento in cui James ha sbattuto la faccia contro il vetro!" esclamò Black tra le risate, dovendo fermarsi tra una parola e l'altra per prendere aria. "Ha schiacciato il naso così forte che sembrava quasi un maiale", rise ancora di più, portandosi la mano alla pancia.

Lunastorta gli diede un colpetto sul gomito. "Dai, Sirius, non essere cattivo!" lo riprese, ma in realtà anche lui stava ridendo sotto i baffi.

Non ci fu comunque niente da fare con Felpato, che non riusciva a restare serio per più di tre secondi di fila, così Remus provò a cambiare discorso.

"Quanto pensi che ci vorrà prima che Peter esca da quel labirinto?"

Sirius si prese qualche secondo per calmarsi e fece un gran respiro per riprendere aria. "Per Merlino, conoscendo Codaliscia potrebbe passarci tutta la serata lì dentro", rispose, lanciandosi un'occhiata alle spalle, in direzione del labirinto di specchi.

"Dici che abbiamo sbagliato a lasciare lì James da solo ad aspettarlo? Forse dovremmo tornare indietro", brontolò Remus, rallentando il passo.

Prima che potesse fermarsi però, Black lo prese sotto braccio e continuò a camminare, trascinandosi dietro anche lui.

"Scherzavo, Rem. Male che vada Peter ci metterà un quarto d'ora, anche meno. Stai tranquillo, non tarderanno e li ritroveremo in giro da qualche parte prima di quanto pensi", lo rassicurò, il braccio ancora incrociato al suo.

"Forse...", concesse Lupin.

"Certo, fidati di me", sorrise Sirius, e a malincuore dovette lasciar andare Remus, che aveva spostato il braccio per infilarsi la giacca che si era portato appresso.

In effetti era ormai sera inoltrata e iniziava a fare fresco. Il vento che soffiava più forte del solito non aiutava affatto, e continuava a scompigliare i capelli dei ragazzi.

"Dannazione", esclamò Sirius, con una ciocca corvina sparpagliata in faccia, "Questo vento mi sta rovinando i capelli", si lamentò, "va bene che sono comunque impeccabile, però è difficile tenere alta la bandiera in questo stato", si lamentò, sistemandosi i capelli dietro le orecchie.

Remus si voltò a guardarlo – trovandolo in evidente difficoltà – e ridacchiò.

"Tranquillo, la bandiera è ancora alta e con questo vento sventola alla perfezione", disse allegro, senza curarsi di sistemare i suoi capelli castani che in quel momento, per colpa del vento, erano molto simili ad un nido di uccelli.

Sirius si voltò a guardarlo, non riuscendo a capire dall'espressione dell'altro il senso del suo commento. Decise comunque che aveva tutta l'aria di essere un complimento, e il solo pensiero di aver ricevuto un apprezzamento da Lunastorta lo rinvigorì, facendogli incurvare le labbra in un gran sorriso.

"Anche tu non te la cavi male", gli disse, allungando un braccio per sistemargli una ciocca fuori posto. In quel momento, il profumo dei capelli di Remus investì Sirius di colpo, e fu seriamente tentato di affondarci dentro il naso e annusarli. Black amava quell'odore di fiori di campo e di qualcos'altro che non riusciva mai a identificare, ma lo associava automaticamente a Remus e alla felicità.

"Grazie", mormorò Lupin, spostando lo sguardo sulle sue scarpe.

Sirius, dal canto suo, lo guardò sorridendo, trovando estremamente dolce quella scena.

Era davvero sul punto di sciogliersi e di abbracciare Lunastorta (al diavolo il buon senso e i consigli di James) quando il suo sguardo fu catturato da una grande insegna rosa luminosa alle spalle di Lupin.

"Rem, guarda!" urlò Sirius, "Il tunnel dell'amore!" esclamò allungando il braccio e indicando con un dito l'ingresso dell'attrazione.

Remus si voltò in quella direzione e poi tornò a guardare Sirius, sapendo già cosa gli avrebbe chiesto.

Defenceless. | WolfstarWhere stories live. Discover now