Ragazzina

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Le settimane passavano e Severus e Hermione erano sempre più vicini, lui cercava di mantenere la sua maschera da doppiogiochista, lei invece si allenava in continuazione con l'occlumanzia.
Insieme stavano procedendo nel verso giusto con il piano per salvare i genitori di lei.
Avevano deciso che avrebbero svolto l'incantesimo durante le vacanze di Natale e che lui intanto avrebbe tenuto le orecchie e la mente bene aperte per capire come i Mangiamorte e il Signore Oscuro intendevano muoversi in tal senso.

Settembre lasciò presto il posto a ottobre e la scuola cominciò a riempirsi di spifferi.
Hagrid stava coltivando come al solito le sue grosse zucche nel giardino dietro casa sua che sarebbero servite per decorare la Sala Grande la sera di Halloween.
Hermione al momento si trovava nel laboratorio privato di Piton e stava controllando tutte le pozioni mentre Severus era chissà dove in giro per la scuola.
Le aveva detto di andare in laboratorio ed era uscito senza dire una parola.
Di solito non si comportava così.
Così Hermione si diresse verso il laboratorio e con gli appunti di Severus in mano controllò ogni pozione, aggiunse degli ingredienti e ne mescolò qualche altra.
Controllare le pozioni dell'insegnate era rilassante, infatti la ragazza si perse in mille pensieri.
Quella sera ci sarebbe stata una nuova lezione con il professor Silente, Harry glielo aveva comunicato quella mattina.
L'ultima e unica volta in cui erano stati dal preside avevano visto il ricordo di Tom Riddle riguardante i Gaunt, in cui Harry aveva spiegato a lei e al preside che cosa si dicevano padre e figlio poiché parlavano in serpentese tra di loro. Hermione aveva capito che tutte le lezioni di Silente avrebbero avuto come tema i ricordi appartenuti a Tom Riddle, perché secondo lui c'era qualcosa che gli sfuggiva e lei ed Harry potevano dargli una mano a capire cosa, in più la ragazza gli era fondamentale perché era a conoscenza del segreto di Piton.
-Severus?- di nuovo quella voce orribilmente familiare proveniva dallo studio dell'insegnante.
Hermione afferrò la sua bacchetta rimasta sul tavolo avanti a quello dove si trovava e si disilluse nascondendosi in un angolo.
"Severus!" la riccia provò a chiamarlo mentalmente.
Niente aveva le difese alzate mannaggia a lui.
"Severus ti prego rispondimi!" la ragazza provò a concentrarsi il più possibile ma tra i suoi pensieri dell'insegnante non ce n'era nemmeno l'ombra.
-Avanti Severus, esci dal tuo buco, non lasceresti mai la porta aperta se non fossi li a fare il pozionaio pazzo.-
Hermione sentiva i passi avvicinarsi.
"Severus dove sei? Lucius è nel tuo ufficio e io sono nel laboratorio di pozioni! Non potrò resistere a lungo disillusa." la riccia si sforzò di stabilire un contatto con il suo insegnante ma niente.
In quel momento le venne in mente che una altra persona potava aiutarla.
Provò a stabilire un contatto con la mente del preside e le fu molto difficile ma finalmente quando i passi dell'uomo erano sempre più vicini alla porta ci riuscì.
"Professor Silente signore."
"Signorina Granger? Come è riuscita a mettersi in contatto con me?"
"Non c'è tempo Lucius Malfoy è nell'ufficio di Sev Ehm del professor Piton, se lancia un incantesimo revelio la mia disillusione scompare."
Il preside non ripose e quando Hermione vide spuntare il bastone dell'uomo sulle scale che conducevano al laboratorio trattenne il respiro, per poi rilasciarlo quasi subito quando sentì la voce del preside.
-Lucius!-
-Professor Silente. Buongiorno.-
-Posso chiedere che cosa ti porta qui?-
-Dovevo semplicemente conferire con Severus.-
-Anche io sono qui per questo, ma sembrerebbe che lui non ci sia no?-
-Stavo giusto per controllare nel laboratorio. È raro che vada via lasciando la porta aperta.- Hermione risentì i passi.
-So che una pozione ha fatto dei disastri perché è stato impegnato per una punizione e ha lasciato la porta del laboratorio aperta per far evaporare i fumi.-
-Capisco, quindi non è qui.- Hermione sentì che il tono di Lucius Malfoy era strano, quasi come se si aspettasse di trovarlo sempre ogni volta che appariva.
-A quanto pare no.-
-D'accordo vorrà dire che lo cercherò domani.-
-Dopo di te Lucius.-
-Preside.- salutò cordialmente il biondo.
Dopo che anche l'ultima fiammella del camino si fu spenta Silente richiamò la riccia.
-Signorina Granger, venga pure.- Hermione tornò visibile e si incamminò lentamente verso l'ufficio del suo insegnante.
-Mi scusi se l'ho disturbata professore ma Sev ehm il professor Piton non rispondeva.-
-Venga qui, si sieda e mi racconti. E lo chiami pure Severus. Se le ha dato il permesso di farlo non vedo perché non debba farlo.-
-In effetti si, dato che passiamo molto tempo insieme, nonostante sia una persona difficile, ho avuto modo di scoprire molte cose di lui e lui di me, visto che ha un libero accesso nella mia mente per le lezioni di occlumanzia, quindi ci siamo dati il permesso a vicenda di chiamarci per nome.- la riccia cercò di essere più convincente possibile, anche se il preside sembrò capire che c'era sotto qualcos'altro, ma non fece domande.
-Mi racconti che cos'è successo e di come ha fatto a stabilire questa connessione mentale con me.-
-Beh vede, le lezioni di occlumanzia stanno procedendo molto bene signore, ma già prima di prendere lezioni io e Severus avevamo stabilito una sorta di connessione mentale, potevamo parlare anche a distanza di piani, ma oggi quando ho provato a chiamarlo non ha risposto, lei sa dov'è?-
-Interessante, ci ha provato molto intensamente a chiamarlo?-
-Beh, si, ero potenzialmente in pericolo.- l'uomo annuì pensieroso.
-Comunque no signorina Granger, non ho idea di dove sia, ma se come ha detto lei potete comunicare anche a distanza di piani e lui non l'ha sentita io credo che lui non sia a scuola.-
-E se avesse le difese alzate, ma è comunque qui a scuola?-
-Io non credo signorina Granger, se quello che dice è vero il vostro legame mentale va oltre le barriere e se lei lo ha chiamato e lui non ha risposto credo che non si trovi entro i confini di Hogwarts.-
-Però sono riuscita a chiamare lei.-
-A proposito, come ci è riuscita signorina Granger?- chiese il preside pensieroso.
-Ho pensato intensamente di mettermi in contatto con la sua mente signore, lei era l'unico che potesse salvarmi, nessuno sa che sono qui se non lei, la Professoressa McGranitt e i miei amici, ma loro sicuramente non conoscono l'occlumanzia e ci avrebbero comunque messo troppo tempo, della professoressa McGranitt non ero sicura sapesse usare la legimanzia.-
-Per sua informazione, la sa usare non bene come me e sicuramente non come Severus, ma se la cava. Dal momento che però non sa che cosa le è capitato con i Mangiamorte e della missione di Severus ha fatto bene a chiamare me. Ora si rilassi signorina Granger, sono certo che Severus tornerà presto.- la guardò da sopra i suoi occhiali a mezza luna e la ragazza notò uno scintillio strano. Il preside si alzò la salutò e rientrò nel camino.
La ragazza rimasta sola cominciò a misurare a grandi passi la stanza.
Si chiedeva dove potesse essere finito Severus.
Tornò nel laboratorio cercando di distrarsi.
Aggiunse degli ingredienti ad una pozione, ne miscelò altre due che stavano bollendo e ne controllò lo stato delle altre.
Poi si diresse verso gli alloggi vi entrò e per la prima volta trovò il quadro di Serpeverde sveglio.
Hermione aveva l'impressione che a volte in sua presenza faceva finta di essere assopito.
-Buon pomeriggio Signore.- lo salutò educatamente la riccia.
Lui in risposta alzò il labbro superiore quasi stesse ghignando. Ricordava molto l'alzata di sopracciglio di Severus.
-E così tu e i tuoi amici avete scoperto il mio segreto, ragazzina.-
-Non ho scoperto dove si trovasse l'entrata della Camera dei Segreti, ma ho scoperto l'identità del suo mostro.-
-Ti chiederei come visto che Severus non è stato in grado di spiegarmelo.-
-Beh lei conosce la storia di Harry Potter?-
-Anche i granelli di polvere in questa stanza la conoscono, ragazzina.-
-Molto bene, si dice che la notte in cui i genitori di Harry morirono e i poteri dell'Oscuro Signore siano venuti meno, lui abbia trasferito alcuni dei suoi poteri sul ragazzo, infatti Harry è capace di parlare il serpentese.-
-Interessante.- rispose il dipinto in attesa di altre informazioni.
-Essendo Harry un rettilofono, lui sentiva un "voce" che diceva di voler uccidere, non riuscivo a capire perché lui la sentisse mentre nessun'altro nella scuola era in grado di farlo fino a che non lo sentii parlare serpentese, Harry sentiva la voce del mostro perché questo era un serpente.
Mi rinchiusi in biblioteca e cercai informazioni su serpenti in grado di pietrificare e lo trovai, il Basilisco. Combaciava tutto. I galli morti, visto che il basilisco muore con il canto del gallo, i ragni fuggono davanti a lui, e infatti abbiamo sempre visto dei ragnetti fuggire.-
-Hai scoperto anche come si aggirava per la scuola, ragazzina?-
-Harry ha sempre detto di sentire la "voce" attraverso i muri, così ho capito che si aggirava per le tubature.-
-Perspicace, ragazzina.-
-Peccato che sono stata pietrificata poco dopo averlo scoperto.-
-Quello era lo scopo del mostro, epurare la scuola dagli indegni, proprio come te, ragazzina.-
-Adesso basta! Sa non tutti i maghi purosangue sono degli angioletti, soprattutto quelli appartenenti alla sua casata.-
-Ah si e per esempio chi?-
-Draco Malfoy per esempio.-
-Pfft Malfoy, è solo un ragazzino che vuole assomigliare al padre, quello si che è un vero Serpeverde.-
-Non è altro che un vile Mangiamorte.-
-Sciocchezze ragazzina, Lucius Abraxas Malfoy è un grande Serpeverde.-
-Ah si? E che mi dice di Bellatrix Lestrange?-
-Oh si Bellatrix Black, Un'altra ammirevole Serpeverde. Come tutta la sua casata del resto, certo tranne quel viscido traditore di Sirius Black e la sua degna cugina. Se avesse preso un minimo dalle sue sorelle ora non si ritroverebbe sposato con un babbano.-
-Sirius è una brava persona al contrario della sua "ammirevole" famiglia.-
-Si certo, sono traditori del sangue.-
Hermione stava per dire qualcosa quando una voce la richiamò dalla porta che dagli alloggi del professore davano sul suo ufficio.
-Hermione?- era la professoressa McGranitt che la stava chiamando dall'ufficio e stava per entrare negli alloggi.
-Sono qui Minerva.-
-Oh eccoti qui cara.- la professoressa entrò quasi di corsa.
-Mi cercavi?-
-Si, Salazar, buongiorno.- disse lei rivolgendosi al quadro.
-Stavo avendo una conversazione con la tua rampolla Minerva. Come hai osato interromperci?-gli chiese Serpeverde adirato.
-Mi dispiace aver interrotto la conversazione ma, Hermione devi venire con me, subito.-
-D'accordo. Arrivederci.- salutò il quadro di Salazar Serpeverde e si incamminò dietro alla McGranitt.
-Il professor Silente mi ha chiesto di venire da te, non capisco proprio il perché, ma mi ha detto che potresti essere d'aiuto.-
-Come potrei essere d'aiuto? E per cosa?-
-Mi ha anche detto di portarti da lui e di non dirti niente, sarà lui a spigarti cos'è successo.-
Mentre parlava saliva le scale e Hermione le stava dietro.
Arrivarono nell'ingresso ma la professoressa non si fermò continuò a salire le scale fino al terzo piano quando prese la strada fino alla torre dell'orologio, Hermione si ritrovò quasi a correre per starle dietro, sentiva dentro di se l'ansia salire ma non capiva perché.
Fu solo mentre giravano nell'ennesimo corridoio che la ragazza si rese conto di che strada stavano percorrendo, stavano andando verso l'infermeria.
Ebbe un tuffo al cuore, sperò con tutta se stessa che non si trattasse di lui.



Buongiorno!
Sono tornata!
Questo capitolo mi stava uscendo troppo lungo e così ho deciso di dividerlo in due parti.
Ricordo a tutti che è uscita una nuova storia sul mio profilo si intitola Cari Lily e James e parlerà dei malandrini che leggono i libri di Harry Potter.
A presto con la seconda parte
Niky

Legilimens ~ A Snamione StoryМесто, где живут истории. Откройте их для себя