Allo scoperto?!

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Pozione Polisucco: fatta.
Pozione Rinvigorente: fatta.
Pozione Ossofast: fatta.
Pozione Rimpolpasangue: fatta.
Pozione contro Cruciatus: in ebollizione, status: 2 giorni al completamento.
Erano giorni che ogni mattina Hermione faceva il check di ogni pozione possibile che poteva servire durante la loro missione di Natale.
-Hermione?- Severus chiamò la ragazza entrando in ufficio.
-Sono in laboratorio.- le rispose lei.
Lui la trovò con il solito elenco in mano.
-Hermione, devi tranquillizzarti, non so più come dirtelo, andrà tutto bene. Smettila di guardare quell'elenco, è tutto apposto, il mio unguento sarà pronto tra un paio di giorni, abbiamo più pozione polisucco di quella che serve, pozioni curative in quantità industriale, che a momenti nemmeno il San Mungo ne ha così tante in un unica sala operatoria, devi stare calma, dico davvero.-
-Lo so hai ragione, è che ho sempre la sensazione che abbiamo dimenticato qualcosa.-
-Non lasceremo indietro nulla te lo prometto. Intanto io sono andato a Nocturn Alley, da Sinister, effettivamente li c'è un altro di quei cosi, un altro armadio, il piano di Draco sarà quello di farli entrare da li.-
-Hai capito come funziona? Quello nella Stanza delle Necessità è danneggiato, devo aiutare Draco a ripararlo o un certo tatuaggio inizierà a bruciare di nuovo.-
-Ci sto lavorando Hermione. Chiederò anche ad Albus.-
La ragazza annuì e il professore la trascinò fuori dal laboratorio.
-Dovremmo andare, oggi c'è la partita Grifondoro Serpeverde, saranno già tutti agli spalti.-
La riccia seguì l'uomo fuori dai sotterranei.

-Harry Potter conquista il boccino, e 150 punti, Grifondoro Vince.- diceva Lee Jordan, la McGranitt e Silente amavano le sue radiocronache e lo richiamavano a ogni partita.
Tutti i Grifondoro si riversarono in campo e la squadra tirò Harry sulle spalle. Dal lato opposto del campo Draco con i Serpeverde andarono via sconfitti, la riccia gli fece un sorriso senza farsi notare da nessuno e poi si fece trasportare dall'ilarità degli altri fino alla sala Comune dove Dobby aveva allestito una festa per la squadra.
-Hermione, stamattina è arrivata questa per te, è da parte di mamma, è arrivata insieme alla mia posta ma non l'ho aperta giuro, vai pure in camera nostra a leggerla.- la riccia ringraziò la rossa e si precipitò in camera, erano sicuro notizie sui suoi genitori.
"Cara Hermione,
Sono andata a trovare la tua mamma, con l'aiuto di Arthur le ho prima tefelonato*, abbiamo fatto una lunga chiacchierata, e dopo un po' di titubanza hanno accettato di venire a prendere il Thè nel pomeriggio, Arthur li andrà a prendere alle 17:00 e per le 18:00 saranno a casa per non destare alcun sospetto, faremo prima delle soste brevi, non preoccuparti di nulla mia cara, io e Arthur siamo felici di aiutare te e la tua famiglia, se serve per tenerla al sicuro corriamo volentieri questo piccolo rischio, ti abbraccio forte mia cara figlia, un bacio anche da parte di Arthur,
Molly"

Hermione pianse quando lesse la lettera e la rileggè più volte, Arthur e Molly stavano rischiando tanto per lei, non si sarebbe mai sdebitata con loro.
-Hermione tutto ok?- Ginny entrò nella stanza e Hermione si asciugò presto le lacrime.
-Ginny, sai cosa tuamadre desidera di più al mondo, le vorrei fare un enorme regalo per questo Natale.-
La riccia si girò e Ginny notò che aveva pianto.
-Hermione che cosa è successo?-
-Siediti Ginny, ti racconterò a grandi linee cosa sta succedendo, Severus ha scoperto che ci sono dei mangiamorte appostati a casa mia, che controllano la mia famiglia, io li vorrei far andare via per non metterli a rischio, e i tuoi genitori aiuteranno me, Severus e il preside a farli scappare. Perciò vorrei fare a tua madre un grosso regalo, anche se nulla potrebbe mai ricambiare ciò che loro stanno facendo per me.-
-Hermione mi dispiace tanto.- la rossa abbracciò l'amica.
"Hermione, tutto ok?-
"Sono in sala comune con gli altri Grifondoro perché?-
"Ho sentito una strana sensazione di tristezza."
"Scusami, ho proiettato, non volevo, Molly mi ha inviato una lettera, il piano sta procedendo."
"Stai tranquilla, molto bene"
-Pronto, Terra chiama Hermione!- Ginny le schioccò le dita davanti agli occhi.
-Scusa.-
-Non mi abituerò mai a questa cosa mentale tra di voi.- entrambe scoppiarono a ridere e ridiscesero in Sala Comune per la festa. Qualche ora dopo Hermione stava raccogliendo le sue cose per tornare nei sotterranei. In sala comune erano rimasti solo loro quattro, aveva iniziato a nevicare ed erano andati tutti nel parco.
-Quanta fretta, non vedi l'ora di tornare dal pipistrellaccio Hermione.-
-Ronald piantala.- disse Ginny alzandosi dalla poltrona e Harry li guardò dal divano chiudendo il libro del principe.
Guai in arrivo.
-Cosa sono tutte queste insinuazioni di continuo, sono stanca del tuo continuo giudicare Ron.-
-Loro due forse sono ciechi, ma io no, miss so tutto io. Io li vedo gli sguardi che vi lanciate durante i pasti o in classe, ora è meno duro con te, l'ultima volta che ti ha chiamato insopportabile so tutto io forse è stato a settembre, fino all'anno scorso lo faceva tutti i giorni. Cosa è cambiato è? Forse non stai solo nei suoi alloggi, ma stai anche nel suo letto eh?-
Il sonoro schiaffo che ne seguì fece gelare il sangue a tutti.
-Come ti permetti, credi che a me faccia piacere stare li? Credi che a me piaccia passare il tempo con lui? Io sto cercando di salvarvi il culo, come sempre del resto. Il tranello del diavolo al primo anno?! La prima di una lunga serie di volte in cui ho salvato il culo a te e a Harry.-
-Piantala Hermione, sono solo scuse, tra voi due c'è qualcosa, e sai che cosa ti dico, tu e Ginny confabulate troppo, qui forse l'unico ad essere cieco e Harry che più di quel libro non vede, avanti Ginny sei mai sorella, dimmi la verità, c'è qualcosa tra questa puttanella e il pipistrello.-
Il secondo schiaffo gli arrivò dalla sorella, mentre Hermione arrabbiata più che mai raccolse le sue cose e corse verso la torre di Astronomia.
"Hermione? Tutto bene che succede? Sento arrabbiatura"
Hermione fortificò il muro delle sue difese occlumantiche, voleva restare sola.
Ron aveva capito tutto, ma come aveva fatto, erano stati attenti nessun altro se ne era accorto.
Le sue barriere occlumantiche vennero annientate qualche minuto più tardi.
"Finalmente ce l'ho fatta Hermione dove diavolo sei?"
"Ti prego Sev, lasciamo in pace, voglio restare un po' da sola, ti spiego dopo ma lasciami un attimo di privacy ti prego."
"Ero solo preoccupato, stai bene? Fisicamente intendo."
"Si."
"D'accordo a dopo allora."
L'uomo uscì dalla mente della ragazza e lei non si preoccupò di risistemare le sue difese guardava la neve scendere, e poco dopo un altra persona si fece spazio nei suoi pensieri.
"Granger, sei alla torre di Astronomia? Ti ho cercato in biblioteca ma non ci sei."
"Si Draco, ma ti prego, voglio stare sola."
Non ottenne alcuna risposta, al contrario dei passi stavano salendo le scale dietro di lei.
-Cosa non era chiaro del voglio stare sola?-
-Sono Serpeverde, faccio di testa mia, allora mi dici che succede.- le chiede il biondo sedendosi accanto a lei.
-Ron..- lui la interruppe.
-Che ha fatto Lenticchia?-
-Insinua che io e Severus andiamo a letto insieme e mi ha chiamata puttanella.-
-DOV'È QUEL LURIDO PEZZO DI MERDA CHE LO UCCIDO.- Draco si alza in piedi ma la riccia lo afferra per un braccio e lo riporta giù seduto accanto a lei.
-Ginny gli ha tirato uno schiaffo quando mi ha chiamato così, immagino che ora se la stia vedendo con lei.-
-Ho visto lanciare una fattura orcovolante a Ginevra qualche tempo fa, sono sicuro che gli abbasserà le ali a Lenticchia.-
La ragazza sospirò.
-Dovete stare più attenti ora Herm, lo dico per te, Lenticchia è innamorato di te, se lo ferisci a tal punto da ammettere o anche solo fargli capire che c'è realmente qualcosa tra te e Severus, potrebbe fare cose sconsiderate e portare alla luce la vostra relazione.-
-Come scusa?! Lent.. Ron innamorato di me?-
-Avanti Granger, anche i fondi thè nell'aula della Cooman se ne sono accorti, quel ragazzo è cotto di te dal primo anno.-
-Impossibile.-
-Granger fidati, so riconoscere lo sguardo da maniaco, e lui reincarna tutti i requisiti, davvero Hermione, state attenti.-
-Hai ragione, dovrò prestare molta attenzione d'ora in avanti. Anche tu non dovresti essere qui, potrebbe venire Ginny, o peggio Harry.-
-Ora me ne vado non preoccuparti, comunque stai tranquilla andrà tutto bene. E se Lenticchia ti dovesse fare del male lo ammazzo.-
-Hai già il tuo bel da fare con gli omicidi, non aggiungerne un altro alla lista Serpe.-
-Spiritosa, dico sul serio Herm, se ti dovesse dire altro o farti qualcosa dimmelo, ci penserò io a Lenticchia.-
-Sai in questo momento non mi dispiace nemmeno il soprannome Lenticchia.- Entrambi risero e poi Draco le accarezzò una guancia, poi sparì giù dalle scale della torre di astronomia.
La ragazza si perse a guardare l'orizzonte offuscato dalle nuvole di neve, doveva davvero stare più attenta.
-Hermione?- la riccia si girò di scatto quando sentì la voce di Harry.
-Ciao Harry.-
-Tutto bene?-
-No.-
Harry si sedette accanto a lei.
-Hermione, ti prego sc-
-Non dirmi di scusarlo Harry, ti rendi conto che mi ha dato della puttana insinuando che vado a letto con un insegnante?!-
-Hermione, io non sono cieco come dice Ron, mi sono accorto anche io che qualcosa è cambiato tra di voi, non passo tutto il tempo con il naso in quel libro. Solo pensavo che quando te la saresti sentita me ne avresti parlato tu. Con i tuoi tempi, come al solito.-
-Non c'è assolutamente nulla Harry, è vero i toni si sono abbassati, ma solo perché passando più tempo insieme abbiamo avuto l'opportunità di conoscerci meglio, ma lui resta il mio insegnante ed io la sua alunna, nulla di più, dico sul serio. Solo su una cosa ti ho mentito, non è vero che non parliamo mai, facciamo dei lunghi discorsi sulla magia, sui romanzi babbani che abbiamo letto, sulle pozioni, culturalmente parlando è un ottima persona da cui apprendere, ma non per questo lui ha il diritto di fare certe insinuazioni.-
-Hermione.- Harry sospira e guarda l'orizzonte, poi torna a guardare l'amica.
-Primo, non sei mai stata un ottima bugiarda, anche se credo al culturalmente parlando, secondo, Hermione Jean Granger, tu mi sottovaluti, ripeto non passo tutto il tempo con il libro in mano, ti ricordo che io spio Malfoy dalla Mappa di mio padre, il puntino di Severus Piton e di Hermione Granger nei sotterranei è spesso uno sull'altro, tipo la sera, e la mattina il tuo puntino è esattamente dov'era la sera prima, il suo no, ma tu sei dormigliona, e ti alzi tardi.-
La riccia era sconvolta, Harry la controllava, doveva stare veramente attenta anche quando vedeva Draco. In quel momento però i pensieri della riccia erano attanagliati sul fatto che Harry sapeva che lei e Severus dormivano assieme.
-Hermione, non dirò nulla a Ron, ti prego solo di dirmi la verità, devo saperlo.-
Hermione sospirò, il momento tanto temuto le stava capitando. Dire ad Harry di lei e Severus.
-Si.- disse in un sussurro la ragazza.
-Hermione ma tu ti rendi conto di chi è e cosa ti ha fatto passare nei 5 anni precedenti vero? Sai che mi sono sempre fidato di te e delle tue scelte, ma non posso dire di condividerla questa volta, perché lui? Che cosa ci trovi in Severus Piton?-
-Ci sono tante cose Harry, in questi mesi ci siamo avvicinati molto, non mentivo prima quando ti dicevo che parliamo molto, lui ha un intelletto smisurato e così come quando spiega in classe io pendo dalle sue labbra, ha un laboratorio privato in cui fa delle pozioni per il San Mungo, oppure il Ministero, o semplicemente l'infermeria di Hogwarts, e io gli do una mano, la maggior parte delle volte quando dicevo di andare in biblioteca prima di trasferirmi nei sotterranei andavo nel suo ufficio a studiare, Severus ha una biblioteca molto fornita da cui prendere spunto.- il ragazzo fece una smorfia a sentire il nome dell'insegnate pronunciato dall'amica.
-Hermione, io non dirò nulla a Ron ma credo che tu debba parlarci.-
-Non esiste!-
-Prima o poi dovrai farlo Hermione, per la cronaca Ginny lo ha minacciato di utilizzare la maledizione Cruciatus dopo che te ne sei andata, per fortuna gli ha lanciato solo una fattura orcovolante.-
-Ormai è la sua firma.- commentò la riccia al pensiero di quello che le aveva detto Draco poco prima.
-Hermione io mi fido di te, è solo molto strano, ti voglio bene come una sorella e ho paura che possa farti soffrire tutta questa situazione.-
"oh Harry" pensò la riccia.
-Harry, fidati di me, non mi farà soffrire, ma ti ripeto che non ho intenzione di dirlo a Ronald, per quanto mi riguarda non esiste più, sapevo di trovare comprensione in te, lo avevo detto a Ginny, lo stesso non posso dire di lui.-
-Non dico che lo comprendo Hermione, ma io sono felice se tu sei felice, e lui in questo momento ti rende felice, lo vedo nel tuo sguardo quando ne parli. ASPETTA! Ginny lo sa?-
-Ginny lo sa da sempre Harry, è la mia migliore amica, e per la cronaca, lo sa anche Silente.-
-Non gli sfugge nulla al vecchio eh, sospetto ancora che abbia delle telecamere nascoste in tutta la scuola, come fa a sapere sempre tutto!? Non ha fatto nulla?-
-Severus ha sofferto tanto nella sua vita, Silente non vuole privarlo di quel briciolo di serenità che ha trovato.-
-Piantala Hermione, mi sanguinano le orecchie, non riesco a sentire che lo chiami per nome con questa naturalezza.- entrambi scoppiarono a ridere e poi si alzarono.
-Hermione io lo accetto, sarò al tuo fianco sempre, come tu lo sei per me, e se mai dovesse farti del male io sarò li per te, ti voglio bene amica mia.- i due ragazzi si abbracciarono e insieme ridiscesero la torre, poi sulla scalinata principale si separarono Harry diretto al quadro della signora Grassa, Hermione al quadro di Salazar Serpeverde.
La riccia aveva percorso pochi gradini, quando una consapevolezza le cadde addosso come un fulmine a ciel sereno.
-HARRY JAMES POTTER!- lo richiamò la ragazza, lui si girò e la raggiunse spaventato.
-Che succede?-
-Vieni con me tu!- la Grifondoro afferrò il moro per il polso e iniziò a correre giù per le scale fino ad arrivare alle porte dell'ufficio di Severus.
-Hermione ma che..?-
-Stai zitto.-
Hermione iniziò a bussare trafelata alla porta.
-Herm... Granger che diavolo ci fa lei qui con Potter?- le disse l'uomo non appena le aprì la porta.
-Non c'è tempo. Harry siediti.- disse lei entrando nello studio trascinandosi dietro Harry e lanciandolo sulla poltrona.
-Ron stava per scoprirci, sua sorella ha pensato a lui, dopo ti spiego meglio, questo punto, ma ora il problema è un altro, io sono scappata sulla torre di astronomia, lui mi ha raggiunta, ha detto di averci visto spesso insieme su quella dannata mappa, così mi sono confidata, gli ho detto di noi.-
-Non capisco dove sia il problema Hermione.- la interruppe Harry.
-Il problema razza di zuccone, è che la tua testa di legno non è al sicuro. Il signore Oscuro ci entra a piacimento e la manipola, potrebbe vedere la nostra relazione. Severus, devi ridargli lezioni di occlumanzia, è di vitale importanza, ora più che mai, e io potrei aiutarvi a mantenere la calma.-
-Hermione! Hai detto a Potter di noi? Sul serio?-
-Non ho pensato in quel momento Severus, ero distrutta, Ron stava per scoprirci, mi ha chiamata puttana!-
-SCUSAMI COME?- Severus era a metà tra il confuso e l'infuriato.
-Hai sentito benissimo, mi ha dato della puttanella, Ginny lo ha steso con una fattura orcovolante io sono scappata dalla sala comune e poi Harry mi ha raggiunto. Mi ha detto di non essere cieco, di averci visto spesso insieme la sera nella sua diamine di mappa e non ho pensato, mi sono confidata con lui, poi mi ha colpito tutta la consapevolezza delle mie azioni e l'ho portato subito qui.-
Severus si prese l'incavo del naso tra indice e pollice e respirò profondamente.
Doveva calmarsi, avrebbe pensato dopo a staccare la testa a Weasley, doveva rimettere in ordine le priorità.
-Potter! Riprenderemo le tue lezioni di occlumanzia stasera stessa, alle 20:00 ti voglio qua, di a Weasley che vai da Sielnte non dirgli che riprendi con occlumanzia altrimenti capirà il perché. Nonostante dubiti delle sue capacità mentali. Hermione ci aiuterà a non staccarci la testa a morsi, nel frattempo tieni per te i tuoi pensieri, per quanto possibile, ora fuori!- Harry con la testa bassa uscì dalla porta senza fiatare.
L'insegnante diede le spalle ad Hermione girandosi verso la cattedra.
La ragazza capì di doverlo lasciare solo e si avviò verso i loro alloggi.
-Non tanta fretta Granger.- la riccia si fermò con una mano sulla maniglia, l'utilizzo del cognome fu una doccia gelata per lei.
-Hai intenzione di farlo sapere a tutta la scuola? Non capisci che più persone lo sanno più persone sono in pericolo? Più persone lo sanno più il piano di Albus viene compromesso? Entra nel camino forza, andiamo dal preside.- la ragazza a testa bassa entrò nel focolare e arrivò in poco tempo in presidenza.
-Signorina Granger, a cosa devo il piacere? Oh Severus.- il sorriso di Silente si spense subito quando vide l'espressione sul volto di entrambi.
-Che succede figliolo?-
-Succede, Albus, che qui qualcuno non sa tenere la bocca chiusa.-
-Hermione, di grazia, spiegami cos'è successo.-
-Vede preside, Ron stava facendo insinuazioni su me e Severus, e dopo avermi dato della poco di buono sono scappata dalla sala Comune, Harry però mi ha seguita e alla fine mi sono confidata con lui. Solo che la sua mente non è al sicuro e il Signore Oscuro potrebbe vedere la nostra relazione dalla sua mente.-
-Che cosa facciamo Albus? Hermione mi ha suggerito di riprendere le lezioni di occlumanzia con Potter, ma è una testa di legno, testardo come il padre, non possiamo schermarlo?-
-Come avete fatto con me?-
-Non possiamo Severus, la sua connessione deve rimanere aperta. Solo così potremmo capire alcune sue mosse. Dall'anno scorso però il Signore Oscuro sa che noi sappiamo delle intrusioni nella sua mente e infatti dopo che Harry lo ha buttato fuori al Ministero, sono state poche le situazioni in cui ha fatto breccia tra i suoi pensieri.-
-Stai dicendo che non dovrei dargli lezioni di occlumanzia?-
-No certo che no ragazzo mio, mi chiedo solo se per stare davvero tranquilli non sia opportuno, ecco cancellare questa notizia dal ragazzo.-
-Volete cancellargli il ricordo della nostra conversazione?- Hermione guardava i due uomini scambiarsi delle occhiate eloquenti.
-Sarà necessario signorina Granger, non vogliamo che la vostra relazione esca allo scoperto e non vogliamo nemmeno che il piano venga compromesso.-
-D'accordo, accetto.-
-Stasera provvederò a cancellare il ricordo della vostra conversazione dalla mente del ragazzo.- annuì Severus e con fare teatrale si riavvicinò al camino.
-Dopo. Di. Te.- disse lapidario alla ragazza.
Lei sconfitta si avviò al camino e dopo un cenno al preside tornò nell'ufficio del preside.
-Non essere cattivo Severus, è normale che la ragazza voglia confidarsi con gli amici, non deve essere facile per lei.- l'insegnante grugnì e seguì la ragazza.
Nell'ufficio non c'era ma la porta degli alloggi era socchiusa, Hermione era in cucina a prepararsi del The.
-Vuoi?- chiese la ragazza vedendolo arrivare lui annuì.
La riccia gli versò del the rigorosamente nero e si sedette al tavolo.
L'uomo respirò un paio di volte.
-Hermione.-
-Grazie Salazar siamo tornati al tu.- sussurrò sarcastica la ragazza.
-Hermione, fammi finire, capisco che con quei due zucconi tu abbia sempre parlato di tutto, ma devi capire che ora ci sono delle cose che non possono sapere, per quanto, stranamente, devo dire, mi fidi della signorina Weasley, non posso dire lo stesso dei tuoi amichetti. Hermione verrà un tempo in cui potrai dire loro tutto ciò che vorrai, ma ora devi stare molto attenta.-
-Lo so, sono furiosa con Ron per come mi ha chiamata, ma davvero non pensavo alla connessione con il signore oscuro quando ho parlato con Harry.-
-Non preoccuparti, Weasley avrà quel che si merita!.-
-Che cosa vuoi fare Severus?-
-Beh innanzi tutto la tua amica Ginevra lo ha già sistemato per le feste con la sua fattura orcovolante.-
-È stata una grande.-
-Non preoccuparti Hermione, non gli farò troppo male. Ora vieni qui.-
La ragazza si sedette in braccio a lui.
-Mi chiedo ogni giorno se per te questa relazione non sia sbagliata.-
-Smettila Severus, io ho scelto te, e sceglierei te altre mille volte. Non posso più immaginare la mia vita senza di te. Affronteremo tutto, arriverà un momento in cui dovremmo stare distanti per il bene del piano, ma fino ad allora voglio viverti, fino a che Silente è ancora qui, io voglio viverti e vivere questa storia insieme a te. Non allontanarmi, non ora.-
-Non potrei mai farlo Hermione, tu mi sei entrata dentro, mi sei entrata nel cuore, ti sei fatta spazio in un cuore che amava il ricordo di una persona e te lo sei preso per te, io Ti Amo Hermione, non posso più fare a meno di te, sei la persona che è riuscita a riportare luce nella mia vita fatta di oscurità e sofferenza e non ti ringrazierò mai abbastanza per questo.-
La ragazza lo baciò dolcemente.
-Ti amo anche io Severus.-

CAPITOLINO BREVINO
Questo solo per dirvi che non sono sparita nel nulla, sono ancora qui
Ho avuto dei grossi problemi con questa storia, avevo perso l'inventiva, ogni piccola idea che mi veniva mi sembrava banale, il capitolo When the enemy becomes a friend è una parte uno ma solo perché ho in mente una parte due da allora ma non ho ancora capito bene dove inserirla, e quella è l'unica idea che persiste altre piccole cose a cui ho pensato per un po' mi sono sembrate banali, non sono molto convinta di questo capitolo, anche se è un piccolo capitolo di passaggio.
Vi chiedo oggi più che mai un feedback sulla storia e su questo capitolo.
Vi abbraccio,
Niky


* PS, Errore voluto, in quanto i maghi non sanno cosa sia un telefono, chi ha letto i libri sa, chi non li ha letti vi lascio solo immaginare Ron che prova a chiamare Harry dai Dursley e risponde Zio Vernon.

Legilimens ~ A Snamione StoryWhere stories live. Discover now