Armadio Svanitore

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Eccomi qui, so di aver detto che avrei aggiornato al più presto, ma è estate e ho fatto qualche settimana ferie.. eccovi un nuovo capitolo.

-Hermione questa casa è stupenda.- disse Draco a bocca aperta.
-Non ci sei mai stato?- chiese la ragazza curiosa.
-Avrei dovuto?- chiese il biondo perplesso.
-È la casa di Severus.-
-Sapevo di una dimora estiva, ma non ci sono mai stato.-
-Dimora estiva? Vuoi dire che ha anche un altra casa?-
-Ha la casa dei suoi genitori nella Londra Babbana, mai sentito parlare di un quartiere chiamato Spinner's End?-
-No mai.-
-Non è un quartiere molto bello, infatti non ne parla mai, comunque, vogliamo entrare?-
-Certo.- Hermione fece strada fino alla stanza della casa che amava di più, la biblioteca.
-Questo posto è enorme! Batte la biblioteca di Hogwarts?- chiese il biondo alla riccia.
-Nemmeno la biblioteca di Alessandria batte la biblioteca di Hogwarts.- rise la riccia andandosi a sedere su uno dei tavoli.
Chiamò l'Elfa di Severus e le chiese se potesse portarle due burrobirre.
-Sempre la solita, ciao Elenie, portami un Whiskey Incendiario.-
-Signorino Malfoy, ad Elenie fa piacere vederla, Elenie spera che lei stia bene, signorina Hermione Elenie le porta subito quanto chiesto.-
Hermione sorrise alla piccola Elfa.
-Come fai a farti ubbidire da lei?-
-La tratto con gentilezza, e poi credo che abbia ricevuto un ordine da Severus di esaudire tutti i miei desideri.-
-Capisco, allora cominciamo, non ti metterò al corrente dei miei piani, non ne ho intenzione, solo credo che tu possa aiutarmi, ultimamente sto portando avanti un progetto, in un posto preciso che ti dirò forse un giorno, e mi stavo facendo fare il palo da Tiger, Goyle e a volte Blaise, per quanto di quest'ultimo mi fidi non posso dire altrettanto di quegli altri due zucconi.-
-Te li sei scelto tu come amici..- commentò la ragazza interrompendolo.
-Avrei bisogno che tu mi facessi da palo.-
-Io non faccio da palo a nessuno.- lo interruppe di nuovo la riccia.
-Hermione, se tu mi aiuti stando insieme a me qualcuno dovrà pur fare da palo, e non posso permettermi che ti vedano con me, ne Tiger ne Goyle, ne tantomeno Blaise.-
-Io non faccio il palo..- insistette la Grifondoro.
-D'accordo troveremo un altro modo, beh potresti farmi i compiti mentre io cerco di ammazzare il preside.- scherzò Draco la riccia gli tirò un leggero buffetto sul braccio.
-Sarebbe molto più facile se tu mi dicessi su cosa stai lavorando.-
-Si, forse hai ragione, e magari questo è anche il posto giusto per farmi dare una mano da te.-
-Che vorresti dire?-
-Chi è il topo di biblioteca tra di noi?!- chiese ironico il biondo.
-Hai bisogno di fare una ricerca nei libri? Dimmi l'argomento e mi metto all'opera.-
-Hai mai sentito parlare di un'artefatto magico chiamato l'armadio svanitore?-
-Armadio svanitore? No mai, ma sembra molto un articolo che potresti trovare da Zonko.-
-Si potrebbe sembrare, vediamo se riusciamo a trovare qualcosa a riguardo?-
-Certo.-
I due si alzarono e iniziarono ad aggirarsi per la biblioteca in cerca di informazioni sull'armadio svanitore.

Dopo un pomeriggio di ricerche e 4 tavoli pieni di libri aperti due riuscirono a ricavare qualche informazione su questi artefatti.
-C'è un mondo su questi aggeggi.- esclamò Hermione.
-Allora riordiniamo le idee cosa abbiamo detto fino ad adesso?-
Hermione afferrò una pergamena che aveva svolazzato intorno a loro fino a quel momento.
-Allora un armadio svanitore è in grado di trasferire un oggetto che entra nell'armadio stesso ad un armadio gemello. L'incantesimo per attivarlo è Harmiona Nectere Passus. E può essere utilizzato sia per il trasporto di oggetti che di persone. Ora resta da capire dove si possono trovare e a che cosa ti servono.-
-Sistemiamo qui e torniamo ad Hogwarts.- disse Draco con un cenno di bacchetta tutti i libri tornarono al loro posto.
-Draco dammi delle risposte.- si impuntò la riccia.
-Faccio prima a mostrarti, vieni con me.-
I due ragazzi salutarono Elenie e si diressero all'esterno della grande casa bianca.
-Dove ci materializziamo? Non possiamo rischiare di farci vedere ad Hogsmade.-
-La stamberga strillante.- esclamò la ragazza.
-E se in quel momento dovesse passare qualcuno?-
-Fidati di me.-
-D'accordo.- Draco afferrò la mano che Hermione gli stava tendendo e si smaterializzarono.
-Cos'è questo posto fatiscente?-
-Benvenuto nella mia casa dei sogni.- scoppiò a ridere la ragazza.
-Oh, questa è la stamberga strillante?- la riccia sentì un tremolio nella voce del biondo.
-Se non ti conoscessi bene Draco direi che hai una gran fifa.-
-Fifa Granger? Come si esce da questo posto?-
-Andiamo vieni con me.- Hermione fece strada fino al passaggio che portava sotto al platano, giurò di sentir mormorare a Draco un "FIFA" tra i denti.
-Sta attento, qui il passaggio è un po' stretto. Vedi quel nodolino? Premilo.- si sentivano frusciare i rami del platano sopra di loro.
-Perché?-
-Tu fallo.-
Draco premette il nodolino sulla radice e uscirono, l'albero era immobile.
-Ma questo è il platano picchiatore.-
-Si e quel nodolino che hai premuto lo rende un innoquo platano per qualche minuto.-
-Tu come l'hai scoperto? Non dirmi che i gemelli hanno scoperto anche questo?!-
-No, non loro, ma l'ho scoperto grazie ai Malandrini. Che sono i loro antenati.-
-Sarebbero?-
-Ti ricordi il professor Lupin?-
-Lui e le sue lezioni ridicole? Come no, a parte quest'anno è stato l'unico anno in cui a lezione si faceva davvero lezione.-
-Allora vedi che non sono così tanto ridicole?- entrambi i ragazzi scoppiarono a ridere.
-Comunque, lui Sirius Black, James Potter e quel verme di Peter Minus a scuola erano inseparabili, ne combinavano di tutti i colori, e si erano soprannominati Malandrini, il platano è stato piantato quando Remus ha iniziato a venire qui a scuola, come studente si intende, e nascondeva appunto il passaggio verso la stamberga strillante. Ogni mese ad ogni luna piena, un insegnante lo accompagnava al passaggio e lui passava tutta la notte nella stamberga strillante, perciò puoi anche smettere di avere paura Draco, la stamberga strillante non è altro che una casa fatiscente, abbandonata, il nome strillante lo deve a Remus che nelle notti di luna piena si lamentava.-
-No vabbè non ci credo, tutte quelle dicerie erano solo per Lupin?-
-Esatto, ok dove andiamo da qui?- i ragazzi erano quasi arrivati al portone della torre dell'orologio.
-Allora non possiamo girare per la scuola insieme, fai la strada che vuoi, ci troviamo al settimo piano tra poco.-
-D'accordo.- Hermione sapeva di poter utilizzare il passaggio segreto nei sotterranei e avrebbe fatto presto, ma tanto valeva visto che stava andando verso i sotterranei passare a salutare Severus.
Attraversò svelta la torre dell'orologio, poi si recò nel cortile di trasfigurazione, vedeva Draco camminare dal lato opposto al suo, ma quando Draco di infilò nella porta che portava verso il quinto piano lei prese la strada apposta, recandosi ai sotterranei.
Quando arrivò davanti all'ufficio di Severus bussò, e quando ottenne il permesso per entrare infilò la testa.
-Hermione.- un sorriso sincero si aprì sul volto dell'uomo quando la vide, lei si chiuse  la porta alle spalle.
-Ciao Severus.-
-Ho girato tutto il castello, dove diamine sei stata?-
-Chi me lo sta chiedendo?-
-IO?!-
-Si ma me lo chiedi come Severus o come professor Piton?-
-Cambia qualcosa?-
-Si, decisamente.-
-Quale dei due me medesimi si arrabbierebbe di più?-
-Il professor Piton.-
-Allora te lo chiedo come Severus.-
-Sono stata alla tua villa al mare con Draco e abbiamo fatto delle ricerche sui libri della tua biblioteca.-
-Come diamine avete fatto ad uscire dalla scuola??- chiese l'uomo furente.
-Ecco ora sei il professor Piton.- l'uomo allora si prese il naso tra indice e pollice e fece un respiro profondo.
-Come avete fatto ad uscire dalla scuola?- chiese molto più calmo e visibilmente curioso.
-Te lo direi ma poi dovresti mettermi in punizione, caro professore, ci vediamo stasera.- Hermione gli diede un bacio a fior di labbra e uscì con un sorriso furbo stampato sul volto.
Raggiunse di corsa Draco passando dal passaggio segreto che le aveva mostrato Severus.
-Era ora.- disse il ragazzo quando lei ebbe svoltato l'angolo che conduceva alla stanza delle necessità.
-Sono qui, dai mostrami quello che mi devi mostrare.-
Draco camminò tre volte avanti e indietro davanti al muro e poi comparve la porta.
-Vieni con me.- Hermione non aveva mai visto la stanza delle necessità sotto quell'aspetto.
Era piena di oggetti accatastati l'uno sopra l'altro, file e file di montagnette di oggetti lasciati da qualcuno.
-Eccoci.- Draco afferrò un arazzo e lo tirò scoprendo un armadietto.
-Hermione ecco a te un armadio svanitore.-
-Questo è l'armadio svanitore?-
-Si perché?-
-Nulla mi sembrava solo di averlo già visto.-
-E infatti è così, non è sempre stato qui. Era al quinto piano fino all'anno scorso, era stato rotto da Pix al secondo anno, l'anno scorso i gemelli Weasley hanno rinchiuso qui dentro Montague quando Silente l'ha ripescato lo ha nascosto qui per evitare che facesse altri danni. Sto cercando di ripararlo.-
-Ma perché a cosa ti serve?-
-Dovrò avere la scorta la sera della morte del preside. Loro dovranno essere presenti.- Draco si appoggiò con tutte e due le mani all'armadio e Hermione potè vedere le sue nocche diventare bianche da quanto lo stava stringendo.
"Se solo sapesse che alla fine non sarà lui a compiere questo atto."
"Hermione?"
"Scusa ho proiettato i pensieri non volevo."
"Sei di nuovo con Draco?"
"Si, mi sta illustrando il suo piano per far entrare i mangiamorte ad Hogwarts la sera in cui vabbè hai capito."
"Non ha senso, ne parliamo stasera."
"Stasera devo andare prima dal preside, noi ci vediamo più tardi."
"D'accordo, è ora di cena però, ovunque voi siate vi conviene affrettarvi in Sala Grande."
"Si, a dopo."
-Draco.- Hermione afferrò una delle sue mani e la staccò lentamente dall'armadio.
-Draco, è quasi ora di cena, dobbiamo avviarci in Sala Grande, tra poco suonerà la campana e tutti i ragazzi usciranno dalle classi.-
Il ragazzo continuava a tenere gli occhi fissi sull'armadio, allora la riccia gli si parò davanti.
-Troveremo una soluzione te lo prometto.- e lo abbracciò, lui si sentì confortato e ricambiò l'abbraccio.
-Andiamo adesso.- sussurrò immerso nel profumo dei suoi capelli ricci.
-Io vado nella mia Sala Comune, faresti meglio a fare lo stesso, sarà meglio essere li quando i nostri amici torneranno dalle lezioni.-
-D'accordo, a più tardi Hermione.-
I due si salutarono e il biondo ridiscese verso i sotterranei mentre la riccia si recò nella sala Comune dei Grifondoro, appellò un libro e si sedette in una poltrona accanto al camino.
Quando i ragazzi entrarono dalla porta del ritratto si lanciarono sul divano accanto a lei.
-Oddio ragazzi ma che avete fatto a cura delle creature magiche, andate immediatamente a farvi una doccia, puzzate tantissimo.-
-Abbiamo dovuto ripulire i recinti degli schiopodi. Per fortuna Hagrid ha avuto la decenza di spostarli. Spiegò Harry.
-È ora di cena, non ho tempo di farmi una doccia.- si imbronciò Ron.
-AHH, ci penso io ho capito. Tergeo.- disse la riccia e i due ragazzi tornarono puliti e profumati.
-Ora possiamo andare a mangiare senza rischiare di morire asfissiati dal vostro odore acre.- rise Ginny seguita dalla riccia e insieme iniziarono a scendere le scale. All'entrata della Sala Grande videro Malfoy con la Parkinson che gli stava incollata come una cozza e a Hermione venne da ridere, mentre Harry si lanciò in delle nuove accuse verso Draco e il suo essere entrato a far parte dei mangiamorte. In quel momento la riccia si ricordò del suo braccio e controllò di avere le maniche della camicia e del maglioncino ben abbassate.
Hermione pensò che il bello di passare del tempo con Draco e con Piton era il non doversi nascondere ma poter essere se stessa, e soprattutto non avere segreti, almeno con Severus, visto che la ragazza a Draco stava tenendo nascosta la verità su come sarebbe finita quella storia.
-Hermione ti vedo un po' persa nei tuoi pensieri tutto ok?-
-Si tutto ok, tranquillo ero solo sovrappensiero, ho visto il preside e mi sono ricordata di stasera.-
-Giusto! Alle 20:00 nel suo ufficio vero?-
-Alle 20:00.-
Hermione e Harry, che erano rimasti un attimo in disparte, si sedettero accanto ai compagni e cominciarono a cenare, la ragazza si chiedeva che cosa volesse Silente da lei e Harry, sapeva che quell'anno avrebbero sostenuto delle lezioni su Voldemort e sui suoi ricordi, la riccia dovette ammettere a se stessa di essere inquieta.

Buongiorno! Eccomi tornata, nel prossimo capitolo vedremo finalmente un ricordo di Voldemort.
Ditemi cosa ne pensate di questo capitolo, e se vi va anche della storia in generale, qui sotto nei commenti.
E non dimenticate di lasciarmi una stellina se vi è piaciuto il capitolo.
Al Prossimo capitolo!

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