Halloween

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Hermione stava percorrendo la strada che l'avrebbe portata al campo di Quidditch, il braccio era ancora un po' indolenzito ma non le bruciava più.
Arrivata al campo, si chiese dove dovesse andare, ma poi sorrise e si avviò agli spalti Serpeverde, il biondino non sarebbe mai salito su quelli di Grifondoro.
E infatti eccolo li.
-Draco.-
-Dimmi Granger, avevi bisogno? Il braccio come va?-
-Ah va e viene.- disse la riccia lamentandosi come aveva fatto il biondino qualche anno prima dopo che fu attaccato da Fierobecco, lui rise.
-Volevo qualcuno con cui parlare liberamente, sembrerebbe che lui mi controlli attraverso il marchio, e aver effettuato un incantesimo oscuro ha creato una spaccatura nella mia magia bianca, e dove se non nell'unico punto in cui è presente della magia nera dentro di me, è come se la magia nera del marchio si fosse incanalata nella Cruciatus.-
-Quindi se tu effettui un incantesimo oscuro il marchio lo intensifica.-
-Esattamente, ora Severus sta studiando dei tomi sul marchio del diavolo, e mi ha detto di tornare a lezione perché sarebbe stato sospetto se sparivamo entrambi, ma non me la sento di stare in aula, mi guarderebbero tutti, è strano da dire, ma invece da te non mi sento giudicata.-
-Fino a ieri ero il primo della lista, oggi invece sono quello da cui non ti senti giudicata, pensa come gira il mondo.-
-Mi guarderebbero come quella che ha messo al tappeto il professore più temibile di Hogwarts, mi guarderebbero con ammirazione, non lo sopporterei, ho atterrato la persona forse più importante della mia vita.- Hermione abbassò la testa.
-Vieni con me Granger, basta con questi pensieri.- la riccia rialzò il capo e il biondo le stava offrendo la mano.
-Dove vuoi andare?- le chiese lei.
-Ti fidi di me?-
-Domanda un po' azzardata Malfoy.- lui teneva però la mano fissa sotto al suo volto, così la ragazza la afferrò. Il ragazzo prese la sua scopa.
-Oh no, hai capito proprio male, io non volo.-
-Fidati di me Granger, sali.- disse lui che era già a cavalcioni.
-Siediti qui davanti, sei mai andata a cavallo?-
-Si, da bambina.-
-Hai mai sentito parlare dell'espressione cavalcare "all'amazzone"?-
-Si.-
-Allora siediti dai, ti mostro come ogni nobildonna Serpeverde cavalca la scopa.- Hermione si sedette "all'amazzone" e Draco afferrò il manico di scopa si diede una leggera spinta con i piedi e poco dopo stavano sorvolando il campo di Quidditch, la riccia teneva gli occhi chiusi.
-Hermione apri gli occhi.-
-Non se ne parla.-
-Hermione prometto che non ti succederà nulla, apri gli occhi.- il ragazzo si era fermato, l'aria nei capelli della ragazza anche, la ragazza aprì titubante un occhio, poi l'altro, aveva davanti a se uno spettacolo mozzafiato, il tramonto oltre il lago nero lo rendeva di un colore rossiccio.
-È bellissimo Draco.- la ragazza si voltò verso di lui e gli sorrise.
-Ti va un po' di adrenalina adesso?-
-Cosa intendi? Draco non fare nulla.-
-Reggiti.- il ragazzo puntò il manico della scopa verso il basso e loro iniziarono a scendere in picchiata la ragazza cacciò un urlo.
-Non mi piace!!!- il ragazzo si fermò quel tanto che bastava a far scendere Hermione dalla sua scopa poi scese anche lui.
-È così bello volare, come fa a non piacerti?-
-Odio l'altezza e poi non puoi imparare a volare da un libro.-
-Andiamo a cena sarà meglio che mangi qualcosa, poi potrai rivedere il tuo professorino.-
-Piantala Draco.-
Si avviarono insieme verso il castello.
-Le lezioni stanno per terminare sarà meglio non farci vedere assieme.-
-Mangerò negli alloggi di Severus, non me la sento di cenare sotto gli occhi di tutti, la notizia avrà già fatto il giro della scuola.-
-D'accordo, allora va prima che finiscano le lezioni e qualcuno ti veda andare nei sotterranei.-
La riccia salutò il biondo accanto all'entrata e si diresse a passo svelto nei sotterranei.
Quando entrò nell'ufficio questo era vuoto e passò nei loro alloggi.
-Dobby?-
-Padroncina Hermione, mi dica.-
-Ti dispiacerebbe portarmi la cena qui? Non mi sento molto bene e non mi va di mangiare in sala Grande, ah e porteresti questo bigliettino a Ginny per me?- la riccia prese un pezzo di pergamena e scrisse due righe all'amica per non preoccuparla.
-Senz'altro, Dobby va signorina.- e così come era venuto se ne andò.
La ragazza mangiò e poi si stese sul divano.

Legilimens ~ A Snamione StoryWhere stories live. Discover now