Gli Eredi dei Malandrini

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Hermione entrò nell'ufficio di Severus all'inizio dell'ora successiva, aveva lasciato Draco nell'ingresso che si era recato a erbologia, l'uomo era seduto alla scrivania chino su delle pergamene.
-Dovresti riposare.- disse Hermione avvicinandosi e allargandogli le braccia sedendosi sulle sue gambe.
-Non posso riposare, sono troppo ansioso su ciò che potrebbe succedere questa sera.-
-Non puoi avere paura. Tu devi essere forte per entrambi, sei l'unico che può farlo, io ho il diritto di avere paura.-
-Tu ne hai il diritto, ma non devi, in quest'ora in cui sei sparita nel nulla io e Albus abbiamo studiato un piano.-
-In cosa consiste?-
-Non possiamo contare sulle tue barriere, e non sei in grado ancora di creare ricordi falsi, quindi io e Albus dobbiamo per forza fare ciò che gli abbiamo già detto, ovvero dobbiamo schermarti la mente, l'impronta di magia più forte dovrà essere quella di Albus in modo da nascondere la mia se decidesse di scavare a fondo.-
-Quindi dovrete bloccarmi la mente.-
-Si, è necessario non possiamo ancora fidarci della tua occlumanzia, e tu sai veramente troppe cose, nella tua mente potrebbe vedere il mio doppiogioco, potrebbe vedere la nostra relazione.-
-Non lo potrei permettere, quando possiamo fare ciò?-
-Tra poco, aspettavo che tornassi, dobbiamo andare da Albus perché potrebbe vedere il ricordo dell'incantesimo e quindi è assolutamente necessario che tu veda lui e il suo ufficio.-
-D'accordo, allora vogliamo andare?-
-Si.- Hermione si alzò e si recò al camino, ma la mano di Severus le afferrò il polso.
-Dove vai?-
-Dal preside?!-
-Aspetta, prima di andare dal preside..-
-Cosa?- chiese la ragazza notando che l'uomo si stava avvicinando.
Lui non le rispose, si avvicinò sempre di più e le diede un bacio.
-Mi era mancato tutto ciò- disse la ragazza dopo aver ripreso fiato.
-Lo sai che non sono bravo con queste cose.-
-Lo so.- disse lei allungandosi sulle punte dandogli un bacio sulla guancia.
-Andiamo?- le chiese l'uomo.
-Si.- entrarono nel camino e si diressero dal preside.
-Buon pomeriggio ragazzi miei, allora signorina Granger, è pronta?-
-Sono pronta.-
-Bevi questa prima, potrebbe servire più energia, Albus una anche per te l'incantesimo è molto potente.-
-Pozione corroborante?- chiese il preside e Severus semplicemente annuì.
-Molto bene allora, cominciamo.-
Hermione si mise esattamente davanti al preside, mentre Severus si spostò molto di lato alla scena, in modo da essere fuori dal campo visivo di Hermione, mentre Albus si sedette alla scrivania.
-Signorina Granger, buon pomeriggio.-
Hermione capì che stavano creando un ricordo.
-Buon pomeriggio signore.-
-Ti chiederai perché ti ho convocata, vedi la tua amicizia con il nostro giovane signor Potter potrebbe essere notata dalle forze oscure, quindi è di vitale importanza che la tua mente rimanga ben protetta per evitare ogni rischio, se non ti dispiace ho bisogno che tu ti sottoponga ad un incantesimo di sbarramento della tua mente.-
-Vuol dire che lei sa chi potrebbe arrivare a me e entrare nella mia mente?- la riccia cercò di mostrarsi sconvolta.
-Potrebbe signorina Granger, ora so che lei ha studiato legimanzia, me lo ha detto la professoressa McGranitt.-
-Si è una branca della magia che mi ha sempre affascinato e ho chiesto a lei dei libri su cui poterla studiare.-
-Molto bene, ti devo chiedere allora di abbassare le tue barriere occlumantiche per permettermi di entrare nella tua mente e schermarla da attacchi esterni.-
-Si signore.-
-Molto bene, quando sei pronta cominciamo.-
La ragazza si concentrò fino ad abbassare completamente ogni forma di protezione nella sua mente.
-Legilimens.- disse il preside ed entrò nella mente di Hermione, la riccia sentì l'impronta magica del preside insinuarsi in lei e doveva ammettere di sentire che era davvero potente.
Silente e Severus insieme misero uno scudo potentissimo alla mente della ragazza che come era stato precedentemente detto dal pozionaio a Voldemort solo chi lo esegue può eliminarlo, oppure si eliminerà automaticamente alla sua morte, era per questo motivo che i due uomini avevano deciso di compiere l'incantesimo in simultanea, così alla morte di Silente una minima protezione fornitagli da Severus stesso sarebbe rimasta nella mente della ragazza.
Hermione quando i due uomini uscirono dalla sua mente svenne per la troppa potenza dell'incantesimo, ma Piton fu subito pronto a sorreggerla e gli diede subito un altra pozione corroborante.
-Hermione, stai bene?- lui la aiutò a rimettersi in piedi.
-Si è tutto apposto.-
-Molto bene ragazzi andate pure.-
Hermione e Severus tornarono nei loro alloggi.
-Allora sei ancora preoccupata per stasera?- gli chiese lui togliendosi il mantello e appoggiandolo al divano.
-In realtà si, e se non potendo vedere nulla nella mia mente si arrabbierà? E poi una domanda, secondo te posso entrare sulle mie gambe o dovrò essere stordita?-
-Questa è una bella domanda, tu fino a stasera non dovresti nemmeno sapere la mia identità, e il Signore Oscuro non vorrà che la mia copertura salti quindi immagino di non poter rimanere nella stanza e tu non potrai vedermi per tutto il tempo, ti schianterò prima di partire probabilmente.- parlava più con se stesso che con Hermione e misurava a grandi passi la stanza.
-Severus ferma le macchine o ti scoppierà il cervello. Non preoccuparti, mi schianterai e poi rimarrai nei paraggi, io saprò che tu sei vicino.-
-Se dovesse farti del male e io non sarò li a difenderti?-
-Mi dovrai riportare comunque al castello dopo, mi curerai.-
-D'accordo.-
-Severus calmati per favore, ho bisogno che tu sia forte.-
-Lo sarò Hermione.- gli promise l'uomo fermandosi davanti a lei e guardandola negli occhi.

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