Mangiamorte

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Buongiorno a tutti/e, è tanto che non aggiorno, il capitolo era quasi finito ma non trovavo mai un momento per terminarlo, scriverlo è stato un po' complicato perché avevo un idea ma non riuscivo a svilupparla nel modo giusto, sia per il poco tempo sia perché il risultato che ottenevo fino a qualche giorno fa non mi soddisfaceva a pieno, ora invece sono contenta di aver raggiunto il mio obiettivo anche se con non pochi sforzi, se vi va di lasciarmi un feedback ne sarei onorata, buona lettura.
P.s. il capitolo sarà multi POV.😊

POV SEVERUS
Severus prese al volo Hermione prima che potesse cadere al suolo, le mise il mantello e prese un passaggio segreto per uscire dal castello, prima di arrivare ai cancelli incontrò il preside.
-Fa attenzione Severus, e riporta qui la ragazza sana e salva se puoi, non rischiare più di quel che serve.-
-Farò quello che posso Albus, ma se dovesse accaderle qualcosa.-
-Farò in modo che Madama Chips sia pronta, sai che non fa domande, soprattutto a me.-
-Grazie Albus.-
-Ora va, il signor Malfoy ti sta già attendendo ai cancelli.-
L'uomo annuì e lei si diresse verso l'uscita con Hermione che levitava dietro di lui.
-Che cosa le hai fatto?-
-Non posso mica farla entrare al Manor con le sue gambe, come diavolo avrei dovuto convincerla a seguirmi.-
-Hai ragione, andiamo?-
-Si, andiamo.-
Entrambi si recarono al punto di smaterializzazione, Severus prese Hermione per mano e sparirono.
Riapparirono dopo poco davanti ai cancelli del Manor.
-Sei pronto?- chiese l'uomo al ragazzo accanto a se.
-No, ma andiamo.- il ragazzo sospirò e insieme varcarono l'entrata con Hermione che fluttuava dietro di loro.
Come sempre Codaliscia venne ad aprire e come sempre Severus gli regalò uno sguardo carico d'odio.
-Ah Severus.- disse Voldemort non appena lo vide.
-Mio signore.- risposero entrambi e si inginocchiarono davanti al signore Oscuro.
-Alzatevi, Draco, Draco, Draco.- disse il Lord girandogli intorno.
-So che il tuo primo tentativo di ammazzare il vecchio non è andato a buon fine.-
-No, signore.-
-E dimmi, la collana che hai tentato di fargli arrivare, dove l'hai presa?-
-È un cimelio di famiglia mio signore.-
-Molto bene, quindi è una questione di famiglia dico bene?-
-Mio signore?- Draco non capiva dove volesse arrivare.
Con un gesto Voldemort richiamò Yaxley che fece entrare Bellatrix, o ciò che ne restava.
-Ha o no eseguito lei la maledizione sulla collana?-
-Si, mio signore.- disse Draco abbassando il capo.
Sapeva cosa sarebbe successo da li a poco, si aspettava solo di sentire le urla, o il dolore, ma tutto ciò non arrivò, così Draco rialzò il volto e fissò gli occhi in quelli rossi di Voldemort.
-Lo sapevo già, infatti è stata adeguatamente punita, ma apprezzo la tua sincerità Draco, devo dedurre però che non sei in grado di portare a termine da solo il tuo incarico.-
-No, mio signore, io sono in grado.-
-Non è quello che mi hai dimostrato. Ed è per questo che ho chiesto al nostro Severus di portarmi la signorina Granger, svegliala Severus ed esci di qui, non vogliamo che la tua copertura salti, non ancora.-
Severus se lo aspettava, puntò la bacchetta contro la sua alunna e fece l'incantesimo che l'avrebbe risvegliata poi uscì dalla stanza.

POV HERMIONE
-Signorina Granger, che piacere averla qui, su in piedi.- disse il signore oscuro tirandola a in piedi con la maledizione Imperio.
-Tu sorreggila, non vorrei che si facesse male, non ancora.- ripeté il Lord indicando Draco che si avvicinò lentamente ad Hermione e la sorresse.
-Signorina Granger, lei è qui per un motivo, io vorrei che lei mi desse delle informazioni sul giovane signor Potter, lo può fare?- Hermione sentiva un incessante dolore alla testa, segno che stava cercando di entrare.
-NO.- disse la riccia.
-Lo immaginavo, lasciala Draco. Vediamo se così ti viene voglia di parlare. Crucio.- disse ed Hermione si accasciò a terra urlante, sentiva che l'incantesimo veniva scagliato sempre con più rabbia e con più forza.
"Hermione stai tranquilla, non ti farà troppo male, ha una missione per te, stai tranquilla."
"Severus."
"Sono qui fuori stai tranquilla, ti porto via appena posso!"
-Allora ti è venuta voglia di parlare sudicia Sanguesporco?-
-NO.- ripeté Hermione con più fermezza.
-Peccato, comunque non è solo questo il motivo per cui ti ho fatta venire. Vedi signorina Granger, tutti i presenti in questa stanza sono Mangiamorte.-
La riccia fissò Draco e cercò in tutti i modi di fingersi stupita.
-Ebbene si, ma non dovrai dirlo a nessuno, altrimenti i miei Mangiamorte faranno una visitina alla Londra Babbana.- la riccia perse un battito e il respiro.
-Non preoccuparti se farai la brava loro saranno salvi, dovrai aiutare Draco con la sua missione, ma attenta, dovrà essere Draco a compiere l'atto.-
-Io credo che ci siano persone molto più qualificate di me per questo compito.-
-Tu non hai il diritto di credere nulla, IO dico che questo è il tuo compito. E poi non fare la modesta, si dice che nonostante tutto tu sia la strega più brillante della tua età, beh dimostramelo.-
-Mio signore sono perfettamente in grado...-
-SILENZIO. Si..len..zio. Draco, non hai imparato nulla ancora una volta? Io e soltanto io decido chi e cosa deve fare. Siamo intesi? Draco deve concentrarsi al massimo sulla missione e tu lo dovrai aiutare. Per far sì che non ti venga la malsana idea di disubbidire ti mostrerò un ricordo di Yaxley, vieni avvicinati.-
Hermione non muoveva un passo, si sentiva pietrificata sul posto, sospettava quale ricordo stava per vedere, poi d'improvviso iniziò a mettere un piede davanti all'altro, non che fosse lei a volerlo, Voldemort la stava avvicinando con la maledizione imperio.
-Su avanti, guarda dentro.-
Hermione si chinò verso quella che era una pallida imitazione del pensatoio di Silente e in poco tempo una scena ben distinta le si presentò davanti, una casa bianca in quartiere Babbano medio-alto, li dalla finestra si potevano vedere una donna e un uomo in cucina che cucinavano, ridevano, erano felici, la donna stava mettendo qualcosa nel forno mentre l'uomo teneva in mano un mestolo con cui stava girando qualcosa in una padella posta sui fornelli.
Quelli erano i suoi genitori e quella era la sua casa, li avrebbero tenuti d'occhio e al primo segnale di Voldemort li avrebbero ammazzati.
Hermione uscì dal pensatoio e nonostante la paura guardò il signore oscuro negli occhi.
-Ebbene? Accetterai di buon grado la missione?-
-Si.- rispose in un sussurro la ragazza.
-Si, mio signore.-
-Non sei il mio signore.- rispose acida la riccia.
-Ah no?- Voldemort le prese il braccio e le incise il marchio nero, era un marchio debole, quasi grigiastro in confronto a quello di Severus che era di un nero brillante, eppure ora era lì, sul suo braccio.
-Ora sarò il tuo signore, e se avrò bisogno di te ti chiamerò, ora andate, Signorina Granger mi scusi ma è di vitale importanza che lei rientri al castello così come ne è uscita, stupeficium.- Draco la afferrò nell'esatto istante in cui Severus entrò nel salone.

Legilimens ~ A Snamione StoryWhere stories live. Discover now