Il primo ricordo

718 41 10
                                    

Hermione ed Harry finirono di cenare e si diressero verso l'uscita della Sala Grande per raggiungere l'ufficio del preside, non prima che la riccia ebbe lanciato un occhiata e un sorriso verso un punto preciso del tavolo degli insegnanti, da cui provenne in risposta una leggera smorfia, quello per la ragazza era molto più che un sorriso, così si avviò assieme all'amico verso la torre più alta e più grande di Hogwarts.
-Avanti.- disse la voce calma del preside dopo che i due ragazzi ebbero bussato alla grande porta di quercia con intarsi in oro del suo ufficio.
-Preside.- salutarono e si sedettero.
-Bene, sapete già perché siete qui, ma andrò a spiegarvi più nel dettaglio. Le lezioni che affronterete con me quest'anno parleranno di un giovane ragazzo il cui nome era Tom Riddle, la maggior parte di voi ora lo conosce come Lord Voldemort.- si alzò e fece cenno ai due Grifondoro di seguirlo.
-Quelli che vedete qui dentro, sono ricordi, in questo caso riguardano un solo individuo, Voldemort. Questa fiala contiene un ricordo molto particolare, vorrei che voi lo vediate.-
Prese una delle fiale e Hermione notò che sull'etichetta era riportato "Bob Odgen, Gaunt".
Silente versò il ricordo nel pensatoio, e Hermione e Harry infilarono la testa.
-Vedete ragazzi, qui Bob Ogden è in missione per conto del Ministero, e si sta dirigendo verso un bosco. E ora lo seguiamo venite, una volta inoltratisi fra gli alberi, vedremo in una radura una vecchia casa in rovina che sembra essere abbandonata. Ecco la casa, è abitata da un certo Orvoloson Gaunt e dai figli Orfin e Merope Gaunt. Ogden convoca Orfin ad un'udienza al Ministero con l'accusa di aver usato la magia contro un Babbano, ma la famiglia Gaunt non gli presta molto ascolto, trattandolo invece con disprezzo e altezzosità. Malgrado lo stato di povertà in cui la famiglia sembra vivere..-
-Ma signore come può essere che vivono in questo stato di povertà? Orvoloson ha appena fatto notare a Orfin che loro sono gli ultimi discendenti viventi di Salazar Serpeverde e che posseggono numerosi cimeli.-
-Harry caro ragazzo, finalmente so cosa dice.- sorrise il preside.
-Ti dispiacerebbe dirmi che cosa sta dicendo?-
-Signore lei non lo capisce?- Harry era stranito.
-Harry, io non so come lo senti tu, ma stanno parlando in Serpentese, e io e il preside non lo sappiamo.-
Hermione vide Harry concentrarsi.
-Oh, ora lo sento, biascicano quando parlano, quasi come se stessero sibilando. Hanno una "S" molto allungata-
-Herry ti dispiacerebbe tradurre?-
-Gaunt dice di essere il discendente di Salazar Serpeverde, quella è sua figlia Merope, la chiama Magonò, ripetutamente, lo usa con il chiaro scopo di insultarla, al collo ha la collana di Serpeverde, e signore continua a giocare con quell'anello. Dice che potrebbe essere un altro cimelio di Serpeverde?-
-Riconosco quell'anello.- disse la ragazza che ricordava perfettamente di aver visto l'anello nel quadro di Salazar appeso all'ingresso degli alloggi di Severus.
-Si è di Serpeverde.- confermò il preside.
Nel ricordo arrivarono altre due persone, Tom e una ragazza, che non entrarono nella capanna, ma le cui voci si sentirono da fuori.
-Orfin sta dicendo al padre che sua sorella sembra avere un certo interesse per questo Tom.-disse Harry per tradurre ad Hermione e al preside.
La scena che seguì fu pietosa, la ragazza urlò e si lanciò verso la scena pur sapendo di non poter fare nulla. Il padre si scaglia contro la ragazza, ma Ogden lo ferma prima di darsi alla fuga.
Il ricordo finì e tutti e tre uscirono dal pensatoio.
-Signore chi sono i Gaunt?- chiese Harry con una voce fredda.
-Harry? Tutto bene?- gli chiese la ragazza.
-No Hermione, io ho perfettamente capito dove ci trovavamo, eravamo a Little Hangleton Signore, non è vero?-
-Si Harry, quella era Little Hangleton, e quelli sono il nonno, lo zio e la madre di Voldemort.-
-Merope è la madre di Voldemort?- esclamò Hermione con sorpresa.
-Si e quel giovane che abbiamo visto a cavallo, quello è Tom Riddle Senior, il padre di Voldemort.-
-È un mezzosangue?- domandò stupita Hermione.
-Si signorina Granger, Lord Voldemort è un mezzosangue, madre strega e padre babbano.-
-Signore lei ha qualche teoria di cui non ci sta parlando non è vero?- domandò Harry che ormai aveva imparato ad interpretare i silenzi del preside.
-Molte, una meno probabile dell'altra. Negli anni ho cercato e ricercato qualcosa, so che qualcosa mi sfugge. Ma forse potrebbe esserci una soluzione, il professor Lumacorno dice che sei diventato bravo in pozioni.-
-Me la cavo.- Hermione gli lanciò un occhiataccia.
-Sai Harry, c'è un motivo per cui ho riportato qui Horace, e vorrei che voi due riusciste ad entrare nelle sue grazie, potrebbe avere qualcosa che ci potrebbe aiutare a far luce su tutta la storia. Ma per adesso è tardi non voglio trattenervi oltre, buonanotte ragazzi.-
-Senz'altro signore. Buonanotte.- risposero i due e si diressero all'uscita.
-Cosa ne pensi Hermione?-
-Secondo me ci sono ancora tante cose che non sappiamo, aspettiamo e vedremo.-
-Non vieni in sala comune?- chiese il moro visto che la riccia si stava dirigendo dalla parte opposta alla sua.
-Ehm no vado da Piton, abbiamo una lezione da concludere.-
-D'accordo, buonanotte Herm.- i due si salutarono e Hermione si diresse verso i sotterranei.
-Ciao ragazzina.- disse il quadro di Serpeverde. Immediatamente la ragazza corse a guardargli la mano sinistra e scorse l'anello, ma il quadro si aprì prima che lei potesse pronunciare la parola d'ordine.
-Finalmente, entra.- disse freddo l'uomo sulla soglia dei suoi alloggi.
-Quindi che cosa vuole il vecchio bacucco?-
-Vuole che entriamo nelle grazie di Lumacoro.-
-Non sarà difficile, tu sei una strega brillante, Potter usa il mio libro, tempo poco vi inviterà a una delle sue cenette con gli eletti... il "Lumaclub".-
-Il Lumacosa?- Hermione scoppiò a ridere.
-Non ridere. Si chiama così.- disse sedendosi accanto a lei sul divano.
-Bene. Cosa facciamo stasera?- disse la ragazza sorridendogli e prendendogli la mano.
-Innanzitutto parti con spiegami dov'eri oggi pomeriggio con Draco.-
-Va bene, volevo capire come aiutarlo e lui mi ha detto di fargli il palo, ma io non voglio fare il palo di nessuno così sono riuscita a convincerlo a rivelarmi il suo piano finale.-
-E sarebbe? Fare entrare i mangiamorte a Hogwarts?-
-Si e no.-
-Spiegati.-
-In pratica credo che lui voglia ancora cercare di arrivare al preside con mezzucci tipo la collana, ma alla fine sa che l'unico modo per uccidere una persona è quello di utilizzare la terza maledizione senza perdono, quindi quando Draco tenderà una trappola al preside sarà quando riuscirà a sistemare l'armadio svanitore che al momento è nascosto nella stanza delle necessità, con quello farà entrare i mangiamorte ad Hogwarts che terranno impegnati gli insegnanti mentre lui ammazzerà il preside.-
-Mentre io ammazzerò il preside, e giustamente, gli insegnanti non mi fermeranno mentre raggiungerò Draco e nemmeno i Mangiamorte, che bella situazione di merda.-
-Già, il mio compito è quello di aiutarlo ad aggiustare l'armadio, sai come si può fare?-
-Mi guarderò in giro, farò qualche ricerca e andrò a vedere questo armadio quando sarò sicuro che Draco sarà in classe per non destare sospetti.-
-Ricordi l'armadio che c'era al secondo piano al secondo anno, quello che è stato rotto da Pix?-
-Quello dal quale abbiamo ripescato Montague lo scorso anno dopo che i gemelli ce lo avevano chiuso dentro?-
-Proprio quello, Silente lo ha spostato nella stanza delle necessità per fare in modo che non creasse più danni.-
-Avevamo un armadio svanitore nella scuola, a libero utilizzo di tutti gli studenti?!-
-Esatto.-
-Ma cosa gli salta in mente di tenere un coso come quello chiuso in una scuola?-
Hermione scoppiò a ridere.
-Cosa ridi ragazzina?-
-Scusa ma sono le esatte parole usate da Ron dopo che ha visto Fuffi.-
-Fuffi? Il cane a tre teste di Hagrid? Sono curioso, qual è stata la tua risposta?-
-Beh... guarda.-
"Hermione ripescò il ricordo e lo mostrò all'insegnate.
-Ma come gli salta in testa di tenere un coso come quello chiuso in una scuola?!-
-Tu non li usi gli occhi vero?! Non hai visto su cosa poggiava le zampe.-
-Non gli ho guardato le zampe, ero un tantino preoccupato delle teste, o forse tu non le hai notate, erano TRE!!-
-Stava sopra una botola, il che significa che non era li per caso, fa la guardia a qualcosa.-
-La guardia a qualcosa?- chiese Harry curioso.
-Si, esatto. Ora se a voi due non dispiace io me ne vado a letto, prima che a uno di voi venga un'altra brillante idea per farci uccidere, o peggio espellere.-"
Hermione buttò fuori l'insegnate appena nel ricordo iniziava a salire le scale verso la sua stanza.
-Hermione credo tu abbia bisogno di rivedere le tue priorità, davvero credi che essere espulsi è peggio che essere uccisi?-
-Assolutamente si! Dovrei vivere senza magia non se ne parla.-
-Sei assurda. Comunque dove credi che porta l'armadio svanitore che c'è nella Stanza delle Necessità.-
-Io credo che porti Nocturn Alley.-
-A Nocturn Alley? E perché mai?-
-All'inizio dell'anno quando siamo andati a fare le compere per la scuola io, Ron e Ginny abbiamo visto  Draco e mammina che si aggiravano sospetti per Diagon Alley così li abbiamo seguiti e sono entrati da Magie Sinister, li c'era quello che è venuto alla villa al mare, credo sia un lupo mannaro.-
-Greyback.-
-Si credo sia lui, e Draco chiedeva al commesso di tenere via un oggetto e di non darlo a nessuno, dentro il negozio c'era una copia di quell'armadio che è di sopra. E poi Draco mostrava il braccio a Sinister.-
-Lo ha spaventato con il marchio nero, quindi ai Mangiamorte basterà andare da Magie Sinister ed entrare nell'armadio, e verranno automaticamente trasportati a scuola, così non dovranno passare le barriere di protezione del castello.-
-Credo che il piano sia quello.-
-Si credo anche sia veritiera la fase dei mangiamorte che dovranno tenere occupati gli insegnanti. Non so se i mangiamorte sono al corrente del patto di servizio degli insegnanti.-
-Patto di Servizio?- chiese la riccia curiosa.
-Ogni insegnate di questa scuola ha firmato il patto di difesa del preside, ogni insegnante deve a tutti i costi, anche a quello della propria vita, difendere e accettare ogni volere del preside in carica, gli altri presidi si sono sempre avvalsi soprattutto della seconda mi ha detto Albus, ma lui ha sempre preferito ragionare con noi insegnati per arrivare a una soluzione comoda per tutti, per quanto riguarda la difesa stiamo parlando di Albus Silente, non ha mai avuto bisogno di essere difeso, ma se Draco gli tendesse una trappola, e la sua vita fosse in pericolo ogni insegnante si deve adoperare per difenderlo.-
-Quindi i Mangiamorte servono, come ho ipotizzato io, a tenere occupati gli insegnanti mentre Draco, vabbè tu, fai quello che devi fare. Hai detto che con ogni preside in carica gli insegnanti hanno questo patto?-
-Si con ognuno.-
-Voglio vedere se Minerva si ribellerà quando il preside sarai tu.-
-Non è detto.-
-Oh si che si ribellerà, ammazzerai la sua fiamma.-
-Non è detto che diventerò preside, aspetta FIAMMA?-
-Scherzo, naturalmente ma tutti noi studenti sogniamo una storia d'amore tra Minerva e il preside.- la riccia scoppiò a ridere seguita da Severus.
-Dai avanti pelandrona, alzati da questo divano, facciamo lezione di occlumanzia.-
-Cosa?-
-Certo su in piedi!- disse l'uomo scattando in piedi ma senza mai lasciarle la mano tirandola a se le diede un bacio sulla fronte scaturendo il rossore sulle guance della riccia e poi si allontanò.
-Hai qualcosa da mostrarmi? Hai lavorato sul creare delle scene finte nella tua yesta?-
-Si, ci ho lavorato un po' su.-
-Mostrami.-
Hermione abbassò le sue difese occlumantiche e quando sentì la presenza di Severus nella sua testa gli mostrò una porta.
"Devo aprirla?"
"Direi di si, non ti aspettare chissà che cosa, ho lavorato su qualcosa di molto familiare per rendere la scena più veritiera"
Severus aprì la porta e si trovò davanti alla casa che aveva visto attraverso la mente della ragazza nei ricordi di Yaxley nel pensatoio al Malfoy Manor.
"Hermione è pronto il thè cara."
"Arrivo mamma."
Hermione si stava spostando da una stanza all'altra e con la magia appellava delle tazze sul tavolo, dopodiché faceva levitare la teiera dai fornelli per riempire le tazze.
Severus uscì dal ricordo.
-Sembrerebbe un ricordo vero in tutto e per tutto se non fosse che non puoi utilizzare in casa la magia.
-Esattamente, ho modificato un ricordo in cui mia madre mi chiamava per il thè e in cui lei versava il thè nelle tazze e ho cercato di cambiarlo utilizzando degli incantesimi semplici, come l'incantesimo d'appello e la levitazione. Tutte cose imparate al primo anno.- Hermione sorrise sicura si se.
-Non fare la so tutto io, sei stata brava, ma durante gli incantesimi le tue mani sfarfallavano, non devi concentrarti solo sugli effetti dell'incantesimo nei tuoi pensieri, concentrati più a tutto tondo, in questo caso avresti dovuto concentrarti sul movimento della bacchetta e solo dopo devi concentrarti sugli effetti della magia. Un passo alla volta.-
-Hai ragione. Non ho proprio fatto caso ai movimenti della bacchetta, ero concentrata sugli effetti dell'incantesimo.-
Severus appellò una bottiglia e gliela porse.
-Per stasera può bastare, hai materiale su cui lavorare.- la riccia afferrò la burrobirra e si avvicinò alla libreria dell'insegnate mentre lui andò alla scrivania per correggere dei compiti.

Dopo circa un'ora Hermione era arrivata a metà libro di incantesimi avanzati.
-Hermione vieni qui per cortesia.-
-Che succede?-
-Ho bisogno che aiuti Ginevra in Difesa, è una frana, guarda.-
La ragazza prese il compito dell'amica e lo lesse. Il professore aveva ragione, Ginevra era proprio una frana.
-D'accordo vedrò che posso fare. Non essere troppo cattivo, per favore.-
-Herm, questo compito non è accettabile non posso mettere un voto che non le si addice, sarebbe da Troll, ma metto un desolante, va bene? Non posso mettere la sufficienza ad un compito che non è sufficiente.-
-D'accordo, la aiuterò a recuperare.-
-Va bene.- l'insegnante mise via il compito e si alzo stiracchiandosi la schiena.
-Andiamo a dormire che è tardi, domani mattina sei con me e non vorrei che arrivassi tardi a lezione perché ti sei addormentata.-
-Uhm, va bene professore andiamo a dormire.- sorrise la riccia avvicinandosi all'uomo e dandogli un bacio a fior di labbra, ma lui non la lasciò allontanare e approfondì il bacio.
-Uhh, siamo passionali stasera.- lo canzonò la riccia.
-Smettila scema.- disse lui prendendola in braccio.
-AH, cretico che fai?! Rimettimi subito a terra.-
-Qui a qualcuno non piace volare?!-
-No per nulla rimettimi giù.-
-Ai suoi ordini principessa.- e la lanciò sul suo letto, dove la ragazza atterrò rimbalzando un paio di volte.
-Ma sei scemo?!- la riccia scoppiò a ridere e lo afferrò per la camicia tirandolo sul letto.
-Chi è scemo?!- rise anche lui cominciando a farle il solletico.
-NONO, il solletico no, no, no, no ti prego il solletico no, smettila.- la Grifondoro rideva mentre il professore sopra di lei continuava a farle il solletico. Quando si fermò per farle riprendere fiato si rese conto di quali posizioni avessero e le guance dell'uomo divennero di uno strano colore rosato, mentre Hermione che era già rossa dal ridere divenne se possibile ancora più rossa.
Rimasero così per parecchi istanti finché l'uomo non le stampò un bacio in bocca e si allontanò verso il bagno. Hermione si mise a sedere sul letto e cercò di controllare la respirazione che si era fatta di improvviso affannata. Poi afferrò la sua bacchetta e si trasfigurò addosso il pigiama e si sistemò dal suo lato del letto afferrando il libro che Severus leggeva qualche sera prima.
Quando l'uomo uscì dal bagno era vestito con un pantalone della tuta e una maglia a maniche corte nera molto attillata che gli metteva in risalto i pettorali.
Hermione si morse il labbro inferiore e infilò la testa dietro al libro anche al ricordo di quello che sarebbe potuto succedere poco prima.
La riccia sentì l'uomo sedersi sul letto, ed improvvisamente si sentì togliere il libro dalle mani.
-È tardi, lo leggerai domani.- Severus appoggiò il libro sul comodino poi afferrò la riccia in un abbraccio e si stese sul letto con la ragazza appoggiata al suo petto.
-Hermione, mi dispiace per come me ne sono andato prima, non volevo in alcun modo ferirti, se l'ho fatto me ne dispiaccio, non fraintendermi non che non voglio fare l'amore con te, è una cosa che desidero molto, ma la nostra prima volta deve essere speciale, capisci cosa intendo?-l'uomo finì la frase guardandola negli occhi, visto che la riccia dopo le prime parole si era alzata dal suo petto per guardarlo in faccia.
-Non preoccuparti Severus, non mi sono offesa, per me non è una cosa semplice, fare l'amore con te mi piacerebbe, molto anche, ma deve essere speciale come dici tu, perché, ecco..- la riccia non terminò la frase e si morse il labbro guardando altrove. L'uomo si tirò a sedere e mise un dito sotto il mento della ragazza costringendola a guardarlo.
-Herm cosa stai cercando di dirmi?-
-Io non..-
-Non l'hai mai fatto prima? È questo che cerchi di dirmi?-
La riccia annuì.
-Vieni qui.- la tirò a se e tornò a stendersi.
-Non devi assolutamente pensare che questo per me sia un problema, anzi io sarei felice di essere il primo per te, ma ho paura che non sia ciò che vuoi tu, io non sono una persona pulita, e forse non dovresti stare con una persona con un anima macchi.-
-Severus, smettila, non voglio più sentire questo discorso! Tu sei la persona più buona che conosco, con un passato cattivo, certo, ma hai fatto scelte dettate dalla giovinezza e dal rancore, ma sei cambiato e sei dalla parte giusta ora, non dire mai più che la tua anima è macchiata.- Hermione strinse il braccio attorno al corpo dell'uomo per fargli capire che tutto quello che aveva detto lei lo pensva davvero.
-Amore mio..- disse l'uomo in un sussurro che la riccia non era sicura di aver sentito davvero.
Nessuno dei due parlò più, Hermione rimase pensierosa e con il sorriso per ciò che pensava di aver sentito, quando il petto dell'uomo iniziò ad alzarsi e abbassarsi a ritmi regolari e il respiro si era fatto più pesante la riccia capì che doveva essersi addormentato.
-Amore mio..- rispose la riccia e si addormentò non sapendo che in realtà l'uomo aveva sentito benissimo ciò che la ragazza aveva detto.

Buonasera!!!!
Manco da tantissimo e mi scuso..
Ho avuto dei problemi con l'inserimento del ricordo nel capitolo in quanto doveva essere raccontato in terza persona dal punto di vista di Hermione, e non di Harry come nel libro ma alla fine credi di esserne venuta a capo ahah, questo capitolo è pronto da un po', ma non trovavo una degna conclusione.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Stellinate e Commentate.
A presto (spero!).
Besos,
-Niky.

Legilimens ~ A Snamione StoryWhere stories live. Discover now