Capitolo 1.

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Era un nuovo lunedì di un nuovo mese, un nuovo mese di una nuova vita. Settembre stavolta era iniziato in un modo alquanto perfetto. Era una bellissima giornata e il sole splendeva riscaldando come mai la bellissima Londra.

Nuova vita significava lasciare andare per sempre il passato, e con lui, tutte le insicurezze e gli stati d'animo negativi che durante tutta l'estate non avevano fatto altro che annientarmi.

Nuova vita significava un nuovo inizio, un nuovo capitolo da scrivere o da leggere godendo di ogni istante.

Ero giovane e in salute e l'unica cosa che desideravo era non avere rimpianti.

 <<Ma ci pensi? Siamo al college.>> dissi a Meg posizionandomi con un fianco vicino ad un muro mentre lei teneva in mano una brochure che osservava alla ricerca di qualcosa <<Saranno i momenti migliori della nostra vita.>>

<<No, tesoro.>> si avvicinò al mio orecchio << Noi saremo la scopata migliore della loro.>> sussurrò.

<<Mi dà fastidio quando hai ragione.>> scherzai arricciando il naso e guardando, involontariamente, dietro di me <<Beh, iniziare con quello lì non sarebbe male.>> guardai Meg e le feci cenno con il capo <<È sexy. Dovrei provarci.>> comunicai decisa mentre la mia amica lo scrutava con interesse.

<<Intendi quel tipo alto, moro, muscoloso e sexy?>> chiese con sguardo fermo su quel ragazzo, ed io annuii <<È un vero bocconcino.>> commentò infine.

<<Ehi!>> esclamai piazzandomi dinanzi a lei togliendole la visuale <<L'ho adocchiato per prima.>>

<<Tranquilla, Cass. Mi interessa di più il suo amico biondo.>> confessò tirando all'ingiù l'orlo della maglietta per mostrare il seno e incamminarsi verso di lui.

La osservavo da lontano con fare divertito, per Meg era una cosa nuova ogni volta, era carne fresca e Dio solo sa quanto mi rallegrava vederla interagire con i ragazzi, che tra l'altro, crollavano quasi subito alle sue tentazioni da finta gatta morta.

<<Cass?>> si manifestò il riccio posizionandosi davanti a me con tono sorpreso <<È molto che non ti vedo.>>

<< Harry?>> domandai con il medesimo tono. 

Ad un tratto sentii il cuore battere così forte che sembrava che stesse per esplodermi in petto. Una miriade di emozioni e sensazioni, vecchie e nuove, uguali e contrastanti, tamburellavano insistenti nel mio corpo. Era passato così tanto tempo che avevo anche quasi scordato il suono della sua voce, i tratti del suo viso, ma mai avrei potuto dimenticare il modo in cui i suoi occhi mi guardavano, quasi come se avessero vita propria.

<<Perché sei qui?>> chiesi ancora stringendo le mani in due pugni.

<<Cosa ci fai tu qui.>> ripeté << Pensavo che fossi stata accettata ad Oxford.>>

<<Entrambi siamo stati accettati lì.>> puntualizzai con lo sguardo puntato sulle mie unghie nere <<Ma ho fatto una scelta diversa, alla fine.>> inoltre speravo che non ci saremmo più rivisti se fossi venuta qui, pensai tra me e me.

<<Ti trovo molto bene.>> abbozzò ad un sorriso.

<<Tu!>> esclamò la mia amica avvicinandosi minacciosamente a noi <<Che diavolo vuoi?>>

<<È sempre bello vederti, Megan.>>sputò con un pizzico di fastidio <<Non avrei mai immaginato che una come te potesse continuare a studiare.>>

<<A quanto pare, alcune persone possono sorprendere.>> ribadì lei incrociando le braccia e scrutandolo per bene <<A differenza di altre.>> terminò con un ghigno in volto.

<<Time out, ragazzi.>> mi esposi intromettendomi tra loro <<Meg, puoi lasciarci per un secondo?>> ella annuì, e si incamminò a qualche metro dai noi senza mai smettere di osservarci <<Harry io...>>

<<Lo so che non è semplice Cass...>> m'interruppe <<... per nessuno dei due lo è.>>

<<Io non ho mollato il mio migliore amico dopo averci scopato.>> gli ringhiai contro con occhi lucidi <<Mi hai ferita.>>

Dio quant'era vero. Solo il fatto di vederlo mi faceva ritornare in mente una serie di vividi flashback che fino a quel momento avevo soppresso con tutta la forza di volontà possibile e immaginabile.

Ero stata così male in quei mesi che se mi avessero spezzato un osso il dolore non sarebbe mai potuto nemmeno minimamente essere paragonato a quello che avevo provato, ma in fondo qualcosa di rotto e spezzato in un numero indefinito di pezzettini ce l'avevo, il cuore. 

<<Ne sono consapevole, e mi dispiace ma...>>

<<Ti dispiace?>> domandai irritata stoppandolo bruscamente <<Ti dispiace perché la tua squadra preferita perde.>> continuai<<Ma non hai idea del male e delle insicurezze che hai causato.>>

<<Cass, possiamo parlarne?>>

<<No, Harry.>> risposi secca <<E non chiamarmi più Cass. Fa come se io non esistessi più.>>

Raccolse lo zaino che giaceva sul suolo ai suoi piedi e con lento andamento si dileguò tra la massa che percorreva quei lunghi corridoi labirintici.

Night Changes ||Harry Styles||Where stories live. Discover now