Capitolo 4.

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<<Non ho ancora capito come hai ottenuto gli inviti.>>dissi alla mia amica mentre bussavo al campanello di quella villa immensa e solitaria. 

<<Occhi dolci, una mano tra le gambe... ed eccoci qui.>> affermò lei tranquilla stringendosi tra le spalle, quando una coppia di ragazzi aprì la porta e uno di loro ci intimò di entrare mentre ingurgitava della vodka liscia. 

Quella casa era stracolma di persone. La musica rock rimbombava attraverso tutte le pareti. Tutti i ragazzi presenti si muovevano seguendone il ritmo, e nel grande soggiorno molti degli invitati stavano accerchiando due ragazze. Una di loro teneva l'altra per le gambe e quest'ultima beveva da un barilotto zeppo di birra incitata dai presenti che urlavano ''bevi, bevi'' a tempo di musica.

<<Vado a prendere da bere.>> urlai alla mia amica che si limitò ad annuire, poi la vidi sprofondare tra le braccia del suo biondissimo Sam, ed entrambi uscirono dalla mia visuale.

Mi inoltrai in ogni stanza del pian terreno alla ricerca di qualcuno che mi servisse da bere e finalmente, vidi un bancone nero con una striscia di luce a led incastrata al centro, mi avvicinai ed ordinai un paio di drink che bevvi uno dopo l'altro molto velocemente.

<<Guarda un po' chi si vede.>> pronunciò una voce che sapevo perfettamente a chi appartenesse. 

<<Mi spieghi perché ti trovo ovunque?>> sputai infastidita al riccio ordinando un terzo bicchiere dello stesso alcolico. 

<<Sarà il destino.>> fece spallucce e sorrise <<Ti stai divertendo?>> domandò Harry con voce roca avvicinandosi al mio orecchio. 

<<No.>> gli urlai alzandomi dallo sgabellino <<Questo 'coso' sembra acqua.>> indicai il bicchiere che avevo tra le mani, ma in realtà non era così dato che sentivo già la testa girare e una sensazione di calore crescermi dentro << Fa caldo.>> dissi ad alta voce mentre vacillavo sui tacchi portando una mano alla testa.

<<Vieni con me.>> intrecciò la sua mano alla mia e mi trascinò in una tavernetta al piano di sotto lontano da tutti gli schiamazzi.

<<Perché non mi ci hai portata prima?>> chiesi ridendo mentre mi accasciavo sul divano in tessuto marrone. <<Oh guarda!>> esclamai rialzandomi di scatto <<Champagne.>> 

Tolsi le scarpe gettandole sul pavimento e corsi incontro ad un bancone in legno afferrando una bottiglia. Lui era lì, seduto sul divano con le braccia distese lungo lo schienale e sentivo che aveva lo sguardo fisso su di me. 

Feci marcia indietro e mi sedetti a cavalcioni sulle sue gambe mentre egli iniziò ad accarezzare la mia schiena scoperta con movimenti lenti che mi provocarono la pelle d'oca. 

<<Credi che si accorgeranno se stappo una Dom Perignon del 1980?>> domandai gioendo e senza aspettare una risposta, feci un botto e il tappo volò lasciando che la schiuma ricadesse sui nostri vestiti, e i suoi non lasciavano spazio all'immaginazione. Potevo vedere tutti i lineamenti del suo corpo perfetto e tutti i tatuaggi che lo decoravano, tra cui spiccava quello di una farfalla. Scoppiai nuovamente a ridere e portai il collo della bottiglia alle labbra ingerendone una grande quantità. <<Apri la bocca.>>

Harry mi obbedì senza proferire parola, avvicinai la bottiglia alla sua bocca ed ingurgitò dello champagne fino a quasi finirlo del tutto, poi mi tolse la bottiglia di mano e la posò sul tavolino in legno a noi vicino. 

<<Sei ubriaca.>> soffiò sulla mia guancia a pochi centimetri dalle mie labbra. <<Dovresti fermarti.>> 

Si allontanò dal mio viso e iniziò ad affondare i suoi occhi verdi nei miei procurandomi una forte pressione al basso ventre e una scossa di eccitazione lungo tutto il corpo.  

<<Sei carino.>> soffiai biascicando le parole diminuendo la distanza tra noi passandogli l'indice sulle labbra, senza mai distogliere lo sguardo da esse.

<<E tu sei bellissima.>>ribatté lui infilando una mano tra i miei capelli che strinse in un pugno serrato facendomi appena gemere, come un sussurro .

Portò ancora una volta le sue mani sulla mia pelle, e al suo tocco il mio cuore cominciò a battere forte, troppo forte. L'eccitazione in me non faceva che aumentare. Misi una mano dietro la sua nuca e avvicinai i nostri volti così tanto che riuscivo a sentire il suo respiro sulla mia bocca e i miei occhi si riempirono di desiderio.

<<Cass?>> mi richiamò a voce bassa, con lo sguardo fisso, a sua volta, sulla mia bocca appena socchiusa.

Unii le nostre labbra in un bacio colmo di passione. Le nostre lingue si muovevano libere e ballerine, mentre le nostre mani viaggiavano su ogni millimetro dei nostri corpi attaccati.

Successe ancora una volta, proprio come quella notte.

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Salve amici. 🙈 Allora, vi sta piacendo la storia?

Night Changes ||Harry Styles||Where stories live. Discover now