Capitolo 18.

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Strappai letteralmente la card magnetica delle mani di Harry e la feci scivolare nell'apposito lettore di fianco allo stipite e, la lucetta da rossa passò a verde facendo sì che la porta si aprisse.

Le luci dei faretti erano calde e l'aria condizionata riscaldava l'ambiente donando un aspetto accogliente. La camera era molto ampia e, al centro a far da padrona, c'era un letto matrimoniale a due piazze e, solo a vederlo, veniva la voglia di saltarci senza mai abbandonarlo. La trapunta che lo ricopriva era di un bel grigio intenso mentre i cuscini, dalla forma quadrata, che richiamavano sia il colore della coperta, sia le tonalità biancastre delle pareti sulle quali, vi erano affissi diversi quadri che riprendevano alcuni dei meravigliosi paesaggi della capitale olandese e, un orologio nero dalla forma rotonda e dal quadrante in oro. Ai lati del letto, due tavolini in marmo e metallo sulle cui superfici, erano depositati dei lumetti rossi che spezzavano il tutto.

Il bagno, a differenza della zona principale, era un po' più piccolo ma pur sempre in stile moderno. Al suo interno, oltre al classico water, era presente una vasca sui cui bordi in acrilico bianco, erano situate delle candele profumate dai colori differenti. Infine, affisso superiormente ai due lavabi, un enorme specchio rettangolare con luci bianche a LED.

La zona migliore, e quella che subito divenne la mia preferita, consisteva in una porta finestra scorrevole che portava su un intimo terrazzino allestito con un set di due sedie e un tavolo in polietilene e acciaio, su cui sedersi e chiacchierare in piena tranquillità godendosi, al tempo stesso, quella meravigliosa vista che affacciava sui canali quasi ghiacciati di Amsterdam.

Non potei fare a meno di rimanere completamente spiazzata, esterrefatta, a bocca aperta.

<<Allora?>> chiese Harry, affondando il suo mento nella mia spalla abbracciandomi da dietro <<Le piace, signorina?>>

<<Se mi piace?>> boccheggiai accarezzando la sua mano che premeva sulla mia pancia <<È semplicemente fantastica, così bella e accogliente.>>

<<Ci crederesti se ti dicessi che questo, rientra tra i migliori hotel della città?>> mi rivelò <<È stata quasi un'impresa riuscire a prenotare per il tuo compleanno e con così poco preavviso.>> aggiunse <<Tutto sommato non è male e sono davvero contento che ti piaccia.>>

Mi girai, abbracciandolo per bene senza parlare. Come lui, ero così entusiasta di poter finalmente realizzare uno di quei sogni che mi trascinavo dietro da quando ero un'adolescente ed essere lì insieme, rendeva il tutto ancora più speciale, magico.

<<Non so davvero come ringraziarti, Harry. Credo che questo sarà il miglior compleanno che abbia mai festeggiato in tutta la mia vita.>>

<<Sono felice di sapere che almeno questa volta, abbia fatto qualcosa di buono.>>

<<Non solo questa, Harry.>> gli sorrisi <<E poi, capita a tutti di sbagliare. Nessuno al mondo è nato tanto perfetto, non dimenticarlo.>>

Ricambiò il mio sorriso, afferrando entrambi i bagagli trascinandoli vicino all'armadio e si sedette sul ciglio del letto, lasciandosi ricadere all'indietro, incrociando le braccia sotto la sua testa.

<<Va bene, donna!>> urlò <<Disfa le valige.>> continuò alterando scherzosamente il tono della voce.

<<Altrimenti?>> lo sfidai, imitando la stessa tonalità <<Mi metti in punizione?>>

<<Credimi.>> sospirò rialzandosi <<Non ti piacerebbe la risposta.>>

<<Sentiamo un po', Harry.>> risi incrociando le braccia al petto.

Night Changes ||Harry Styles||Where stories live. Discover now