-Capitolo 28-

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Anonymous pov's

Camminai verso casa,non volevo fare altro che salire nel mio rifugio, leggere la sua risposta e fumare.In questo periodo erano le uniche cose a farmi distaccare dalla realtá.

Aprii il cencelletto e senza nemmeno entrare dentro casa mi fiondai su per la scaletta.Il pacchetto,ovviamente, era spostato sullo sgabello.Lo presi ed aprii il biglietto.

*Se la ami veramente,diglielo; non sembri essere un ragazzo cattivo,ne stronzo,se sei cambiato,se la ami davvero, dovresti dirglielo.
                           -Anonymous-                           *

Forse aveva ragione,dovevo dirglielo, dovevo dirle che l'amavo, dovevo dirle che per lei stavo diventando un ragazzo diverso,migliore.Presi la penna e il blocchetto e le risposi.
*Forse hai ragione,ma come?Lei mi odia, neanche mi vuole parlare.Che dovrei fare?Come faccio a dirglielo?
                        -Anomymous-            *

Spero che possa aiutarmi, perchè ora come ora non ho proprio idea di cosa potrei fare.

Mi accesi una sigaretta,ispirato il fumo giá mi sentivo meglio,era incredibile quanto una cosa capace di rovinarti la vita fosse anche l'unica cosa che riesce a farti stare bene.Forse la nicotina è come l'amore,è qualcosa che ti fa male, ma continui a farlo, perchè nonostante tutto è l'unica cosa che ti fa stare bene.
Arianna's pov

"Ciao mamma" dissi sedendomi accanto a lei

"Sai oggi Matt mi ha chiesto di dargli una seconda possibilitá" dissi poi"probabilmente ti starai chiedendo chi è Matthew.È il ragazzo di cui sono innamorata,lo so', fá strano vero?La tua bambina che si innamora,ma è cosí mamma,io credo di amarlo" continuai

"Perchè non gli dò un altra possibilitá dici?Bhe perchè ho tanta paura mamma,ho paura di starci male,ho paura di vederlo andare via,ho paura che si stufi di me dopo qualche giorno" dissi con voce bassa

"Secondo te cosa dovrei fare?Insomma tutti meritano una seconda possibilitá, ma una terza?E chi mi dice che non mi stia solo prendendo in giro?Potrebbe fare tutto ciò solo per aggiungerne una in più alla sua lunga lista.Forse per lui sono solo un gioco,uno sfizio da togliersi" dissi, ma stavolta nella mia voce si poteva scorgere anche un po' di rabbia,di delusione.

Restai zitta per qualche minuto,in attesa che lei parlasse,in attesa di un respiro più forte degli altri,di un movimento,anche se piccolo,in attesa di qualcosa.

"Mamma ho bisogno di te..." dissi ormai in lacrime.Ma mamma non rispondeva, le stringevo la sua mano fredda, avevo bisogno di lei, del suo calore, dei suoi abbracci, dei suoi rimproveri.Ho bisogno che mi urli contro di sistemare la mia camera,ho bisogno di sentirla ripetere che devo fare i compiti.Ho bisogno di lei, di tutte le nostre abitudini, ho bisogno di sentirmi dire 'buongiorno tesoro' la mattina appena sveglia, e ho bisogno di sentire la sua voce, voce che ormai non sento da un tempo che mi sembra infinito.

Le lacrime mi inondavano il viso, e nella stanza qualche mio singhiozzo interrompeva il più totale silenzio.

Una mano dal tocco delicato mi si appoggiò sulla spalla,alzai la testa e rimasi confusa.

La donna mi sorrise leggermente.

"Sono un amica di tua madre" spiegó

"Ah,non sapevo mia madre avesse amiche qui.Piacere,Arianna" dissi porgendole la mano dopo essermi asciugata gli occhi

"Si sveglierá,non ti preocupare" disse sorridendomi dolcemente

Io mi limitai ad annuire continuando a guardare mia madre.Guardai la donna un altra volta,ero sicura di averla giá vista, ma non so' proprio dove.Era talmente familiare quel volto,quelle guancie un po' paffute e rosee,quel sorriso dolce e materno,ero sicura di conoscerla.

"Io e lei ci conosciamo?" Le chiesi

"Bhe,non esattamente"rispose lei

"Vedi,io e tua madre ci siamo conosciute quan-" stava dicendo ma fu interrotta

Il dottore entró nella stanza.

"Signorina McDray?"chiese

"Sono io" risposi

"Dovrebbe seguirmi fuori se non le dispiace" disse gentilmente

Ma é possibile che la gente abbia sempre un tempismo perfetto?Annuii comunque alla sua richiesta e dopo aver salutato la signora lo seguii.

"Mi hanno detto di informarla che è arrivato" disse

"Scusi?" Chiesi io confusa

"Suo padre,è arrivato" disse lui

Mi sentii mancare a quelle parole.

"I-io non ho un padre" balbettai

Cosa voleva dire?
Spazio autrice
Scusatemi ho aggiornato tardissimo.
Grazie davvero mille per tutto,mi supportate tantissimo e vi adoro.
Spero la storia vi stia piacendo,
Ciao e grazie a tutti♡

Pretty Brown Eyes -Matthew Espinosa-Donde viven las historias. Descúbrelo ahora