-capitolo 2-

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Arianna's pov

"TESOROO ANDIAMOO ZIO GIO' È QUIII" mi urló mia madre dal piano di sotto.

Rientrai dentro alla mia camera attraverso la finestrella e,consapevole che sarebbe stata l'ultima volta, una lacrima mi scese lungo la guancia.L'asciugai e mi diressi verso la porta, abbassai la maniglia dorata e prima di uscire rivolsi l'ultimo sguardo alla mia camera, cosí vuota ma piena di ricordi.Chiusi quella porta alle mie spalle,il mio passato ormai era degno di chiamarsi tale.Scesi lentamente i gradini, uno a uno.Ricordo quando ero piccola e mi divertivo a saltarne tre per volta, ma un giorno cascai,mi feci molto male e fui costretta a mettermi il gesso;mi piaceva il mio gesso, era bianco e ci potevo facilmente disegnare sopra.Quando lo tolsi un po' mi dispiaque, e lo conservai.

Decisi di farlo di nuovo, di risfidare quei tre gradini.Feci un saltino e ,visto che ora le mie gambe erano lunghe, riuscii nel mio intento e sorrisi compiaciuta,ma anche malinconica.

"Che caduta che facesti" disse mia mamma ridendo, una risata malinconica, una di quelle risate tristi.Sembrava mi avesse letto nel pensiero...

Io sorrisi e finii di scendere le scale.

"Ariannaa, come ti sei fatta bella" disse zio Gio stritolandomi un abbraccio.

Non risposi al complimento e mi limitai a salutarlo.

L'aereoporto era poco distante da casa mia e arrivammo quasi subito.

Salutammo e ringraziammo zio ed entrammo nell'aereoporto con le nostre diecimila valigie.

L'aereo sarebbe partito fra un ora e dopo aver fatto i soliti controlli andammo a fare colazione.Decisi di prendermi un caffè sia perché stavo morendo di sonno, sia perchè da quanto sapevo il caffè buono lo facciamo solo noi italiani e quindi non so' quando ne avrei potuto riassaporare uno cosí buono.

*Il volo 123, Roma-California è in partenza.Si prega di recarsi all'imbarco*

Questo avviso risuonó per tutto l'aereoporto ripetendosi nelle varie lingue.

Ci diriggemmo all'imbarco,era ora.Avrei consegnato quel biglietto nelle mani della hostess bionda-tinta che era davanti a me e sarebbe stato il primo passo per la mia nuova vita.Le consegnai il biglietto e lei mi rifiló un sorriso, quasi piú finto del suo 'vi augoro buon viaggio'.Attraversammo la pista e arrivammo davanti all'aereo,non avevo paura di volare,anzi, mi rilassava parecchio.Salii le scale segiuta da mia madre e raggiungemmo i nostri posti.

Vicino al finestrino in teoria ci sarebbe dovuta essere lei ma,sapendo che a me piaceva tanto, lasció che mi ci mettessi io.

Si sentirono degli avvisi del tipo "allacciarsi le cinture" e "alzare  il tavolino" ripetersi in varie lingue e poi l'aereo inizió a muoversi sulla pista.

Mamma mi strinse la mano, non che avesse paura,ma era molto emozionate e probabilmente dovrei esserlo anche io.Le sorrisi e appena l'aereo si alzó da terra provai un grande senso di liberazione,non ne so' spiegare il motivo,ma lo provai.Mi misi le cuffiette e mi lasciai andare sulle note di 'second chance' di Cody Simpson.

Dopo qualche canzone mi addormentai profondamente.
Scesi dall' aereo e corsi tra le braccia di...aspetta cosa?Connor Ball? Mi stringeva forte a sè e io piangevo dalla gioia.Mi sollevó e mi fece fare una gira volta e io incominciai a ridere, ridere come non ridevo ormai da tempo.Poi mi mise giù e qualcuno mi prese per i fianchi.Mi girai ed era un ragazzo, non sapevo chi fosse, mi bació e mi abbracció fortissimo.Poi il buio.

Mi svegliai di soprassalto.Non ci potevo credere, avevo appena fatto un sogno.Ero felicissima, mi ero scordata quanto fosse bello sognare, è una sensazione bellissima.La California mi piace giá, non ci sono neanche ancora arrivata e giá era capitato qualcosa di bellissimo come aver sognato.Forse sempre una cretinata,è solo un sogno.Ma per me è davvero importante.

L'unica cosa è...chi era quel ragazzo?Sono sicura di non averlo mai visto in vita mia...

Sembrava un angelo,aveva i capelli biondo cenere e gli occhi castani.Era davvero bellissimo.

Guardai mia madre che si era appisolata sulla spalla di un anziano signore, ridacchiai e lui mi guardó con sguardo severo ma poi si addolcí e ridacchió anche lui.Alle nostre risate mia madre si svegliò e dopo aver capito cosa stesse succedendo arrossì imbarazzata e si scusó con il signore.Una voce avvertí che eravamo arrivati, qui era sera e mi fece un po' strano ma mi ci dovevo abituare a causa del fuso orario.Scendemmo dall'aereo e prendemmo le nostre valigie.

Da lontano vedemmo nostra zia con un cartello enorme con scirtto 'McDRAY'.

Corremmo da lei e l'abbracciarmo forte, erano passati ormai sette anni dall"ultima volta che c'eravamo viste e inizió a farmi una marea di complimenti a cui rispondevo sorridendo dolcemente.

Andammo a casa sua e salutai Zio Ale e i miei cuginetti,anzi, cuginoni avevano 23 e 25 anni.Federico,quello di 23 anni,era sempre stato carino,ma io ero piccola e non ci facevo tanto caso;ma adesso sono cresciuta e posso liberamente affermare che HO UN CUGINO CHE È UN FIGO ASSURDO.Lucas, quello di 25 anni, anche lui è molto carino ma di lui ho sempre apprezzato piú la simpatia che l'aspetto estetico.

I miei cuginoni mi accompagnarono nella stanza in cui sarei dovuta stare io.

"Ti sei fatta davvero bellissima Ari" disse Lucas facendomi fare una giravolta su me stessa.

"Concordo" disse Fede abbracciandomi da dietro.

"Che fai mi rubi la cugina?Tanto sono io il suo preferito gne" disse Lucas facendo la linguaccia al fratello.

"Non è vero sono io il suo preferito , vero Ari?" Disse lui alzando un sopracciglio in attesa di una risposta.Ero tentata di dire si a federicosonofigoeperquestomivuoipiùbene ma optai per un "hm io.."

Non feci in tempo a finire la frase che fede mise il broncio e intanto Lucas guardava compiaciuto la scena.

Gli misi una mano sulla spalla.

"Dai fede suu non fare cos-" dissi ma prima che potessi finire lui mi sorrise in modo diabolico e mi tiró a se per il braccio che avevo sulla sua spalla e mi carico a mò di sacco.Incominciai a ridere a dimenarmi e lui mi mise giù incominciando a farmi il solletico.Mi accasciai a terra dalle risate e fu in quel momento che si sentì Lucas gridare.

"ALL'ATTACCOOOOO" e si fiondó su di me a farmi il solletico.

Dopo 5 minuti che tra una risata e l'altra imploravo pietá ero riuscita a farli smettere minacciandoli di fare la pipì lí se non mi lasciavano andare in bagno e loro ridendo ancora come pazzi mi avevano lasciato andare.
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Ehy bellissimi♡
So' che non è passato neanche un giorno da quando ho pubblicato ma mi andava di continuare!
Spero che i capitoli vi piacciano e se vi va commentate o lasciatemi qualche voto ( se fate entrambi non mi offendo mica eh ) .
Andate a leggere la mia FF su Nash Grier "You'll be mine" appena avete un po' di tempo ;)
Ciao e grazie a tutti♡

Pretty Brown Eyes -Matthew Espinosa-Where stories live. Discover now