-Capitolo 34-

4K 252 33
                                    

Arianna's pov

Ormai era passato qualche giorno da quando avevo assistito a quella scena che ho cercato molte volte di cancellare dalla mia mente invano.Avevo incrociato qualche volta Matthew nei corridoi, era sempre con qualche bionda ossigenata avvinghiata addosso, ogni giorno una diversa, avvolte anche due, mi veniva il volta stomaco, o almeno cercavo di convincermi che quella sensazione che sentivo nella pancia era semplice disgusto, ma infondo, sapevo che con il sentimento che provavo, il disgusto, non c'entrava un bel niente.Avevo incrociato anche qualche volta Carter, ma ogni volta che cercavo di parlargli scuoteva la testa e se ne andava via, se invece non poteva andare via faceva finta di star ascoltando la musica, ma io sapevo che poteva sentirmi, che tutti i discorsi non erano parole gettate al vento, ma lui non voleva saperne, mi aveva parlato solo una volta 'Arianna per favore spostati' aveva detto mentre cercavo di parlargli prima che potesse entrare in classe.A volte penso davvero di non meritare di essere felice, insomma, la durata massima di un periodo felice è di un mese o al massimo due, ma poi ci deve essere sempre un problema, come se la vita si divertisse a farti illudere che tutto possa andare finalmente per il verso giusto, che finalmente potevi essere su una montagnarussa che va solo in salita, ma poi, prima ancora che tu te ne accorga, stai giá precipitando giu, per poi schiantarti a terra con un tonfo sordo di cui nessuno si accorgerá perchè nascosto da quel sorriso che ti metti come maschera, come per difesa,come se ti dovessi difendere da tutto e tutti intorno a te.L'unica persona con cui non ero costretta ad indossare quella stupida maschera,se ne era andata pure lei, il ragazzo dell'albero, non mi aveva più risposto, i miei bigliettini continuavano ad accumularsi sotto al pacchetto di sigarette che rimaneva immobile dove lo lasciavo.

Fede,Jacob e Shawn continuavano a chiedermi che cosa avessi, ma io indossavo quella maschera anche con loro, loro che erano le persone più care che avevo,forse stavo sbagliando tutto, probabilmente si, ma non avevo la più pallida idea di cosa fare, di come smettere di rotolare giu, perchè è questo che stavo facendo, stavo cadendo, in un abbisso infinito in cui varie volte avevo desiderato arrivare al fondo, uno schianto, e sarebbe finito tutto, di certo avrebbe fatto meno male di quest'infinita caduta, continuavo a rotolare verso il fondo senza mai raggiungerlo, ed era angosciante,e faceva male, molto male.

Il rumore del citofono risuonò per tutta la casa, svogliatamente mi alzai maledicendo neanche troppo mentalmente chi avesse suonato, tra un borbottio e qualche perdita d'equilibrio a causa della coperta che mi trascinavo dietro e che mi arrivava fin sotto ai piedi, arrivai alla porta e l'aprii.

"Ciao piccolina" disse Federico dandomi un bacio sulla guancia

"Ciao" dissi con aria assonnata

"Wow che entusiamo di vedere il tuo cugino prefertio" ridacchiò lui

"Che ci fai qui?" Chiesi ignorando il suo commento

"Sono qui per sollevare il morale della mia splendida cugginetta" disse lui sorridendo

"Buonafortuna allora" dissi in un sospiro

"Ari sono tre giorni che sei chiusa qui dentro, mi spieghi che succede" disse con un espressione preocupata

"C'è che la mia vita è un casino" dissi scoppiando a piangere

Mi tirò verso di lui e mi abbracciò come solo lui sapeva fare, mi stringeva forte e non mi importava se quasi non respiravo, avevo solo bisogno di sentire che c'era, che non mi avrebbe abbandonato.

"Shh tranquilla" disse mentre mi lisciava i capelli, lo strinsi ancora più forte, lasciando che le mie lacrime impregnassero la sua maglietta.Mi diede un bacio sulla fronte e mi allontanò un pochino in modo che potessi guardarlo negli occhi.

Pretty Brown Eyes -Matthew Espinosa-Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon