Capitolo 52

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Spazio autrice
Ciao a tutti,
come vi avevo detto questo sará l'ultimo capitolo.So' che mi odiate e che mi odierete ma fidatevi di me ;)
Vi ringrazio per l' ultima volta sotto(oggi sopra)un capitolo di questa prima parte della storia.Siete fantastici e mai avrei immagginato di raggiungere piú di 50k e di conoscere persone meravigliose come voi.Grazie ancora a tutti.
Ps
Non mi odiate, vi prego

Arianna's pov
"Wow" Fu l'unica parola che uscí dalla bocca di Lucas quando ebbi finito di raccontare.

"Giá" dissi io annuendo

Ci fermammo davanti a un parchetto e guardai Lucas confusa.

"Non mi va che resti sola a casa a deprimerti" disse accennando un sorriso

"Non devi preoccuparti,davvero.Torna dagli altri" Gli stavo rovinando la serata con preocupazioni che non gli riguardavano e mi  sentivo terribilmente in colpa.

Disse di no e dopo che ebbi tantato di dissuaderlo qualche altra volta scendemmo dalla macchina.

Ci mettemmo seduti su due altalene iniziando a dondolarci  lentamente.

"Ti ricordi?" Disse Lucas guardando la piccola cicatrice sul mio ginocchio e sorridendo.

"Certo" dissi io sorridendo

"Spingimi più in alto Lucas,voglio toccare il cielo"  urlò una piccola bambina dalle trecce nere.Lucas la spinse più forte e lei rise, una risata di quelle vere, limpide,che solo i bambini sanno fare.
"Piú in alto Lucas,piú in alto" urlò ancora
Il ragazzo la spinse ancora piú in alto facendole toccare con i piccoli piedi le foglie dell'albero che avevano davanti.
"Ci sono quasi Lucas, sono quasi arrivata al cielo!Ancora un po' piú forte" disse lei felice
Il ragazzo rise dicendole che non poteva arrivare al cielo.A quel punto la bambina offesa si buttò giù dall'altalena cadendo per terra.
"Lucas,Lucas!Esce il sangue presto corri!" Urlò la bambina
Il ragazzo corse da lei rassicurandola e poi la prese in braccio.La portó vicino alla fontanella e le sciacquó il ginocchio ferito.
"Grazie Lucas" disse la bimba abbracciandolo
"Prego piccolina" disse lui stringendola stretta.
"Lucas?" Disse la bambina
"Che c'è Ari?" Chiese lui dolcemente
"Perchè non posso arrivare al cielo?" Domandò la piccola

"Lucas?" Lo chiamó la ragazza risvegliandosi dai propri ricordi

"Si Ari?" Domandó lui facendo lo stesso

"Posso provare a toccare il cielo?" Domandò lei con un piccolo sorriso

Lui annuí sorridendo e si alzó dall'altalena.

"Ti ho mentito quel giorno.Tu puoi arrivare ovunque tu voglia" disse dandole un bacio sulla fronte.Lei gli sorrise abbracciandolo e dopo che si furono allontanati Lucas inizió a spingere la sua altalena.
Theo's pov

Era cosí strano salire lì da quel lato.Scalino dopo scalino mi sentivo come sollevato.Come se un pezzo della mia vita si stesse finalmente mettendo a posto, sentivo finalmente che poteva aggrapparmi a qualcosa di piú reale di una bottiglia di birra o di una sigaretta.Salii l'ultimo gradino ritrovandomi davanti alla piccola entrata, le foglie si erano accumulate lì dentro dando un senso di abbandono che mi rispecchiava molto.Mi misi seduto sulla panca notando che peró mancava qualcosa.Tirai fuori il pacchetto di sigarette dalla tasca e lo appoggiai sullo sgabbello, come all'inizio.Un piccolo pezzo di carta vicino al blocco attiró la mia attenzione.

Lo osservai aprendolo.
"Forse hai ragione,ma come?Lei mi odia e neanche mi vuole parlare.Che dovrei fare?Come faccio a diglielo?
                                            -Anonymous-           "

Erano successe così tante cose da quando aveva scritto quel bigliettino eppure la situazione era rimasta la stessa.Sorrise a quel foglietto, ora che sapeva da quale mano era stato scritto sembrava significare ancora di piú.Chissá se quella bambina si ricorda di me.O meglio di lui, perchè quel bambino in me ormai non esiste piú.

Cambiai nell'esatto momento in cui papá se ne andó.Quando morí portó con se anche quel bambino.

Lasciai che qualche lacrima scendesse dai miei occhi,non sapevo piú chi ero.Prima non avrei mai neanche immaginato che in una serata d'estate sarei stato su una casetta a piangere.Cos'era successo lo sapevo, era arrivata lei.Quando la vidi per la prima volta mi immobilizai, mi ricordava qualcuno eppure ancora adesso non riesco a capire chi.Era strano da dire, io che mi innamoravo,quasi assurdo.Eppure per quanto avevo provato a negarlo a me stesso era successo.

Sentii il rumore di una macchina parcheggiarsi ed ebbi subito la sensazione che lei fosse qui,come un calore che ci collegava mi avvertii che era l'anonima.Mi alzai in piedi cercando di vedere dalle piccole finestrelle della casetta, ma era buio e non si vedeva nulla.Rimasi in piedi pensando a cosa fare, i miei pensieri si interruppero sentendo il rumore della scaletta che si muoveva.Era il momento, la stavo per conoscere.Aspettai in silenzio mentre una sensazione che non seppi decifrare accresceva in me.Intravidi la sua testa e mi voltai, non so' perchè lo feci.

"Theo"sentii un sussurro provenire dalle sue labbra, mi voltai.

Spalancai la bocca,gli occhi e il cuore si blocco.

"Matthew"sussurrò con voce spezzata

"Arianna" sussurrai

Lei sussultó facendo un passo indietro,ne fece un altro e poi accadde tutto velocemente e non capii piú niente.

"Ti amo" sussurrai alla stanza vuota prima di cadere in un pianto isterico.

                    To be continued...

Pretty Brown Eyes -Matthew Espinosa-Where stories live. Discover now