11. La pace nella tempesta

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-George facci uscire!- esclamò Fred con una voce piuttosto ferma, mentre batteva con forza i pugni sul legno della porta.

Evelyn lo guardava, senza dire una parola, un po' perché non poteva fare nulla in più di lui, un po' perché trovava la scena tanto assurda quanto piacevole. D'altra parte Fred, voleva che il fratello li tirasse fuori al più presto, non perché non volesse stare con lei, ma perché credeva, dati i trascorsi, che fosse Evelyn a non voler passare un solo secondo in più in sua compagnia. Il fatto che potesse pensare che lui fosse un complice in questo piano malefico, ordito soltanto dal suo gemello, lo faceva impazzire, costringendolo a dover scaricare la sua rabbia su quella porta.

-Non vi farò uscire, finché non avrete risolto le vostre diatribe- rispose George, una volta che vi fu di nuovo silenzio.
-Avanti George, c'è un allarme in tutta la scuola, non mi pare proprio il momento adatto- anche Evelyn decise di intervenire, cercando di fare appello al lato più responsabile del ragazzo.
-Esatto, e poi questa è una faccenda tra me e Evelyn, non puoi immischiarti- Fred prese la parola un'altra volta, ignorando l'argomentazione della ragazza, perché troppo concentrato nel dimostrare che non si trattasse di una sua idea. La sua voce però non era più ferma come prima, soprattutto quando pronunciò il nome della corvina, la quale strizzava uno dei due occhi neri, cercando di vedere, attraverso la serratura, cosa accidenti stesse combinando George.

Fred non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Era davvero carina, mentre si sforzava di guardare oltre la porta, e poi, dopo tanti mesi di lontananza, era di nuovo così vicina.

-Ma lo sapevate che entrambe le vostre bacchette sono in legno di castagno? Non la trovate anche voi un'adorabile coincidenza?- fu l'unica risposta del gemello Weasley oltre la porta, che rigirava tra le mani le bacchette dei due ragazzi, osservandole scrupolosamente.
-George- lo richiamò Fred, riacquistando la fermezza precedente, perché temeva che il fratello avrebbe fatto qualche battuta di troppo. George non era mai l'istigatore tra i due, ma, chissà perché, quando si trattava di Evelyn aveva sempre un sacco di idee per farlo finire in situazioni imbarazzanti.

-D'accordo, d'accordo- alzò gli occhi al cielo il ragazzo, per poi infilare entrambe le bacchette nella tasca del suo mantello. Fred sospirò, sollevato che quell'assurdo scherzo del fratello stesse per volgere al termine, togliendolo da quella situazione di estremo disagio.

-Dove stai andando?!- domandò però Evelyn, con un tono piuttosto inquieto.
-A fare un giro, così vi lascio un po' di privacy- replicò George, con tutta la serenità di questo mondo, come se stesse spiegando la più ovvia delle cose.

A nulla servirono i richiami di entrambi, che, dopo un po', si andarono estinguendo. Evelyn sbuffò piuttosto rumorosamente, abbandonando il suo posto davanti alla serratura, per poi iniziare a vagare randomicamente per quella stanza a lei nuova. Fred la guardò un attimo e poi si abbassò per osservare nel buco della porta, attraverso il quale ormai si vedeva solo una parete vuota.

-Almeno se passa qualcuno, ci aprirà, senza che ci sia George a dirgli di fare il contrario- spezzò il silenzio il roscio, voltandosi verso di lei, che stava camminando su e giù per la camera, con lo sguardo forzatamente rivolto a terra.
-Se non fosse che si trovano tutti in sala comune ad assillare Percy- lei scartò in un secondo l'ipotesi ottimista del ragazzo, forse anche risultando un po' scortese.

Costrinse, con ancora più forza di volontà, se stessa a guardare il pavimento, mentre si dirigeva verso la finestra, la quale le consentì di rivolgere lo sguardo altrove.

-Se avessi avuto la mia scopa in camera, adesso saremmo già fuori di qui- anche Fred si mise a contemplare il paesaggio esterno, seppur rimanendo a debita distanza dalla corvina, per paura di darle fastidio. Lei però si voltò a sorridergli, grata che avesse ignorato quella sua ultima frase non esattamente cordiale e che avesse addirittura tentato di dare inizio a una conversazione.

IT WAS YOU ALL ALONG {Fred Weasley} [HARRY POTTER]Where stories live. Discover now