IT WAS YOU ALL ALONG {Fred Weasley} [HARRY POTTER]

11. Scoperte sorprendenti

Non è vero, non può essere vero.

Evelyn se lo era ripetuto per tutto il pomeriggio. Quando Silente li aveva ufficialmente proclamati vincitori del torneo di Quidditch, quando la folla aveva deciso di portare in braccio la squadra fino al castello e anche quando i Grifondoro si erano rintanati nelle proprie stanze, prima di cena.

Come si era permesso Cedric di dirle una cosa del genere? Che avesse voluto trovare una ragione al fatto di non essere ricambiato? Se fosse stato così la Butler avrebbe anche potuto accettarlo, ma sapeva che il Tassofrasso non era tipo da usare questi mezzucci.

Inoltre le aveva detto che la corvina aveva sentito il profumo di Fred nell' Amortentia e purtroppo lì non aveva avuto possibilità di obbiettare. Le fragranze che aveva sentito facevano senza dubbio riferimento al roscio, anche se Evelyn ancora non voleva ammetterlo al cento per cento. Magari la pozione era sbagliata, o forse Fred non profumava davvero di gelsomino. Ma entrambe le obiezioni non stavano in piedi. Conosceva bene la pignoleria di suo zio e non avrebbe mai tenuto nel suo stanzino una pozione che non rasentasse la perfezione. Inoltre poteva pure fingere che la scappatoia del gelsomino fosse valida, ma la Butler conosceva il profumo del Weasley.

-Tutto bene?- le chiese Hermione, avvicinandosi con cautela. Quasi tutti erano andati un attimo in stanza a cambiarsi o a rifocillarsi un po', prima dei festeggiamenti, che sarebbero avvenuti dopo la cena. Grattastinchi stava giocando con Orpheus per terra e la Granger ne aveva approfittato per mettersi un po' a studiare, dato che gli esami finali erano alle porte e lei doveva affrontarli di tutte le materie. Lanciava già da qualche minuto occhiatine sfuggenti alla corvina, che se ne stava seduta immobile sul suo baule con un grande maglione in mano, a odorarlo e a fissarlo, scuotendo ripetutamente il capo.

-Sì è che...- Evelyn smise di puntare lo sguardo verso l'indumento e lo rivolse ad Hermione -Secondo te di cosa profuma questo maglione?-. Le porse il maglione che le aveva dato Fred ed Hermione la guardò torva.
-Emh, sicura che non ti abbia colpito un bolide in testa?- decise che era il caso di mettere il libro da parte e si alzò per osservare meglio la Butler.
-Hai ragione- la corvina si rese conto dall'espressione della castana di essere stata fuori luogo e si scusò -Non sul bolide, ma mi sto comportando da pazza-. Si alzò in piedi e aprì il baule, per riporvi il maglione all'interno. Poi quasi lo sbatté, producendo un tonfo che fece sussultare i due animali

Hermione non era esattamente la più grande confidente della mora, ma nel tempo erano diventate amiche, tanto da preoccuparsi per questo suo strano comportamento. Stimava Evelyn e un po' aveva imparato a conoscerla, così si convinse ad andare più a fondo.
-È successo qualcosa?- domandò e si sedette sul letto, accanto alla corvina che si era appena accomodata lì. La mora fu sorpresa piacevolmente dalla disponibilità dell'altra. Ammirava Hermione dal primo momento che l'aveva vista in Sala Grande e poi non aveva tantissime amiche con cui aprirsi su questo genere di cose.

-Dove sono Lavanda e Parvati?- chiese la mora per accertarsi che fossero sole.
-Sono uscite da dieci minuti- confessò la Granger un po' incerta, perché pensava che la mora se ne fosse accorta.
-Ah- disse la corvina in imbarazzo e poi prese la sua bacchetta -Non si sa mai-. Lanciò, come faceva sempre anche suo zio, un Incantesimo Imperturbabile perché voleva assolutamente evitare orecchie indiscrete, soprattutto di quelle due impiccione.

-Hai presente quel giorno che ci siamo incontrate fuori dal Campo?- iniziò poi Evelyn, guardando la castana.
-Certo- lei trasalì e quasi d'istinto sistemò il maglione all'altezza del petto, proprio come aveva fatto quel giorno.
-Tu cosa hai visto?- continuò la corvina, ma vide che l'altra era ancora un po' agitata -Tranquilla, sto infrangendo solo la mia parte del patto, non ti chiederò di spiegarmi cosa facevi lì-. Sorrise poi in direzione della Granger, che parve rilassarsi all'istante.