IT WAS YOU ALL ALONG {Fred Weasley} [HARRY POTTER]

2. Ti presento i Weasley

Le prime lezioni che avevano affrontato i ragazzi del secondo anno furono proprio Erbologia e Trasfigurazione.

A Evelyn pareva che chiunque avesse realizzato l'orario, l'avesse fatto con l'intenzione di rovinarle la giornata, che già di per sé non era partita col piede giusto. Nessuna delle ragazze del suo anno pareva nutrire qualche interesse nel legare con lei. Parvati e Lavanda erano infatti sempre troppo impegnate a ridacchiare tra loro, dandole la frustrante sensazione che stessero costantemente a parlare di lei, e di certo non per elogiarla. L'altra ragazza invece, Hermione, era sempre in compagnia di due ragazzi che Evelyn la sera precedente non aveva notato.

Ma questo perché i due erano assenti durante lo smistamento e anche per tutta durata la cena, perché si dava il caso che fossero proprio i due ragazzi di cui le aveva parlato Piton.

-Chi è quella?- domandò uno dei due a Hermione, notando la presenza di Evelyn durante la lezione di Erbologia, dato che, vedendola a lezione con loro e con la divisa di Grifondoro, si era reso conto che faceva parte del loro anno. Il ragazzo aveva degli indomabili capelli neri, la carnagione chiara e degli occhi verdi splendenti. Indossava degli occhiali e, tra i vari ciuffi della frangia si notava una cicatrice rossa a forma di saetta.

Chiunque appartenesse al loro mondo sapeva chi fosse quel ragazzo e di come si fosse procurato quella cicatrice, ma ovviamente Evelyn non conosceva bene la sua storia. Suo zio Piton in fondo non era uno dei fan più sfegatati del ragazzo, il quale si chiamava Harry Potter, perciò non gliene aveva mai parlato.

-Si chiama Evelyn Butler- Hermione rispose immediatamente con il suo solito modo di fare da tuttologa.
-Miseriaccia se è carina!- esclamò l'altro ragazzo, senza badare al tono della sua voce -Come ho fatto a non vederla prima-. Aveva anche lui una carnagione molto chiara, spezzata dalla miriade di lentiggini, presenti sul suo viso. Gli occhi piccoli erano di un azzurro chiaro e costituivano l'unica nota fredda in quell'insieme di colori autunnali che lo caratterizzavano, tra cui l'arancio dei suoi capelli.

Harry si mise a ridere divertito, perché sapeva che al suo amico Ron bastava che una ragazza fosse il giusto quantitativo di irraggiungibile per perdere la testa per lei.

-È una ragazza che Silente ha ammesso al nostro anno, perché prima non sapeva di essere una strega- spiegò Hermione con un'espressione di disapprovazione dipinta in volto per la goffaggine di Ron, che continuava a fissare Evelyn senza il minimo ritengo -Ovviamente dopo averla sottoposta a svariati esami, è chiaro-.

Evelyn, che si trovava proprio all'altra estremità della serra, se ne stava per conto suo, dato che si era ritrovata vicino a Patil e Brown un'altra volta. Dall'altro lato invece c'erano dei ragazzi di Tassofrasso, i quali ovviamente si misero a parlare tra loro, senza nemmeno accorgersi di lei.

-Allora può essere che hai trovato una degna avversaria. Per aver superato tutti gli esami in meno di un anno, vuol dire che è in gamba- sorrise il ragazzo occhialuto, che non si era reso minimamente conto di ciò che aveva appena provocato.
-Oh non essere sciocco Harry, siamo a scuola mica ad una competizione!- a Hermione uscì una risatina isterica, classica di chi si trova davanti a un problema che non aveva preventivato.
-Quindi stai dicendo che, se per caso si rivelasse più brava di te, non daresti di matto?- Ron parve finalmente ritornare sulla Terra, dato che non si lasciava mai sfuggire un'occasione per punzecchiare la sua amica.

Hermione lo ignorò e subito dopo fece il suo ingresso in aula la professoressa Sprout. La lezione consistette nel dover trapiantare le Mandragole, che, con grande sorpresa di tutti i ragazzi, in special modo dei nati babbani, non erano affatto delle semplici piantine. Vennero poi divisi in gruppi e Evelyn finì insieme a Lavanda, Parvati e Neville. Lui era molto simpatico e amichevole con lei, ma sembrava piuttosto impegnato a riparare ai pasticci che combinava per farle compagnia durante le pause tra le lezioni.