1. Zio Severus

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Non molti ne erano a conoscenza, ma Severus Piton aveva una sorella.

Si chiamava Iris ed era un bel po' più giovane di lui. Dato che era nata solo qualche anno prima che lui andasse ad Hogwarts, non avevano mai instaurato un vero e proprio rapporto. L'infanzia di entrambi non era stata delle più felici e il grande divario di età non aveva dato loro la possibilità di avere un sostegno su cui fare riferimento, un compagno di disgrazie in breve. Sappiamo tutti cosa questo fattore aveva scatenato nella vita di Severus, ma forse la sorte della sorella era stata ancora più disgraziata. Iris infatti, non appena ne aveva avuto l'occasione, era scappata di casa, quando ancora era un'adolescente, con un tipo poco raccomandabile che frequentava al tempo.

Non aveva fatto più ritorno e aveva cercato di affogare i suoi dispiaceri in alcuni veleni, che i babbani usano chiamare droghe. Severus non amava parlarne, ma lui era un mezzosangue, ovvero figlio di un padre babbano e di una madre strega. Lui poi si era rivelato un mago e suo padre non l'aveva mai accettato davvero, mentre invece sua sorella, a quanto gli avevano riferito, non aveva mai manifestato alcun genere di potere.

Dopo un anno passato a girovagare, saltando di ragazzo in ragazzo, Iris aveva trovato un uomo che la amava perdutamente e che si prendeva cura di lei. Proprio da questa relazione era nata la piccola Evelyn. Tutto era assolutamente perfetto, ma Iris non riusciva a godersi quella felicità e, ancora tormentata dai fantasmi del passato, era arrivata a togliersi tragicamente la vita.

Il padre di Evelyn, un dolce venticinquenne, all'epoca, di nome Logan Butler, ne era rimasto distrutto. Aveva informato la famiglia Piton della loro perdita, nonostante loro la ritenessero già andata per sempre quando era fuggita, e aveva riversato tutto il suo amore su sua figlia. Evelyn era quindi cresciuta con tutte le cure e l'affetto di questo mondo, non solo da parte di suo padre, ma anche da parte dei suoi nonni, che l'avevano sempre trattata come una principessa.

Nessuno però le aveva mai parlato di sua madre, della sua famiglia e della stravagante natura di quest'ultima. I nonni avevano evitato di nominare qualsiasi cosa che la riguardasse, per la vergogna, mentre suo padre aveva taciuto per il troppo dolore che gli provocava il ricordo di Iris. Tutto sommato Evelyn era diventata comunque una bambina bene educata, gentile ed era anche molto felice.

La sua vita, però, era stata messa a dura prova nel corso dell'anno precedente: a Logan era stato diagnosticato un brutto tumore che, da quanto avevano detto i medici, era impossibile curare. I nonni di Evelyn l'avevano ospitata in casa loro per tutto il periodo della malattia di suo padre, che, sfortunatamente, gli aveva concesso ben poco tempo o possibilità per lottare.

Evelyn ne era rimasta devastata: perdere il padre a una così giovane età è sempre un trauma enorme, in special modo se si tratta dell'unico genitore che si possiede.

Inoltre alla ragazza, che era riuscita appena in tempo a festeggiare il suo compleanno in compagnia del padre, era crollato interamente il mondo addosso, quando aveva appreso che non sarebbe rimasta a vivere coi nonni. Loro non le avevano potuto offrire molte spiegazioni, ma le avevano fatto capire, a malincuore e solo perché lo avevano promesso a loro figlio in punto di morte, che casa loro non era affatto il posto giusto per Evelyn.

Logan infatti, nel corso degli ultimi anni, aveva notato degli strani atteggiamenti o, per meglio dire, dei fenomeni, che avevano visto sua figlia come protagonista e causa scatenante. Una volta ad esempio, quando  era particolarmente impaurita, aveva fatto magicamente schizzare via un insetto, che le aveva provocato tanto disgusto. Un'altra volta aveva invece fatto prendere fuoco a un noioso libro, che le avevano assegnato a scuola e che lei non aveva alcuna intenzione di leggere, semplicemente guardandolo.

Il signor Butler non era stupido, ma mettersi in contatto con la famiglia di Evelyn gli costava molto, perché lo rattristava e soprattutto perché non sapeva cosa aspettarsi da loro. Quando però era sopraggiunta la malattia, aveva capito di non voler morire con quel rimpianto e si era deciso, una volta per tutte, a mandargli una lettera.

IT WAS YOU ALL ALONG {Fred Weasley} [HARRY POTTER]Where stories live. Discover now