Capitolo 1- Tatuaggi

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Io sono nella mia stanza, sono piccola. In quella stessa stanza c'è un altro letto. Guardo meglio e vedo Thomas, anche lui piccolo. In mezzo alla stanza, su una seggiolina, c'è una donna, capelli lunghi e castani. Noto che ha gli occhi tristi anche se sta facendo un sorriso. Comincia a parlare, con tono dolce e preoccupato. "Non so perchè vi abbiano scelti, non so perchè proprio voi, ma una cosa la so. In qualche modo siete speciali, non dimenticatevelo mai. Inoltre non dimenticate quanto.." Si interruppe per asciugarsi una lacrima che rigava il viso "Non dimenticate mai quanto vi voglio bene. Prendetevi cura l'una dell'altro" 

Thomas la guardò e con un tono preoccupato chiese "Diventerai pazza come le persone nella Tv? Come papà?"

La donna, anzi nostra madre si passa una mano tra i capelli "Tranquilli, non sarete qui per vederlo" 

 Il suo sorriso è svanito. 


Mi sveglio di soprassalto, un altro sogno, un altro ricordo. Finalmente, ora so che i nostri genitori non ci avevano abbandonati. Sento dei rumori fuori dalla porta. Si fanno più violenti.

Sento la voce di Newt che grida "Mari, stai bene? Sei lì dentro?" 

Mi alzai dal letto e mi appiccicai alla porta "Certo che sono qui dentro, dove dovrei essere sennò?"

Un altra voce.

 Questa volta non proveniva da fuori, era dentro la stanza "Che cos'è questo chiasso?" 

Feci un passo indietro a dir poco spaventata, chi c'era lì dentro con me? 

"Chi sei?" chiesi tastando il muro alla ricerca della luce. La accesi. Un ragazzo, un ragazzo che non conoscevo era dentro la mia stanza. 

In quello stesso istante , i miei amici fecero capolino dalla porta. Rompendo la maniglia con un estintore. Che idioti.

"Oh cacchio sorellina stai bene allora" esultò Thomas mentre mi veniva in contro.

Newt si fece largo tra i ragazzi e mi raggiunse velocemente lasciandomi un bacio sulle labbra, che non approfondii, anzi mi staccai ed esclamai "Ragazzi, sono contenta di vedervi, ma vi siete persi un particolare" indicai quel ragazzo, ancora seduto sul letto, era rimasto in silenzio tutto quel tempo.

Aveva la carnagione olivastra ,capelli scuri e corti, occhi azzurri, delle profonde occhiaie ed un viso magro.

Newt mi si mise davanti "Che caspio hai fatto con la mia ragazza? Perchè sei qui? Chi sei?"

"Chi sono io?" chiese lui con tono sarcastico "Chi sei tu!  Sei piombato tu dentro la mia stanza"

"Veramente è la mia stanza" disse io alzandomi in punta di piedi per arrivare sopra la spalla di Newt.

"Parla" insistette il biondo

"Mi chiamo Aris, cos'altro volete sapere?" 

"Come mai sei qui con lei?" continuò Newt

"Perchè mi ci hanno portato, lei già dormiva profondamente quando sono arrivato, mi hanno detto di fare piano per non svegliarla. Lo giuro non l'ho nemmeno guardata amico"

Affiancai Newt, stava guardando Aris di sottecchi.

Poi entrò Thomas, si stava rigirando tra le mani una targhetta plastificata, mi avvicinai a lui e vidi che sopra c'era scritto: TERESA AGNES, SOGGETTO 0, LA TRADITRICE

"Ma chi è questa Teresa?" chiesi io

"Ah, non lo so, magari è il tuo vero nome, nella stanza ci sei solo tu come femmina, io l'ho trovata a terra vicino alla parete"

Maze Runner-SurviveWhere stories live. Discover now