Capitolo 13- Il nulla

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Poche ore dopo l'orologio di Newt si attivò e suonò la sveglia, fortunatamente l'aveva messa, perchè penso che farsi trovare nudi dai nostri compagni sarebbe stato imbarazzante.

Newt mi stava ancora abbracciando, sul suo viso c'era un sorriso sincero, i suoi capelli biondi gli ricadevano sul viso leggermente scottato dal sole, era così bello, ma dovevamo alzarci così gli scompigliai i capelli dolcemente, gli lasciai un bacio sulle labbra e non appena lo feci lui aprì gli occhi, e cominciò a farmi il solletico, era un  arma letale per me. 

"Newt ti prego basta" stavo soffocando dalle risate, e in più non avendo la maglia mi faceva ancora più effetto.

Dopo alcuni minuti decise di darmi una tregua e cominciammo a rivestirci e andammo verso i nostri amici. Finalmente ero di nuovo felice, ero felice di ciò che era successso, ero felice che fosse stato con lui, ero spensierata, questa cosa era riuscita a distrarmi da mio fratello. Speravo con tutto il cuore che tornando dal gruppo lo avessi ritrovato lì, ma quando arrivammo lui non c'era, ovviamente. Questa cosa rattristì un poco quell'aura di felicità che si era creata attorno a me, ma a risollevare gli animi intervenne Minho, che con la sua solita delicatezza disse "Stupidissimi pive del cacchio, siete in ritardo, muovetevi forza!" 

Gli risposi con un "Ciao anche a te Minho", lui mi si avvicinò a me e Newt, facendo un cenno del capo all'amico disse ridacchiando "Hai messo la proprietà privata amico?", mi girai  con un'espressione che voleva risposte, ma il mio amico asiatico lo anticipò "Bimba, hai una macchia violacea sul collo, credo sia abbastanza evidete chi possa essere stato l'artefice",  guardai Newt con un'espressione sorpresa e lui si giustifcò dicendo "Eh, ieri sera dopo che ti sei addormentata, per sbaglio eh, per sbaglio, mi sono soffermato troppo su un punto del tuo collo", alzai gli occhi al cielo e lo trascinai via ridendo.

Raggiungemmo il resto del gruppo. Odette e Brenda mi corsero in contro e mi assalirono di domande.

Come sempre mi piazzai davanti alla fila con le due ragazze al mio fianco e Newt e Minho dietro di noi che parlottavano tra di loro facendo più chiasso di noi tre messe insieme.

Le ragazze curiose di sapere perché avessi quella macchia violacea e ansiose di sapere se io e Newt avessimo effettivamente chiarito mi riempirono di domande ed io risposi allegramente a tutte.

Passò un'altra giornata, poi due, poi tre.

Avevamo fatti molti progressi, lo scadere del nostro tempo a disposizione si stava facendo sempre più vicino ed io avevo stretto un legame molto profondo con Odette e Brenda,  la prima oramai sapeva tutto di me, ancora doveva scoprirmi a pieno ma conosceva per filo e per segno la mia storia, mi fidavo di lei, era un'ottima compagna. Non sapevo se si potesse definire amicizia, mi ci sarebbe voluto un segno di lealtà per poterle considerare realmente amiche, non avevo mai  stretto un vero e proprio legame con altre femmine, non sapevo se era diverso da quello che avevo con i miei compagni, con il resto del gruppo, con Gally.

Dopo una lunga camminata ci rimettemmo a dormire, mi accoccolai come al solito vicino a Newt. In quel momento, i miei peggiori incubi si fecero vividi, la mia mente cominciò a vagare, e ad immaginare scenari orribili riguardanti la morte di Thomas.
Newt si accorse che ero ancora sveglia, mi lasciò un bacio sul collo e disse "Dormi un pochino no?" 
"Sei un cacchio di genio Newt, come non pensarci prima" gli risposi.
Lui fece un sospiro e disse sghignazzando "Lo so, ci sarà un motivo se mi hanno chiamato Newton non credi?", lo guardai male e gli chiesi "Fai sul serio pive?" lui sorrise , mi avvicinò ancora di più a lui e continuò "No, certo che no, che succede?", gli raccontai delle mie paure riguardanti Thomas. "Tranquilla, Tommy è forte,  probabilmente sarà lui quello che le ucciderà tutte e se proprio così non fosse, se quando arriveremo al Porto Sicuro lui non fosse vivo, potrai scagliare tutte le frecce che vuoi, d'accordo?" gli feci cenno di sì con la testa, lui mi lasciò un bacio sulla fronte e poi mi addormentai.

La mattina seguente ci stavamo per rimettere in cammino, ma Minho si accorse di un piccolissimo particolare "Ragazzi, dov'è Aris?" domandò incerto.
Richiamai Odette, "Sai dov'è Aris?", lei mi guardò esterrefatta "No, non ne ho idea, perchè?"
Minho intervenne "È scomparso, ottimo", Newt si fece avanti "No, non può essere, ci siamo solo noi qui", ci guardammo preoccupati, chiedemmo anche alle altre ragazze che erano con noi ma nessuna di loro sapeva nulla. 

"E ora? Cosa dovremmo fare?" chiesi esasperata. "Non ne ho idea" rispose Minho.
Guardai Odette "Sei sicura di non sapere nulla?", lei mi rispose con calma, certo era agitata ma comunque la sua voce sembrava calma "No, devi credermi", Newt la intimidì leggermente con lo sguardo ed anche Minho non sembrava troppo convinto, ma decisi di lasciarla in pace "Ragazzi, lasciamole il beneficio del dubbio, non risolveremo niente in qualunque caso, che vogliamo fare?" dissi guardando Minho, lui mise le mani avanti "Ah, non guardare me bimba, sei tu che ti sei auto proclamata leader", Newt intervenne dandogli una pacca sul petto "Eddai amico, non fare così, aiutaci", scossi la testa e dopo averci pensato un pò presi la mia decisone "No, ha ragione, ho fatto la dura pochi giorni fa, non posso lavarmene le mani proprio ora, sarebbe da stupidi...."dopo una lunga pausa continuai "Qui sicuramente non c'è, sapeva che saremmo partiti, perciò sarebbe stato inutile allontanarsi, o è una prova o lo ha fatto di proposito, in ogni caso potremmo aspettarlo all'infinito e lui potrebbe non tornare, stiamo solo perdendo tempo, rimetttiamoci in marcia."
"Ok, sono d'accordo" mi affiancò Minho.

Ci rimettemmo in viaggio, riposando a volte ma allungando il passo, eravamo ansiosi di vedere questo Porto Sicuro, mancava poco. In teoria.

"Ragazzi, sono ceca io oppure non si vede un cacchio nel raggio di chilometri?"
"La seconda opzione, non possiamo essere tutti quanti cechi" mi disse Minho, succhiudendo gli occhi e mettendo una mano sulla fronte come visiera, per cercare di vedere qualcosa.

Mi venne in mente un'idea "Minho, fammi sedere sulle tue saplle, vedo meglio da lassù."

Il mio amico era molto più alto di me, ed io non ero bassa, sicuramente da quell'altezza avrei visto molte più cose, sempre che ci fossero state.

Minho accettò, mi fece salire, sotto lo sguardo attento di Newt che se ne stava di sotto imbronciato.

"Vedi niente?" chiese lui dal basso, fui felice di rispondergli "Oh, si" 
"Questo tuo oh si, molto potente cosa significa?" domandò l'asiatico, così gli speigai "Significa che non vedo il Porto Sicuro, ma vedo quelle brutte pivelline del cacchio del gruppo B , che stanno camminando, perciò direi di seguirle, la destinazione è quella per entrambi i gruppi."

ANGOLO SCRITTRICE

Salve gente, volevo dirvi che siamo verso il finale di questo Sequel. Grazie ❤️

-Mari- :)

Maze Runner-SurviveWhere stories live. Discover now