Chapter Twenty-One

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Mi incamminai velocemente verso gli spogliatoi, con lo sguardo rivolto verso il basso per non mostrarmi debole davanti ai miei compagni di squadra. Avevo perso, e nonostante la colpa non fosse solo mia, la delusione aveva preso il sopravvento. 

Appena entrata all'interno dello spogliatoio buttai la borraccia a terra, per poi sbattere la porta e lasciarmi scivolare su di essa con le mani tra i capelli. Avevo perso. Mark era riuscito a parare il mio tiro. Ancora una volta avevo dimostrato che non ero all'altezza di battere Mark, ancora una volta avevo dimostrato di essere una nullità. 

Mentre ero immersa nei miei complessi, sentì qualcuno bussare alla porta dello spogliatoio, ma feci finta di niente, sperando che chiunque fosse dall'altra parte della porta se ne andasse il prima possibile.

"Gene, apri, so che sei li dentro" disse la voce di Jude dal corridoio senza ricevere una parola da parte mia, e riprovandoci diverse volte. 

"Okay, ho capito non mi vuoi vedere - disse facendomi pensare che finalmente se ne fosse andato - volevo solo dirti che non è colpa tua. É colpa mia se abbiamo perso, e mi dispiace... so quanto ci tenevi a vincere contro Mark. Scusami" continuò Jude 

Appena sentì quelle parole mi alzai di scatto e aprì la porta dello spogliatoio

"No. La colpa è solo mia - dissi quasi urlando - Ho dimostrato di essere una nullità, ancora una volta, ho dimostrato che Mark sarà sempre il migliore tra i due, che nonno nonostante tutto preferirà sempre lui, perchè non importa quanto sia pigro e che vada male a scuola sarà sempre il figlio perfetto, quello che non commette mai errori, colui che ha imparato a giocare a calcio ancora prima di camminare. Ed io sarò sempre Genesis Evans colei che non sarà mai all'altezza" conclusi il mio discorso sull'orlo delle lacrime. 

Non devo farmi vedere fragile. Genesis Evans non piange mai, soprattutto davanti a qualcuno. Piangere è per i deboli, ed io non sono debole...

Jude mi abbraccio di scatto, facendo appoggiare la mia testa sul suo petto

"Non è colpa tua, hai fatto tutto quello che potevi" disse accarezzandomi i capelli

"A quanto pare non era abbastanza come sempre - mormorai, lasciandomi cullare da lui - Devo ricordarti anche che Mark ha parato il mio tiro ma non quello che ho effettuato con David e con te" 

"Mark non ha parato il tuo tiro, è solo riuscito a deviarlo e mandarlo sulla traversa. Il tuo tiro sarebbe entrato ma come sempre non eri in equilibro e hai tirato appena la palla è finita ai tuoi piedi. Dopo tutti questi mesi ancora non l'hai capito testa dura" disse Jude baciandomi dolcemente la testa

"Adesso cambiati, che ti riaccompagno a casa" disse sciogliendo il nostro abbraccio e dopo avermi guardato un ultima volta negli occhi si voltò verso gli spogliatoi maschili. 

Dopo essermi fatta una doccia ed essermi cambiata, sistemai tutta la mia roba all'interno della borsa da allenamento e mi incamminai verso l'uscita. Ad aspettarmi come sempre c'era Jude, che appena mi vide si stacco dal muro e quando fui abbastanza vicina mi presa la mano facendo intrecciare le nostre dita.

Arrivati davanti casa Jude si mise davanti a me, tenendo ancora la mia mano fra la sua 

"Ricorda: Non è colpa tua! - disse per poi lasciarmi un bacio sulla fronte - Ci vediamo domani" continuò lasciandomi la mano e voltandosi per tornare a casa sua 

"Jude - lo richiamai alzando un po' la voce per farmi sentire dal ragazzo ormai lontano da me - Grazie" una volta voltato nella mia direzione Jude, sentendo quelle parole sorrise. 

Entrai in casa, salutai frettolosamente i miei genitori dicendo loro che non avevo fame e corsi in camera mia sotto il loro sguardo confuso. Una volta in camera gettai il borsone accanto all'armadio e mi cambiai mettendomi il pigiama, rifugiandomi sotto le coperte a riflettere ancora una volta della mia sconfitta. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 13, 2022 ⏰

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