Non ditelo a mio fratello

Chapter Eight

Una volta finito di allenarmi con la mia squadra mi cambio velocemente e mi dirigo verso la Raimon Junior High, Jude oggi mi ha detto che aveva delle commissioni da fare, così ho deciso di passare il mio tempo con Mark. É passato molto tempo dall'ultima volta che sono venuta a trovare la Raimon, ora che mi alleno tutti i giorni è difficile trovare del tempo libero. Una volta arrivata alla sede della squadra non trovo nessuno, strano pensai, a quest'ora dovrebbero allenarsi dato che tra poco inizia il campionato. Esco dalla sede e mi siedo per terra in attesa della squadra, fortunatamente non ho dovuto aspettare troppo, dieci minuti dopo arrivarono tutti insieme. 

"Che è successo? Avete delle facce.."

"Genee! Che ci fai qui?" Mi chiese Mark entusiasta

"Oggi non avevo niente da fare e sono venuta a salutarvi" 

"Sisi okay, ora te ne puoi anche andare, abbiamo da fare" mi disse Kevin 

"Tsk" inizia "Perchè hai un quaderno in mano?" domandai a Mark entrando insieme a tutta la squadra nella sede ignorando Kevin 

"Sono gli appunti segreti del nonno" mi rispose mio fratello

Così io e Mark iniziammo a sfogliare quel vecchio quaderno mentre gli altri si erano radunati in cerchio a parlare, tranne Axel che se ne stava seduto ascoltando i compagni senza proferire parola. 

"Che siano scritti in codice?" sentì dire da Kevin

"Forse un alfabeto straniero" provò Jack

"No, sono soltanto degli inutili scarabocchi!" esclamò Nathan abbastanza alterato, continuarono così per un po' fino a quando Kevin e Nathan urlarono contro a Mark

"Insomma Mark, dì qualcosa" urlarono

"Fantastico!" esclamò il moro entusiasta "Parla del segreto della mano di luce" continuò

"Voi riuscite a leggerli?" domandò in coro tutta la Raimon 

"All'inizio anche noi abbiamo avuto difficoltà, ma ora riusciamo tranquillamente" risposi guardando la squadra

"Ah ciao Bobby" dissi sorpresa di trovarlo lì 

"Vi conoscete?" domandò Scott guardandoci perplesso 

"Ci siamo conosciuti al parco un po' di tempo fa, vero?" Domandò lanciandomi un'occhiata di fuoco

Io annuì; Bobby è un mio ex compagno di squadra della Royal academy, ha cambiato scuola solo qualche settimana fa senza un motivo preciso 

"Di questo non te ne devi preoccupare, ho già mandato una spia nella loro squadra" di colpo mi tornarono alla mente le parole di Jude, che sia Bobby la spia? Devo assolutamente chiederlo. Nel mentre che Mark e gli altri discutevano su cosa c'era scritto all'interno del libro, uscì dalla sede con la scusa di dover fare una telefonata. Così chiamai Jude

"Ehii, ti manco già?" chiese il moscone dall'altra parte del telefono ridendo

"Un po' si dai, ma non è per questo che ti ho chiamato" iniziai "Jude, Bobby è la spia?" gli chiesi assicurandomi che non ci fosse nessuno nei paraggi che potesse origliare.  

"Bingo! Immagino che tu sia alla Raimon e che tu l'abbia incontrato" esclamò 

"Esatto" 

"Allora dopo seguilo, ci vediamo dopo" mi disse prima di chiudere la telefonata 

Rientrata nella sede del club di calcio vidi i ragazzi seduti per terra che guardavano in direzione di Mark e Nathan seduti su un banco e di Axel che era affianco a loro su una sedia.