Il tuo nome

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La prima luce del mattino filtrava intensa dalle persiane della camera da letto, invadendo la stanza e disturbando il tranquillo sonno di Chloé

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La prima luce del mattino filtrava intensa dalle persiane della camera da letto, invadendo la stanza e disturbando il tranquillo sonno di Chloé . La ragazza aprì lentamente i suoi occhi quando il fascio di uno dei caldi raggi del sole le baciò prepotentemente il viso svegliandola.

Scrutò con difficoltà lo spazio davanti a sé, nonostante fosse persa nella confusione del risveglio e, forse ancora in preda al dormiveglia, le bastò un istante perché la lucidità riaffiorasse. Era venerdì mattina.

Il giovedì era stata una giornata piena e Chloé sapeva perfettamente che non sarebbe riuscita a vedere Charles per tutto il giorno. Arrivata sera, lo aspettò sveglia fino a tarda notte, sperava di poter chiarire la discussione che avevano avuto il mercoledì alla festa, ma il monegasco non tornò a casa, o almeno non lo fece finché lei era sveglia.

Si voltò districandosi dalle lenzuola e allungò un braccio al lato del letto matrimoniale sperando di trovarlo addormentato di fianco a lei, ma restò delusa quando vide che lui non c'era.

Sollevò la testa dal morbido cuscino e, successivamente sedendosi , osservò attentamente le lenzuola nel lato del letto vuoto. Erano sgualcite.

Charles era tornato e non l'aveva svegliata, guardò il cellulare sul comodino cercando di capire che ore fossero e perché il suo ragazzo che, rientrato a notte inoltrata, non era ancora profondamente addormentato di fianco a lei.

L'orologio segnava le otto passate già da una ventina di minuti e nel loro appartamento regnava il completo silenzio.

Chloé sospirò abbandonando di nuovo la testa sul cuscino, ma dove diavolo era andato Charles così presto?!, si domandò.

Strofinandosi gli occhi e raccogliendo tutte le sue forze per tirarsi in piedi, si alzò dal confortevole calore del letto e afferrò la vestaglia di seta appesa allo specchio. La infilò e si incamminò verso il corridoio.

Attraversata la sala si diresse verso la cucina, le persiane erano chiuse ed il tavolo era completamente spoglio, Charles era uscito senza nemmeno fare colazione. In realtà non era così strano per lei che il suo ragazzo si alzasse così presto, ma per qualche motivo a lei sconosciuto quella mattina sembrava tutto particolarmente diverso. La sua testa continuava a porle domande senza risposta per quelle sensazioni, ma Chloé non riusciva a darsi una reale motivazione.

Forse il suo stato d'animo era influenzato dal fatto che, nei loro tre anni di relazione, quella era la prima volta che non facevano subito pace dopo una litigata.

Non litigavano spesso, anzi, se Chloé doveva essere onesta, non litigavano quasi mai, ma quando lo facevano il loro litigio non durava più di un'ora e finiva quasi sempre con del buon sesso tra le lenzuola. ''Ottimo sesso''... pensò Chloé, mentre le immagini della loro passione le scorrevano nella mente, Charles era un amante perfetto, un mix di focosa dolcezza e sensualità, capace di toccare una donna esattamente dove e come voleva essere toccata, facendole provare ogni volta l'estasi del paradiso.

Io Ti Vedo/ Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora