La Svizzera

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Avete presente la piacevole sensazione della fresca brezza che avvolge l'aperta campagna nelle prime ore del mattino? Quel tiepido tepore del sole che timido bacia e riscalda la pelle? Ecco, questo è ciò che stava respirando Nina a pieni polmoni. Con gli occhi chiusi e assorta nei suoi pensieri si lasciava cullare dalle dolci emozioni che provava, immaginava quel quadro meraviglioso che si proiettava davanti ai suoi occhi, ma che lei non poteva vedere. Come fosse riprodotta in un dipinto, la natura metteva in mostra le sue meraviglie che impetuose si stagliavano tutto intorno allo stabile che li ospitava. Un'infinità di fiori colorati spuntavano ovunque dando un tocco di vita alle varie tonalità del verde dei lunghi fili d'erba, il cielo era di un vivace e limpido azzurro e il sole luminoso irradiava i suoi raggi filtrando tra le foglie degli alti alberi da frutto posti lungo tutta la tenuta. Gli uccellini con il loro cinguettio facevano da coro a quel tranquillo e maestoso silenzio accompagnandone così la sua tranquilla ballata. C'era pace nell'aria e quel desiderato senso di beatitudine che ogni essere umano aspira ogni giorno della sua vita.

Nina aveva le mani appoggiate al davanzale della finestra, scalza e in punta di piedi volgeva il suo viso verso il cielo e ispirava profondamente i profumi di quell'estate che in quel luogo magico sembrava essere scoppiata con tutti i suoi odori

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Nina aveva le mani appoggiate al davanzale della finestra, scalza e in punta di piedi volgeva il suo viso verso il cielo e ispirava profondamente i profumi di quell'estate che in quel luogo magico sembrava essere scoppiata con tutti i suoi odori. Una folata di vento portò al piccolo naso grazioso l'odore dell'uva, settembre non era troppo lontano e al suo arrivo sarebbe stata pronta per la vendemmia. Sentiva il cuore batterle impazzito nel petto quando i ricordi del giorno prima le pervasero la mente, era successo tutto così in fretta: l'incidente, la disperazione di saperlo in pericolo mista alla paura di perderlo per sempre. Poi in un attimo era di fronte a lei in carne ed ossa, illeso, vestito di controllo e decisione, con addosso la voglia di stare con lei. Ancora non riusciva a credere che tutto ciò che stava accadendo era reale, scappare via con lui dalla sua routine. Tutto sembrava solo un sogno: aver passato la notte insieme con lui lontano da casa, dormire stretta tra le sue braccia senza avere il timore di svegliarsi e non averlo accanto. Si morse un labbro e si pizzicò con due dita il lato del braccio, accennò una smorfia di fronte al lieve dolore che sentì, ma subito dopo un sorriso le spuntò sulle labbra ripensando alla sua bocca sulla pelle. Arrossì quando si rese conto della piega maliziosa che stavano prendendo i suoi pensieri e timida si coprì il viso con una mano come se qualcuno potesse vederla.

In realtà la notte che avevano trascorso insieme non aveva avuto nulla di peccaminoso, solo abbracci e carezze appena sfiorate, parole dolci bisbigliate alle orecchie e baci dal sapore esclusivamente protettivo e confortevole. Avevano bisogno di rassicurarsi a vicenda, di sentirsi al sicuro l'una nelle braccia dell'altro. Di sentirsi insieme, seppur consapevoli che fosse solo l'illusione di qualche giorno. Si erano addormentati vicini, con i respiri che si mescolavano sulle loro labbra e le dita di lui a contatto con la delicata pelle di lei.

 Si erano addormentati vicini, con i respiri che si mescolavano sulle loro labbra e le dita di lui a contatto con la delicata pelle di lei

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Io Ti Vedo/ Charles LeclercWhere stories live. Discover now