Primo incontro.

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1 febbraio, 1928

Cammino per le strade della mia città mentre sto gustando un gelato al cioccolato a dir poco buonissimo.
Ho appena finito di fare i compiti di scuola e, dato che avevo del tempo libero, ho deciso di uscire per fare una passeggiata. Avevo bisogno di un po' d'aria, non ce la facevo più a stare chiusa dentro le quattro mura della mia camera. Ovviamente non mi sono allontanata molto da casa, cerco sempre di rimanere nelle vicinanze.

Intorno a me le strade sono piene di persone. Ci sono bambini, come me, che giocano al parco tutti insieme, e altre coppie che passeggiano per strada scambiandosi dei baci. Bleah, che schifo! Io non bacerei mai un ragazzo!

Mentre continuo a guardarmi intorno, i miei occhi cadono su un gattino seduto su un muretto.
Mi avvicino a lui lentamente per cercare di accarezzarlo ma, non appena mi vede, comincia a scappare.
"Dove vai?" esclamo cominciando a rincorrerlo.

Corro talmente veloce da riuscire quasi a prenderlo, ma ecco che lo vedo saltare oltre un muro fin troppo alto per me.
Sbuffo arrabbiata e, non appena mi giro per andare via, mi trovo davanti ad un bambino poco più alto di me.
"Ciao" lo saluto accennando un sorriso.
Sono sempre stata una ragazza socievole, faccio amicizia molto facilmente.

"Dammi il tuo gelato" mi ordina, il tono duro nella sua voce. Resto a guardarlo per un po' prima di rispondere. È grassottello ed ha la faccia piena di brufoli, mi viene quasi da vomitare a questa vista.

"No" rispondo infastidita per poi sorpassarlo dandogli una spallata. Non mi faccio comandare dagli altri, soprattutto non da un pallone gonfiato come lui.

"Hey!" lo sento afferrarmi il braccio per non farmi allontanare.
Mi giro di nuovo verso di lui. La tentazione di tirargli un pugno in faccia è alta.
"Ho detto che voglio il tuo gelato!" sbotta furioso mentre continua a stringere la presa sul mio polso.

"Lasciami! Mi stai facendo male!" cerco di liberarmi dalla sua presa ma lui è troppo forte rispetto a me e al mio corpicino esile.

"Non toccarla" sento dire da una voce alle nostre spalle. Sposto il mio sguardo verso il ragazzo che è venuto a salvarmi, e arrossisco immediatamente non appena mi accorgo di quanto sia bello. È un po' più alto del grassoccio davanti a me, ha i capelli scuri e gli occhi azzurri.

"Ma guarda, il principe azzurro finalmente è arrivato" mi prende in giro sorridendo divertito.
Io mi limito a rimanere in silenzio e a non rispondergli, la paura che sto provando in questo momento è tanta.

"Ti ho detto che non devi toccarla" ripete invece l'altro ragazzo, quello che sta cercando di aiutarmi.

"Va bene, me ne vado, ma questo lo prendo io" sorride divertito mentre sfila il gelato dalle mie mani per poi allontanarsi dopo qualche secondo.
Il mio polso è completamente rosso e il dolore ancora non è passato definitivamente.

"Ti senti bene?" mi chiede il "principe azzurro" mentre si avvicina a me. Non appena incrocio il suo sguardo sento le mie guance bruciare leggermente, credo di essere arrossita.
Rimango in silenzio senza riuscire a dire nemmeno una parola, così mi limito ad annuire con la testa.
"Come ti chiami?" mi chiede curioso mentre accenna un sorriso.

"Coraline...Jones" sussurro ancora imbarazzata. Non mi è mai capitato di parlare con un ragazzo, da sola. Gli unici con cui parlo sono mio padre Michael e mio fratello Freddie. Loro sono un po' troppo iperprotettivi nei miei confronti, infatti, se solo un bambino osasse avvicinarsi a me non so cosa gli succederebbe.
"Tu?" chiedo dopo qualche secondo. Intano mi guardo intorno furtivamente per non rischiare di vedere mio padre o mio fratello in lontananza, altrimenti il povero ragazzo davanti a me finirebbe nei guai.

"Mi chiamo James Barnes, ma tu puoi chiamarmi Bucky" accenna un sorriso alzando le spalle.

"Come mai Bucky?" chiedo curiosa. A quella mia domanda vedo il suo sorriso aumentare. Mi lascio contagiare anche io, infatti sorrido quasi senza accorgermene.

"Mi faccio chiamare così dagli amici" afferma alzando di nuovo le spalle. Decido di non insistere e di non tartassarlo di domande. Dopotutto lo conosco appena e non voglio sembrare un'impicciona. Sono una persona molto curiosa e a volte arrivo a fare mille domande alle persone, non me ne rendo nemmeno conto.

"Bucky, io ora devo andare a casa" dico interrompendo la nostra chiacchierata. Ho un coprifuoco da rispettare e se non torno entro un preciso orario poi Freddie verrà a cercarmi. È più grande di me di parecchi anni, ne ha quasi diciotto, e molti suoi coetanei hanno paura di lui per la sua corporatura abbastanza robusta. Si allena quasi tutto il giorno, per questo motivo ha le braccia e le gambe abbastanza muscolose.

"Posso accompagnarti? Non voglio che ti succeda qualcosa" ammette timidamente, ma anche con un tono speranzoso nella sua voce. Mi si spezza il cuore dover dirgli di no.

"Abito qui vicino, non preoccuparti" dico la prima scusa che mi passa per la testa. Riesco a vedere una scintilla di delusione passare nei suoi occhi.

"Va bene" sorride tristemente. "Spero di rivederti" aggiunge dopo qualche secondo.

"Anche io" dico lasciandomi sfuggire un piccolo sorriso per poi camminare, cominciando ad allontanarmi sempre di più da lui.

"Aspetta!" urla leggermente per fermarmi. Mi giro verso di lui vedendolo abbassarsi per prendere un fiore dal terreno.
"Tieni, almeno non ti dimenticherai di me"

❄ ❄ ❄

Ciao!!! Ecco a voi il primo capitolo della storia su Bucky, spero che vi sia piaciuto come inizio. Se è così fatemelo sapere. <3

Volevo dirvi un po' come sarà strutturata la storia.
I primi capitoli parleranno dell'infanzia di Bucky e Coraline, ma saranno due o tre al massimo;
Poi gli altri parleranno della versione più adolescenziale e poi ovviamente ci sarà la parte in cui saranno adulti. In quest'ultima parte si comincerà a parlare delle vicende del primo film di Captain America.
Ah, e non pubblicherò tutti i giorni ma tre volte a settimane.
I giorni saranno lunedì, mercoledì e sabato.
Anche se oggi è domenica, per questa volta farò un'eccezione e pubblicherò anche domani.

Pubblicherò solo durante questi giorni perché così la storia non finirà subito e ve la godrete di più. ♡

Ci vediamo al prossimo capitolo! ♥








𝙿 𝚁 𝙾 𝙼 𝙸 𝚂 𝙴|| 𝙱𝚞𝚌𝚔𝚢 𝙱𝚊𝚛𝚗𝚎𝚜 Where stories live. Discover now